La Regione Veneto intende sostenere il consolidamento delle startup innovative con l’obiettivo di aumentare la competitività delle PMI a livello regionale.
Sono ammissibili i progetti di consolidamento di start-up innovative e spin-off della ricerca, regolarmente costituite come società di capitali e registrate nella sezione speciale del Registro Imprese dedicate alle Startup Innovative. Le startup devono avere i seguenti requisiti:
Sono ammissibili i progetti di consolidamento di Startup innovative e spin-off della ricerca orientate nello sviluppo di 4 ambiti di specializzazione:
Attraverso lo sfruttamento delle tecnologie abilitanti (micro e nano elettronica, materiali avanzati, biotecnologie industriali, fotonica, nanotecnologie e sistemi avanzati di produzione) e i driver dell’innovazione (ovvero i fattori catalizzanti o di stimolo per l’innovazione, non solo tecnologica.
I progetti di consolidamento devono prevedere lo sviluppo di attività imprenditoriali negli ambiti di specializzazione a forte contenuto innovativo, in particolare ICT, high tec, nonché forte contenuto creativo, proponendo progettualità basate sulla ricerca e innovazione in grado di indirizzare la trasformazione del settore manifatturiero verso nuovi sistemi di prodotto, processi/tecnologie, sistemi produttivi e lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi, di gestione finanziaria e di processi di commercializzazione dei risultati della R&S.
Spese ammissibili: le spese direttamente imputabili al progetto e coerenti con l’attività dell’impresa, sostenute e pagate dal soggetto beneficiario, comprese tra un minimo di Euro 20.000 e un massimo di Euro 200.000.
Sono ammissibili a contributo:
a. Investimenti:
Materiali: acquisizione di macchinari, attrezzature, arredi strettamente funzionali all'attività d'impresa
Immateriali: acquisizione di brevetti, licenze e software specifici di stretta pertinenza con l'attività d'impresa
b. Strumenti e attrezzature: locazione o noleggio di attrezzature tecnico-specialistiche
c. Consulenze specialistiche e servizi esterni
d. Spazi di lavoro: affitto di locali attrezzati o postazioni di lavoro, spazi di co-working e laboratori condivisi presso incubatori
L'agevolazione, nella forma di contributo in conto capitale, è pari al 60% (sessanta per cento) della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione del progetto. La domanda potrà essere presentata all’apertura dello sportello prevista a partire 18 luglio 2016, fino alle ore 17.00 del 27 ottobre 2016.
Pubblicato il Bando per la rivitalizzazione dei centri storici, per favorire il ripopolamento, la rivitalizzazione e la rigenerazione delle aree dei centri storici e delle frazioni e/o di altre aree dei Comuni interessati dal sisma, attraverso il finanziamento di progetti di nuovo insediamento, riqualificazione, ammodernamento e/o ampliamento di quelle attività che, tramite l’offerta di beni e servizi, siano realmente idonee ad attrarre l’interesse e l’afflusso di persone nelle aree stesse.
Previsto un contributo a fondo perduto fino al 70% della spesa ritenuta ammissibile. I progetti per i quali viene presentata domanda di contributo dovranno avere una dimensione di investimento non inferiore a € 20.000,00.
La Regione Emilia Romagna, con questo Bando, intende supportare la riqualificazione delle imprese operanti nei settori del commercio, di vicinato e ambulante, del pubblico intrattenimento e dei pubblici esercizi, anche polifunzionali, favorendo la rigenerazione degli spazi e la realizzazione di investimenti atti a introdurre nuovi servizi e processi di cambiamento e di innovazione digitale e tecnologica necessari ad affrontare la trasformazione dei mercati nonché le nuove tendenze nei comportamenti dei consumatori.
Previsto un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile e per un importo fino a complessivi euro 70.000,00.
Il decreto CER, nel perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, disciplina le modalità di incentivazione per sostenere l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile e definisce criteri e modalità per la concessione dei contributi previsti dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo) del PNRR.
Il Titolo II del decreto reca disposizioni per la definizione degli incentivi sotto forma di tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa per gli impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile e si applica fino al trentesimo giorno successivo alla data del raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
Il Titolo III del decreto reca disposizioni per l’erogazione di contributi in conto capitale fino al 40 per cento dei costi ammissibili per lo sviluppo delle comunità energetiche e delle configurazioni di autoconsumo collettivo nei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti attraverso la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, anche abbinati a sistemi di accumulo di energia in attuazione della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo) del PNRR.
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