Pronti 70 milioni per svecchiare il settore agroalimentare

Favorire il ricambio generazionale e lo sviluppo di imprese agricole gestite da giovani imprenditori: sono questi gli obiettivi che Ismea intende perseguire con lo stanziamento di 3 milioni destinati a progetti di sviluppo nell’agroalimentare.
 
Nelle regioni del sud, specificate nel decreto Resto al Sud al cui quadro normativo fa riferimento anche questa misura, un giovane imprenditore agricolo potrà contare su un contributo a fondo perduto pari al 35 % dell’investimento e un mutuo a tasso zero che copra il 60 % del progetto, trovandosi così a proprio carico soltanto il 5 % delle spese del progetto; nelle regioni del centro-nord invece quel giovane imprenditore potrà contare soltanto su un mutuo a tasso zero, che copre fino al 75 % delle spese del progetto.
 
Le finalità degli investimenti ammessi possono essere:
  • Miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola;
  • Miglioramento dell’ambiente naturale e delle condizioni di benessere e igiene degli animali;
  • Realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura.
Per tutto il territorio nazionale, l’investimento massimo ammissibile è di 1,5 milioni di euro per progetto. La durata dei mutui agevolati è compresa tra 5 e 10 anni e, nel caso di investimenti della produzione primaria, può essere elevata a 15 anni.
Le domande dovranno essere trasmesse telematicamente attraverso un portale dedicato accessibile dal sito di Ismea ed è di fondamentale importanza predisporre un business plan, che metta in evidenza la fattibilità e la fondatezza sul piano economico-finanziario del progetto proposto.
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27/03/2024 Regione Emilia Romagna: Bando per la rivitalizzazione dei centri storici

Pubblicato il Bando per la rivitalizzazione dei centri storici, per favorire il ripopolamento, la rivitalizzazione e la rigenerazione delle aree dei centri storici e delle frazioni e/o di altre aree dei Comuni interessati dal sisma, attraverso il finanziamento di progetti di nuovo insediamento, riqualificazione, ammodernamento e/o ampliamento di quelle attività che, tramite l’offerta di beni e servizi, siano realmente idonee ad attrarre l’interesse e l’afflusso di persone nelle aree stesse.

Previsto un contributo a fondo perduto fino al 70% della spesa ritenuta ammissibile. I progetti per i quali viene presentata domanda di contributo dovranno avere una dimensione di investimento non inferiore a € 20.000,00.

27/03/2024 Regione Emilia Romagna: Bando per l'innovazione del commercio

La Regione Emilia Romagna, con questo Bando, intende supportare la riqualificazione delle imprese operanti nei settori del commercio, di vicinato e ambulante, del pubblico intrattenimento e dei pubblici esercizi, anche polifunzionali, favorendo la rigenerazione degli spazi e la realizzazione di investimenti atti a introdurre nuovi servizi e processi di cambiamento e di innovazione digitale e tecnologica necessari ad affrontare la trasformazione dei mercati nonché le nuove tendenze nei comportamenti dei consumatori.

Previsto un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile e per un importo fino a complessivi euro 70.000,00.

 

27/03/2024 MASE: pubblicato il Decreto CER

Il decreto CER, nel perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, disciplina le modalità di incentivazione per sostenere l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile e definisce criteri e modalità per la concessione dei contributi previsti dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo) del PNRR.

Il Titolo II del decreto reca disposizioni per la definizione degli incentivi sotto forma di tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa per gli impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile e si applica fino al trentesimo giorno successivo alla data del raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.

Il Titolo III del decreto reca disposizioni per l’erogazione di contributi in conto capitale fino al 40 per cento dei costi ammissibili per lo sviluppo delle comunità energetiche e delle configurazioni di autoconsumo collettivo nei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti attraverso la realizzazione di impianti a fonti rinnovabilianche abbinati a sistemi di accumulo di energia in attuazione della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo) del PNRR.

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