La Regione Emilia Romagna ha emanato un bando straordinario per la rivitalizzazione e il ripopolamento dei centri storici nelle aree colpite dal sisma del 2012, destinato esclusivamente ai soggetti identificati nell’allegato D al bando i quali, in occasione dell’apertura della seconda finestra del bando, avvenuta in data 13/09/2019, hanno dato inizio alla compilazione delle domande ma non sono riuscite ad effettuare l’invio telematico a causa della chiusura anticipata della finestra, verificatasi per il raggiungimento del numero massimo di richieste previste.
Dal 19 novembre al 5 dicembre 2019 sarà dunque possibile effettuare l’invio della domanda attraverso l’applicativo Sfinge al quale si potrà accedere già dal 12 novembre 2019 per compilare le domande all’interno del sistema.
Il bando è destinato a Pmi, liberi professionisti, associazioni, fondazioni ed enti no profit, e finanzia l’insediamento di nuove attività commerciali e professionali nei comuni del cratere ristretto del sisma del 2012, oltre alla riqualificazione, l’ammodernamento e l’ampliamento di attività già esistenti; previsto un contributo a fondo perduto fino all’80% delle spese ammissibili e di importo massimo di 150 mila euro.
La Regione Emilia Romagna ha pubblicato tre bandi dedicati al rilancio economico dei comuni del cratere ristretto del Sisma del 2012, indirizzati a esercizi commerciali, studi professionali, associazioni, enti no profit, pmi e start up.
Esclamativa organizza 5 workshop dedicati ai bandi della Regione Emilia-Romagna che ha stanziato più di 60 milioni di Euro per i comuni interessati dal Sisma del 2012.
Al via l'incentivo della CCIAA dell’Umbria per promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle Micro, Piccole e Medie Imprese di tutti i settori economici attraverso il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione, anche finalizzate ad approcci green oriented, volti a sostenere la transizione ecologica del tessuto produttivo.
La Camera di commercio assegna un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili fino ad un massimo di contributo di euro 7.000,00.
FondItalia, con la pubblicazione dell’Avviso Femi 2024.01, intende continuare a promuovere la crescita e la qualificazione professionale dei lavoratori, a supporto dell’innovazione nelle imprese.
Per ogni progetto formativo aziendale è concesso un contributo a fondo perduto massimo di 40.000 euro, mentre per ogni progetto formativo individuale finanziabile mediante voucher è concesso un contributo a fondo perduto massimo per singolo voucher di 3.000 euro.
Con l'Avviso 1/2024, Fondimpresa finanzia, attraverso le risorse trasferite al Fondo dall’INPS, la realizzazione di piani formativi condivisi tra le parti sociali riconducibili a Fondimpresa, rivolti alla formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto o di processo.
Il contributo a fondo perduto massimo per impresa aderente non può essere superiore a euro 50.000,00. Ciascun Piano deve rispettare un parametro di contributo massimo pari a 200,00 euro per ora di corso svolta.