CCIAA Padova: Contributi a fondo perduto per la digitalizzazione delle imprese padovane

La Camera di Commercio di Padova ha pubblicato il “Bando per l’erogazione di contributi finanziari a supporto della digitalizzazione e della transizione verso “Impresa 4.0” delle micro, piccole e medie imprese della provincia di Padova Anno 2020” con l'obiettivo di promuovere l’utilizzo di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali e favorire interventi di digitalizzazione ed automazione funzionali alla continuità operativa delle imprese durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 e alla ripartenza nella fase post-emergenziale.

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto

Possono fare richiesta di contributo le Micro o Piccole o Medie imprese che abbiano sede legale e/o unità locali oggetto degli investimenti in beni materiali e immateriali nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Padova.

Cosa finanzia il bando

Il bando intende finanziare, tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto, progetti/interventi di digitalizzazione e innovazione realizzati da singole imprese.

Gli ambiti tecnologici di innovazione digitale ricompresi nel bando dovranno riguardare almeno una tecnologia dell’Elenco seguente, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi e, specificamente:

  • Robotica avanzata e collaborativa;
  • Interfaccia uomo-macchina;
  • Manifattura additiva e stampa 3D;
  • Prototipazione rapida;
  • Internet delle cose e delle macchine;
  • Cloud, fog e quantum computing;
  • Cyber security e business continuity;
  • Big data e analytics;
  • Intelligenza artificiale;
  • Blockchain;
  • Soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, e realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  • Simulazione e sistemi cyberfisici;
  • Integrazione verticale e orizzontale;
  • Soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
  • Soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);
  • Sistemi di e-commerce;
  • Sistemi per lo smart working e il telelavoro (es: piattaforme per il lavoro a distanza; app; sostituzione/acquisto di attrezzature per consentire il lavoro da remoto);
  • Soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire forme di distanziamento fisico dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria da Covid-19 (es: strumentazione e servizi per la connettività, smartphones e tablet, modem e router Wi.Fi, switch, antenne, VPN);
  • Connettività a Banda Ultralarga;
  • Sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
  • Sistemi EDI, electronic data interchange;
  • Geolocalizzazione;
  • Tecnologie per l’in-store customer experience;
  • System integration applicata all’automazione dei processi;
  • Tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
  • Sistemi per la formazione online e a distanza (realizzazione o acquisto piattaforme, licenze per il loro utilizzo, sistemi audio/video per la fornitura di unità didattiche online).

Quali sono le spese ammissibili

Sono ammissibili le spese per:

  • a) Acquisto di beni materiali e immateriali, inclusi dispositivi e spese di connessione, relativi alle tecnologie precedentemente elencate.

Sono in ogni caso escluse dalle spese ammissibili quelle per:

  • a) Servizi per l’acquisizione di certificazioni (es. ISO, EMAS, ecc.);
  • b) Abbonamenti, canoni periodici, noleggio, leasing, e simili.

In fase di presentazione della domanda deve essere specificato, pena la non ammissibilità, il riferimento a quali ambiti tecnologici, tra quelli precedentemente elencati, si riferisce la spesa.

Tutte le spese possono essere sostenute a partire dal 1 febbraio 2020 fino al 30 settembre 2020 e si intendono al netto dell’IVA, il cui computo non rientra nelle spese ammesse, ad eccezione del caso in cui il soggetto beneficiario ne sostenga il costo senza possibilità di recupero.

Misura del contributo

Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di contributo a fondo perduto.

L’entità massima dell’agevolazione non può superare il 50% delle spese ammissibili.

I contributi avranno un importo unitario massimo di euro 5.000,00 e un importo minimo pari ad € 2.000.

L’investimento minimo da sostenere (spese ammissibili) è pari ad € 4.000.

Alle imprese in possesso del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di euro 200,00 che si sommano al contributo spettante.

Modalità di presentazione

Le richieste di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica dalle ore 9:30 del 31/08/2020 alle ore 19:00 del 12/10/2020.

È prevista una procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda.

Guarda le altre notizie di Finanza agevolata
11/04/2024 Fonditalia: Avviso FEMI 2024.01

FondItalia, con la pubblicazione dell’Avviso Femi 2024.01, intende continuare a promuovere la crescita e la qualificazione professionale dei lavoratori, a supporto dell’innovazione nelle imprese.

Per ogni progetto formativo aziendale è concesso un contributo a fondo perduto massimo di 40.000 euro, mentre per ogni progetto formativo individuale finanziabile mediante voucher è concesso un contributo a fondo perduto massimo per singolo voucher di 3.000 euro.

10/04/2024 Fondimpresa: Avviso 1/2024

Con l'Avviso 1/2024, Fondimpresa finanzia, attraverso le risorse trasferite al Fondo dall’INPS, la realizzazione di piani formativi condivisi tra le parti sociali riconducibili a Fondimpresa, rivolti alla formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto o di processo.

Il contributo a fondo perduto massimo per impresa aderente non può essere superiore a euro 50.000,00. Ciascun Piano deve rispettare un parametro di contributo massimo pari a 200,00 euro per ora di corso svolta.

09/04/2024 OCM Vino Liguria - contributi a fondo perduto per investimenti nel settore vitivinicolo

Il Bando regionale OCM Vino - intervento settoriale "investimenti" della Regione Liguria, è diretto a migliorare il rendimento globale dell’impresa, in termini di adeguamento alla domanda del mercato, aumento della competitività dal punto di vista della produzione e/o commercializzazione dei prodotti vitivinicoli, anche al fine di migliorare i risparmi energetici, l’efficienza globale nonché trattamenti sostenibili contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici.

Previsto un contributo a fondo perduto:

  • del 40% della spesa effettivamente sostenuta: per le microimprese, le piccole e medie imprese;
  • del 20% della spesa effettivamente sostenuta: per le imprese classificabili come intermedie;
  • del 19% della spesa effettivamente sostenuta: per le grandi imprese.