Debutta con il periodo d'imposta 2021 il nuovo Patent Box che, da tassazione agevolata del reddito derivante dall’utilizzo di uno o più beni immateriali, frutto di attività di ricerca e sviluppo, è stato trasformato in una deduzione maggiorata del 110% dei costi di ricerca e sviluppo su software protetto da copyright, brevetti, disegni e modelli.
Molto vantaggiosa per le imprese la sinergia tra il Patent Box e il Credito d'imposta Ricerca e Sviluppo.
Il Patent Box è una "superdeduzione" delle spese di ricerca e sviluppo relative a tre tipologie di beni immateriali o intangibili:
Condizione per usufruire dell’agevolazione è che i beni in questione siano utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività d’impresa.
La deduzione prevista dal nuovo Patent Box è del 110%.
Ciò significa che ogni 1.000 euro di spese agevolabili, l’impresa ne dedurrà 2.100 di cui 1.100 in dichiarazione, con un risparmio effettivo, su Ires e Irap, pari a 307 euro ovverosia il 30,7% della spesa.
Possono fruire del nuovo Patent Box i soggetti titolari di attività d'impresa:
Il nuovo Patent Box si applica a partire dall'anno d'imposta 2021 e può essere applicato anche a tutte le spese sostenute negli otto anni precedenti all’anno dell’ottenimento della privativa industriale (brevetto, copyright etc..).
La procedura di richiesta del nuovo Patent Box è opzionale, ha durata quinquennale, ed è irrevocabile e rinnovabile.
Il nuovo Patent Box è vantaggioso per quelle imprese che sviluppano software, brevetti industriali, disegni e modelli, in quanto i costi relativi a questi beni possono beneficiare
sia del credito d'imposta ricerca e sviluppo che del patent box. In tal modo le imprese possono raggiungere un risparmio fiscale complessivo superiore al 50% del costo
sostenuto.
FondItalia, con la pubblicazione dell’Avviso Femi 2024.01, intende continuare a promuovere la crescita e la qualificazione professionale dei lavoratori, a supporto dell’innovazione nelle imprese.
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Il contributo a fondo perduto massimo per impresa aderente non può essere superiore a euro 50.000,00. Ciascun Piano deve rispettare un parametro di contributo massimo pari a 200,00 euro per ora di corso svolta.
Il Bando regionale OCM Vino - intervento settoriale "investimenti" della Regione Liguria, è diretto a migliorare il rendimento globale dell’impresa, in termini di adeguamento alla domanda del mercato, aumento della competitività dal punto di vista della produzione e/o commercializzazione dei prodotti vitivinicoli, anche al fine di migliorare i risparmi energetici, l’efficienza globale nonché trattamenti sostenibili contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici.
Previsto un contributo a fondo perduto: