MISE: nuovo regime di incentivi per le start up innovative

Il sistema di incentivi Smart & Start, previsto dal decreto del MISE del 6 marzo 2013 per rafforzare la competitività dei sistemi produttivi, sviluppare l’economia digitale e sostenere il trasferimento tecnologico  e gestito da Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa) presenta le seguenti novità, introdotte dal decreto ministeriale firmato dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi:
- Possibilità anche per le imprese delle regioni del Centro - Nord di usufruire di parte dei 260 milioni disponibili;
- L’incentivo diventa un finanziamento a tasso zero (non consiste più in un finanziamento a fondo perduto, salvo per le regioni dell’Obiettivo Convergenza, ossia Campania, Puglia, Calabria e Sicilia);
- L’incentivo è dedicato soprattutto alle start up innovative;
- Innalzamento del costo massimo ammissibile di ciascun progetto a 1,5 milioni, con importo minimo di 100 mila euro;
- Sono previste alcune agevolazioni rispetto alla versione precedente, quale la non necessità per le start up dell’economia digitale di acquisire immobilizzazioni oltre il loro bisogno ai fini dell’accesso al beneficio e l’ammissione anche di spese per promuovere round successivi all’estero o per il marketing.
Per le imprese ammesse in seguito alla procedura valutativa con procedimento a sportello è previsto un finanziamento agevolato di massimo 8 anni, senza interessi, rimborsabile per un importo pari al 70% delle spese ammissibili. Tale percentuale sale all’80% per le start up i cui soci consistono esclusivamente in under 35 e/o donne o tra cui è presente un ricercatore impegnato stabilmente all’estero da almeno tre anni (clausola per favorire il rientro dei “cervelli”).
Le spese ammissibili vanno dai macchinari tecnologici a brevetti e licenze, da interessi sui finanziamenti esterni ai costi salariali relativi al personale dipendente o a collaboratori altamente qualificati.
In fase di valutazione è previsto un punteggio aggiuntivo a favore delle start up con rating di legalità o che coprono il piano d’impresa per almeno il 30% del finanziamento richiesto tramite una partecipazione monetaria da parte di un investitore qualificato.
Le risorse derivano: dai 150 milioni residui del precedente Smart & Start a valere sul PON (Programma Operativo Nazionale) Ricerca e competitività e sul PON Sviluppo imprenditoriale, 110 milioni dal Fondo per la crescita sostenibile. Degli ultimi, 70 milioni possono essere utilizzati per le imprese centro settentrionali. Infine, 10 milioni sono destinati alle imprese del cratere sismico dell’Aquila.
 
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