Prorogato il termine di presentazione del Bando #Conciliamo

Hanno tempo fino alle ore 12.00 del 9 gennaio 2020 le imprese che intendono presentare domanda per ottenere i contributi a fondo perduto previsti dal Bando #Conciliamo, misura nata per finanziare progetti di welfare aziendale, in grado di impattare positivamente sulla qualità di vita dei lavoratori e delle lavoratrici e, di conseguenza, sulla produttività delle imprese. 

Le proposte progettuali devono riguardare azioni finalizzate a perseguire uno o più dei seguenti obiettivi riguardanti il rapporto tra la famiglia e l’attività lavorativa:
  • a) Crescita della natalità;
  • b) Riequilibrio tra i carichi di cura tra uomini e donne;
  • c) Incremento dell’occupazione femminile;
  • d) Contrasto dell’abbandono degli anziani;
  • e) Supporto della famiglia in presenza di componenti disabili;
  • f) Tutela della salute.
Il bando è rivolto a tutte le imprese di ogni dimensione purché aventi sede legale o unità operativa nel territorio nazionale.
Possono presentare domanda anche i consorzi, i gruppi di società collegate o controllate e le imprese riunite in associazioni temporanee d’impresa (ATS), contratti di rete o associazioni temporanee d’impresa (ATI).
 
Sono finanziabili progetti che riguardino le seguenti azioni o che siano con esse coerenti:
  • a) Flessibilità oraria e organizzativa (banca del tempo, lavoro da remoto, part-time, assunzioni a termine, permessi e congedi);
  • b) Promozione e sostegno della natalità e della maternità, nonché reinserimento delle lavoratrici e dei lavoratori dopo un periodo di assenza dal lavoro per motivi legati ad esigenze di conciliazione (incentivi alla natalità, specifiche iniziative formative per assenze di lungo periodo);
  • c) Interventi e servizi (servizi di supporto alla famiglia, tutela della salute, caregivers, time saving, mobilità, flexible benefit e ulteriori misure di sostegno ai dipendenti, piani di comunicazione relativi ai progetti di welfare intrapresi).
 
Sono ammissibili le seguenti spese:
  • Spese di personale;
  • Costi relativi a strumentazioni, attrezzature, immobili e terreni nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  • Costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti e ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato;
  • Spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.
Le spese ammissibili devono essere direttamente ed esclusivamente imputabili al progetto e devono essere sostenute successivamente alla data di avvio del progetto ed entro i limiti temporali previsti in fase di presentazione, ad eccezione delle spese riferite alla progettazione e alla rendicontazione del progetto.
 
L’importo del finanziamento richiedibile varia in relazione alla dimensione aziendale e all’ammontare dei ricavi del soggetto richiedente, nella seguente misura:
  • tra 15.000 e 50.000 € per le imprese con meno di 10 dipendenti e ricavi uguali o inferiori ai 2 milioni di euro – il soggetto che richiede il contributo deve contribuire ai costi previsti dal progetto nella misura del 10 % del totale dell’importo richiesto; 
  • tra 30.000 e 100.000 € per le imprese con meno di 50 dipendenti e ricavi uguali o inferiori a 10 milioni di euro - il soggetto che richiede il contributo deve contribuire ai costi previsti dal progetto nella misura del 15 % del totale dell’importo richiesto;
  • tra 100.000 e 300.000 € per le imprese con un numero di dipendenti che va da 50 a 250 unità e ricavi uguali o inferiori a 50 milioni di euro - il soggetto che richiede il contributo deve contribuire ai costi previsti dal progetto nella misura del 20 % del totale dell’importo richiesto;
  • Tra 250.000 e 1.500.000 € per le imprese con più di 250 dipendenti e ricavi superiori a 50 milioni di euro - il soggetto che richiede il contributo deve contribuire ai costi previsti dal progetto nella misura del 30 % del totale dell’importo richiesto.
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27/03/2024 Regione Emilia Romagna: Bando per la rivitalizzazione dei centri storici

Pubblicato il Bando per la rivitalizzazione dei centri storici, per favorire il ripopolamento, la rivitalizzazione e la rigenerazione delle aree dei centri storici e delle frazioni e/o di altre aree dei Comuni interessati dal sisma, attraverso il finanziamento di progetti di nuovo insediamento, riqualificazione, ammodernamento e/o ampliamento di quelle attività che, tramite l’offerta di beni e servizi, siano realmente idonee ad attrarre l’interesse e l’afflusso di persone nelle aree stesse.

Previsto un contributo a fondo perduto fino al 70% della spesa ritenuta ammissibile. I progetti per i quali viene presentata domanda di contributo dovranno avere una dimensione di investimento non inferiore a € 20.000,00.

27/03/2024 Regione Emilia Romagna: Bando per l'innovazione del commercio

La Regione Emilia Romagna, con questo Bando, intende supportare la riqualificazione delle imprese operanti nei settori del commercio, di vicinato e ambulante, del pubblico intrattenimento e dei pubblici esercizi, anche polifunzionali, favorendo la rigenerazione degli spazi e la realizzazione di investimenti atti a introdurre nuovi servizi e processi di cambiamento e di innovazione digitale e tecnologica necessari ad affrontare la trasformazione dei mercati nonché le nuove tendenze nei comportamenti dei consumatori.

Previsto un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile e per un importo fino a complessivi euro 70.000,00.

 

27/03/2024 MASE: pubblicato il Decreto CER

Il decreto CER, nel perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, disciplina le modalità di incentivazione per sostenere l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile e definisce criteri e modalità per la concessione dei contributi previsti dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo) del PNRR.

Il Titolo II del decreto reca disposizioni per la definizione degli incentivi sotto forma di tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa per gli impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile e si applica fino al trentesimo giorno successivo alla data del raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.

Il Titolo III del decreto reca disposizioni per l’erogazione di contributi in conto capitale fino al 40 per cento dei costi ammissibili per lo sviluppo delle comunità energetiche e delle configurazioni di autoconsumo collettivo nei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti attraverso la realizzazione di impianti a fonti rinnovabilianche abbinati a sistemi di accumulo di energia in attuazione della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo) del PNRR.

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