Regione Emilia Romagna: Contributi a fondo perduto per imprese regionali di produzione cinematografica e audiovisiva

La Regione Emilia-Romagna finanzia attraverso, la concessione di un contributo a fondo perduto, le imprese di produzione di opere cinematografiche ed audiovisive regionali che realizzino opere cinematografiche, televisive, web e documentari in grado di determinare una ricaduta economica sul territorio emiliano-romagnolo.

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto

Possono presentare richiesta di contributo le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva con sede legale in Emilia-Romagna o con unità operativa attiva sul territorio regionale da almeno 12 mesi, in forma singola, che si trovino in una delle seguenti posizioni:

  • a) Essere produttore unico;
  • b) Essere coproduttore con quota di maggioranza del progetto presentato;
  • c) Essere designato quale produttore delegato alla richiesta del contributo dal/i coproduttore/i, in caso di coproduzioni con quote di pari valore;
  • d) Figurare come produttore esecutivo del progetto, come da contratto, memo o lettera di impegno con il produttore principale. 

Le imprese richiedenti devono inoltre operare con il codice Ateco di produzione cinematografica e audiovisiva primario o secondario 59.11 ed essere iscritte nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio territorialmente competente.

Cosa finanzia il contributo a fondo perduto

Il bando finanzia con un contributo a fondo perduto la produzione (pre-produzione, riprese/lavorazione, post-produzione) sul territorio dell'Emilia-Romagna delle seguenti opere audiovisive:

  • a) Opere cinematografiche a contenuto narrativo (con durata superiore a 52 minuti), ossia opere destinate prioritariamente alla visione nelle sale cinematografiche;
  • b) Opere televisive a contenuto narrativo, ossia film (con durata superiore a 52 minuti) o serie (almeno due episodi con durata complessiva pari o superiore a 90 minuti) destinati prioritariamente alla diffusione attraverso un’emittente televisiva;
  • c) Opere web a contenuto narrativo, ossia opere destinate alla diffusione mediante fornitori di servizi media audiovisivi (con durata superiore a 52 minuti);
  • d) Cortometraggi a contenuto narrativo ossia opere audiovisive, anche seriali, aventi durata complessiva inferiore o uguale a 52 minuti;
  • e) Documentari, o serie di documentari, ossia opere audiovisive la cui enfasi creativa è posta prioritariamente su avvenimenti, luoghi o attività reali, anche mediante immagini di repertorio, e in cui gli eventuali elementi inventivi o fantastici sono strumentali alla rappresentazione e documentazione di situazioni e fatti.

Per essere ammissibili i progetti dovranno soddisfare almeno uno dei seguenti criteri:

  • a) Realizzare sul territorio dell’Emilia-Romagna non meno del 30% dei giorni di ripresa totali;
  • b) Sostenere sul territorio dell’Emilia-Romagna almeno il 30% dei costi preventivati. Tale parametro è verificabile rapportando le spese effettuate in Emilia-Romagna rispetto al costo totale di produzione.

Per i documentari, oggetto di coproduzione internazionale, la percentuale della spesa sul territorio può essere ridotta al 20%.

Quali sono le spese ammissibili

Sono ammissibili a contributo le seguenti tipologie di spesa:

Per personale

a) Compensi per il personale dipendente residente in Emilia-Romagna. Per questa tipologia di spesa fa fede l’importo lordo indicato sulla busta paga;
b) Compensi per il titolare, i soci e coloro che ricoprono cariche sociali nell’impresa richiedente, seresidenti in Emilia-Romagna, purché regolarmente contrattualizzati, in relazione ad una specifica funzione ed attività del progetto. Per questa tipologia di spesa fa fede l’importo lordo indicato sulla busta paga.

Per beni e servizi

  • a) Prestazioni effettuate da professionisti con residenza fiscale in Emilia-Romagna. In tal caso fa fedel’importo indicato sulla fattura, al lordo di eventuale ritenuta d’acconto e/o rivalsa INPS;
  • b) Compensi per prestazioni occasionali di soggetti residenti in Emilia-Romagna, ammessi solamente entro il limite del 15% del totale dei costi ammissibili;
  • c) Prestazioni effettuate dal titolare, dai soci e da tutti coloro che ricoprono cariche sociali nell’impresa richiedente, se residenti in Emilia-Romagna, in relazione ad una specifica attività del progetto (ad eccezione delle consulenze) e documentate sulla base delle norme contabili e fiscali vigenti;
  • d) Acquisto di materiale di repertorio, purché da fornitori con sede legale o operativa in Emilia-Romagna;
  • e) Acquisto di beni di consumo non durevoli da fornitori con sede legale o operativa in Emilia-Romagna;
  • f) Noleggio di spazi, location, uffici e relative utenze purché afferenti in via esclusiva al progetto e per un periodo definito (in questo caso, ai fini dell’ammissibilità della spesa, fa fede la sede della location);
  • g) Noleggio di beni durevoli da fornitori con sede legale o operativa in Emilia-Romagna (non siconsiderano beni durevoli gli hard disk e i dispositivi di stoccaggio del materiale);
  • h) Costi per permessi e autorizzazioni;
  • i) Costi per servizi erogati da fornitori con sede legale o operativa in Emilia-Romagna (ad esempioricettività, trasporti, ristorazione, ecc.);
  • j) Acquisto di beni di consumo non durevoli o servizi da fornitori con sede legale o operativa in Emilia-Romagna finalizzati al rispetto dei protocolli relativi alla pandemia.

 

Misura del contributo a fondo perduto

La percentuale del contributo varia in base alla tipologia di spesa nella misura di seguito riportata:

  • tra il 40% ed il 60% delle spese ammissibili relativamente alla categoria di costo personale;
  • tra il 30% ed il 50% delle spese ammissibili relativamente alla categoria di costo beni e servizi, incluse prestazioni professionali.

Il contributo massimo concedibile è pari a:

 

  • 150.000 euro per le opere cinematografiche e per le opere televisive;
  • 50.000 euro per i documentari;
  • 25.000 euro per le opere web e i cortometraggi.

Quando presentare domanda

Per la presentazione delle domande sono previste due sessioni:

  • dalle ore 16:00 del 27 gennaio 2021 alle ore 16:00 del 15 marzo 2021;
  • dalle ore 16:00 del 1° luglio 2021 alle ore 16:00 del 31 luglio 2021.

 

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Previsto un contributo a fondo perduto fino al 70% della spesa ritenuta ammissibile. I progetti per i quali viene presentata domanda di contributo dovranno avere una dimensione di investimento non inferiore a € 20.000,00.

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Il Titolo II del decreto reca disposizioni per la definizione degli incentivi sotto forma di tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa per gli impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile e si applica fino al trentesimo giorno successivo alla data del raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.

Il Titolo III del decreto reca disposizioni per l’erogazione di contributi in conto capitale fino al 40 per cento dei costi ammissibili per lo sviluppo delle comunità energetiche e delle configurazioni di autoconsumo collettivo nei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti attraverso la realizzazione di impianti a fonti rinnovabilianche abbinati a sistemi di accumulo di energia in attuazione della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo) del PNRR.

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