Regione Emilia Romagna: Fondo StartER - Nuova call dal 30 marzo al 23 maggio 2022

Riapre il Fondo StartER della Regione Emilia Romagna, finalizzato al sostegno della nuova imprenditorialità attraverso l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato.

NOVITÀ

Il Fondo concede un contributo a fondo perduto a tutte le imprese aventi unità locale in uno dei comuni sede di estrazione di idrocarburi: Castelfranco Emilia (MO), Fornovo di Taro (PR), Imola (BO), Medicina (BO), Novi di Modena (MO), Ravenna (RA), San Possidonio (MO), Spilamberto (MO), Lama Mocogno (MO), Palagano (MO), Montefiorino (MO), Lizzano in Belvedere (BO), Gaggio Montano (BO), Alto Reno Terme (ex Porretta Terme) (BO), Castel di Casio (BO), Mirandola (MO), Misano Adriatico (RN), Vigolzone (PC), Corniglio (PR), Rottofreno (PC), Podenzano (PC), Salsomaggiore Terme (PR), San Cesario sul Panaro (MO), Modena (MO), San Benedetto Val di Sambro (BO).

I soggetti interessati possono ottenere contributi a fondo perduto per progetti che abbiano lo scopo di favorire la creazione di opportunità occupazionali e nuove reti di collaborazione nei territori interessati.
Il contributo a fondo perduto non può essere compreso nell’importo coperto dal finanziamento agevolato, non può superare il 30% dei costi ammessi ed ha, comunque, un importo massimo pari ad € 30.000.

A titolo esemplificativo, su un progetto di € 50.000, a fronte di un contributo concedibile di € 15.000, l’importo del finanziamento sarà di € 35.000. In fase di compilazione della domanda, l’impresa dovrà indicare € 35.000 nel campo “importo totale del finanziamento richiesto” e dovrà riportare spese per € 50.000 nel piano dei costi.

Chi può beneficiare del Fondo StartER?

Possono usufruire dell’agevolazione le piccole imprese (si definiscono tali le aziende che abbiano al massimo 50 dipendenti (ULA) e non più di 10 milioni di euro di fatturato o attivo di bilancio), iscritte al Registro Imprese da non più di 5 anni al momento di presentazione della domanda e che abbiano il codice di attività principale rientrante in una delle seguenti categorie della classificazione Ateco 2007: B, C, D, E, F, G, H, I, J, L, M, N, P, Q, R, S. I richiedenti devono realizzare il progetto d’impresa in Emilia Romagna.

Quali progetti finanzia il Fondo StartER?

I progetti devono essere mirati all’innovazione produttiva e di servizio, allo sviluppo organizzativo, alla messa a punto dei prodotti e servizi che presentino potenzialità concrete di sviluppo, al consolidamento ed alla creazione di nuova occupazione sulla base di piani industriali, all’introduzione ed uso efficace di strumenti ICT, nelle forme di servizi e soluzioni avanzate, con acquisti di soluzioni customizzate di software e tecnologie innovative per la manifattura digitale.

A titolo esemplificativo sono ammissibili le seguenti tipologie di costo:

  • a. Interventi su immobili strumentali: acquisto, ampliamento e/o ristrutturazione;
  • b. Acquisto di macchinari, attrezzature, hardware e software, arredi strettamente funzionali;
  • c. Acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento;
  • d. Spese per partecipazione a fiere e interventi promozionali;
  • e. Consulenze tecniche e/o specialistiche;
  • f. Spese del personale adibito al progetto ;
  • g. Materiale e scorte;
  • h. Spese locazione dei locali adibito ad attività (risultante da visura come sede principale/unità locale);
  • i. Spese per la produzione di documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda.

Quali tipologie di incentivo prevede il Fondo StartER?

Il fondo concede finanziamenti di importo compreso tra 20.000 euro e 300.000 euro, a tasso zero per il 70% dell’importo erogato e ad un tasso convenzionato non superiore all’EURIBOR 6 mesi e del 4,75% per il restante 30%.

La durata dei finanziamenti può arrivare fino a 96 mesi, con la possibilità di avere 12 mesi di preammortamento.

 

 

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Previsto un contributo a fondo perduto:

  • del 40% della spesa effettivamente sostenuta: per le microimprese, le piccole e medie imprese;
  • del 20% della spesa effettivamente sostenuta: per le imprese classificabili come intermedie;
  • del 19% della spesa effettivamente sostenuta: per le grandi imprese.