Riaperto il Bando Start Up Innovative destinato alle imprese localizzate nei comuni dell’Emilia Romagna colpiti dal sisma del 2012

Disposta dal 13 dicembre al 13 marzo 2020 la riapertura del Bando Start Up Innovative destinato alle imprese localizzate nei comuni del cratere del sisma verificatosi in Emilia Romagna nel 2012.
Il bando è finalizzato al sostegno dell’avvio, dell’insediamento e dello sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali operanti prioritariamente nel campo dei settori dell’alta tecnologia e ad alto contenuto innovativo.   
Sono candidabili due tipologie di progetti:
• TIPOLOGIA A. Progetti per la realizzazione dei primi investimenti necessari all’avvio dell’impresa e alla messa sul mercato dei prodotti/servizi oggetto di precedente attività di ricerca;
• TIPOLOGIA B. Progetti per la realizzazione di investimenti per l’espansione di start up già avviate, per quanto riguarda sedi produttive, logistiche e commerciali e l’aumento di dotazioni tecnologiche.
 
Possono presentare domanda le singole micro e piccole imprese localizzate in uno dei comuni del cratere ristretto del sisma 2012 in Emilia Romagna costituite:
 
• successivamente al 01/01/2016 per la TIPOLOGIA A
• successivamente al 01/01/2015 per la TIPOLOGIA B
 
Sono ammissibili le seguenti spese:
TIPOLOGIA A 
 
a) Macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamente funzionali; 
b) Spese di affitto/noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del progetto, escluse le spese di affitto della U.L. nella quale si realizza il progetto); 
c) Acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne; 
d) Spese di costituzione (max 2.000 €); 
e) Spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (max 15.000,00 €); 
f) Consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione. 
 
 
TIPOLOGIA B 
 
a) Acquisizione sedi produttive, logistiche, commerciali. Le imprese con sede legale esterna ai comuni interessati potranno acquistare solo sedi produttive nel territorio regionale (max 50% costo totale del progetto); 
b) Macchinari, attrezzature, impianti, hardware e software, arredi strettamente funzionali; 
c) Spese di affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche (massimo 20% del costo totale del progetto); 
d) Acquisto e brevetti, licenze e/o software da fonti esterne; 
e) Spese promozionali anche per partecipazione a fiere ed eventi (max 10% del costo totale del progetto); 
f) Consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione. 
 
L’agevolazione prevista dal bando consiste in un contributo in conto capitale, corrispondente al 60% della spesa ritenuta ammissibile. 
 
Prevista una maggiorazione del contributo pari al 10% per i progetti che prevedono, almeno una delle seguenti caratteristiche: 
 
1. alla loro conclusione un incremento di dipendenti assunti a tempo indeterminato (con contratti a tempo pieno o a tempo parziale per almeno l’80% del tempo) rispetto a quelle in organico al momento della presentazione della domanda, pari a: 
 
- almeno 1 unità per la TIPOLOGIA A; 
- almeno 2 unità per la TIPOLOGIA B; 
 
2. qualora il progetto di start up nasca da uno spin off universitario; 
 
3. qualora l’impresa decida di collocarsi anche temporaneamente in una struttura a supporto dello sviluppo di rapporti di rete e di azioni di sistema. 
 
Il contributo concedibile non potrà, in ogni caso, superare gli importi di seguito indicati: 
 
- 100.000,00 € per la TIPOLOGIA A; 
- 200.000,00 € per la TIPOLOGIA B.
 
Per approfondire leggi la nostra scheda light 
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Previsto un contributo a fondo perduto fino al 70% della spesa ritenuta ammissibile. I progetti per i quali viene presentata domanda di contributo dovranno avere una dimensione di investimento non inferiore a € 20.000,00.

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