Frodi fiscali: necessario aggiornare i modelli organizzativi 231 entro il 6 luglio 2019
Entro il 6 luglio 2019 l’Italia dovrà recepire la direttiva “PIF” del Parlamento Europeo (direttiva 2017/1371) finalizzata ad armonizzare le legislazioni penali nazionali in tema di gravi reati ai danni degli interessi finanziari europei, nonché le relative sanzioni irrogabili.
Le imprese dovranno dunque adeguare i propri modelli organizzativi introducendo la previsione dei reati tributari che fino ad oggi la giurisprudenza era comunque riuscita a ricondurre all’alveo dei modelli 231, rendendone di fatto nulla la funzione di strumento di tutela dell’impresa.
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Allo studio della Camera l’innalzamento da uno a 5 anni della durata minima delle misure interdittive del Dlgs 231/2001 che si vanno ad aggiungere alle sanzioni pecuniarie.
Paga la società, oltre ai dirigenti, per l’omicidio colposo del dipendente: a puntualizzarlo la Corte di Cassazione con la sentenza n. 2544 della quarta sezione penale deposita il 21 gennaio 2016.
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