Ismea ha pubblicato il nuovo bando del Fondo Innovazione in Agricoltura finalizzato a sostenere le PMI italiane nei settori agricolo, ittico e agromeccanico nell'adozione di tecnologie avanzate e soluzioni sostenibili. La misura mira a incentivare innovazione e sostenibilità nelle imprese del settore primario, attraverso la concessione di importanti contributi.
Lo stanziamento complessivo di risorse per il Fondo è di 100 milioni di euro, di cui 30 milioni di euro riservati alle imprese con sede nelle aree colpite dalle alluvioni del 2023 (Emilia Romagna, Marche e Toscana), per favorire la ripresa e il rilancio delle attività in queste zone.
Il Fondo prevede un contributo a fondo perduto, variabile a seconda del soggetto beneficiario e dell'importo dell'investimento, come di seguito indicato:
1. Per le PMI agricole di giovani agricoltori (di età compresa tra i 18 anni compiuti ed i 41 anni non compiuti e insediati da non oltre 5 anni), il contributo è pari a:
2. Per le PMI agricole non giovani, il contributo è pari a:
per lo scaglione di investimento fino a 100.000 euro: 48,75%;
per lo scaglione di investimento da 100.001 a 200.00 euro: 42,25%;
per lo scaglione di investimento da 200.001 a 300.000 euro: 35,75%;
per lo scaglione di investimento da 300.001 a 500.000 euro: 29,25%.
3. Per le PMI della pesca, il contributo è pari a:
4.Per le PMI agromeccaniche, il contributo è pari a:
Per le sole PMI agricole e della pesca sono previste garanzie ISMEA gratuite. Per le PMI agricole, la garanzia ISMEA è rilasciata fino all'80% del finanziamento bancario.
Per le PMI della pesca invece, la garanzia ISMEA è rilasciata con copertura fino al 70% del finanziamento bancario, elevabile all'80% nel caso di giovani imprenditori ittici.
La copertura fornita dal contributo a fondo perduto e dal finanziamento bancario coperto dalla garanzia ISMEA non può superare il 95% del costo ammissibile.
Per il rilascio di tali garanzie sono inoltre previsti contributi diretti all'abbattimento del costo delle commissioni di garanzia, nei limiti del 25% dei massimali di aiuto dei Regolamenti (UE) 2022/247 (Regolamento ABER) e n. 2022/2473 (Regolamento FIBER).
Le spese non possono essere effettuate prima della data di presentazione della domanda.
Al fine di favorire lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all'incremento della produttività nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell'impresa, per l'utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0, per il risparmio dell'acqua e la riduzione dell'impiego di sostanze chimiche, nonché per l'utilizzo di sottoprodotti, gli aiuti agli investimenti nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria devono soddisfare almeno uno dei seguenti obiettivi:
Miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione;
Miglioramento dell'ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell'Unione europea;
Realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all'adeguamento ed alla modernizzazione dell'agricoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l’efficienza energetica, l’approvvigionamento di energia sostenibile e il risparmio energetico e idrico;
Contributo alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, anche attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il miglioramento del sequestro del carbonio, nonché promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica;
Contributo alla bioeconomia circolare sostenibile e promozione dello sviluppo sostenibile e di un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria, anche attraverso la riduzione della dipendenza chimica;
Contributo ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi.
Per ogni domanda, l’importo complessivo delle spese deve essere compreso tra:
da 70.000 euro a 500.000 euro per le PMI agricole e agromeccaniche;
da 10.000 euro a 500.000 euro per le PMI della pesca.
Gli investimenti non possono essere effettuati prima della data di presentazione della domanda.
Beni nuovi di fabbrica
1. Macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura. In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti, che soddisfino uno dei seguenti requisiti:
Presenza o compatibilità con un sistema ISOBUS o equivalente con funzionalità task controller;
Presenza di un sistema di interconnessione leggera che sia in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo;
Presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica;
Presenza di un sistema di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
Presenza di soluzioni proprietarie per controllo a rateo variabile, controllo sezioni o strategie di guida parallela;
Presenza di un sistema di gestione intelligente dell’irrigazione attraverso sensing delle condizioni irrigue del terreno o della coltura e utilizzo di algoritmi di supporto alle decisioni che consentano di stabilire le strategie migliori per ottimizzare la resa e minimizzare il consumo di risorse idriche.
Motorizzazione elettrica (cosiddette “macchine a zero emissioni”);
Destinazione ad attività agricole o zootecniche.
3. Macchine per la zootecnia. In particolare, macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione, quali: macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti; macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime; sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica. Per tali macchine/ attrezzature è necessaria la presenza di almeno uno dei seguenti requisiti:
Sistema di interconnessione leggera in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo;
Sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori.
4. Trattrici agricole (con rottamazione) che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 167/2013, con motorizzazione Stage V, che soddisfino almeno uno dei seguenti requisiti:
Presenza di un sistema ISOBUS o equivalente, per garantire la necessaria interoperabilità con le attrezzature portate (per esempio, Display di bordo ISOBUS con funzionalità Task Controller);
Presenza di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS, per garantire una maggiore precisione nelle lavorazioni e quindi anche una maggiore efficienza in termini di consumi;
Presenza di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori.
5. Investimenti per la pesca e l’acquacoltura, collegati ai seguenti interventi:
Attrezzature di bordo volte alla riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra nonché ad aumentare l’efficienza energetica dei pescherecci;
Attrezzi da pesca innovativi e selettivi;
Strumenti e attrezzature innovative di bordo che migliorano la qualità dei prodotti della pesca;
Macchinari, strumenti e attrezzature per l’acquacoltura utili alla riduzione dell’impatto negativo o l’accentuazione degli effetti positivi sull’ambiente, nonché l’uso più efficiente delle risorse utilizzate nel processo;
Macchinari, strumenti e attrezzature volti all’ottenimento di una considerevole riduzione nell’impatto delle imprese dell’acquacoltura sull’utilizzo e sulla qualità delle acque, in particolare tramite la riduzione del quantitativo utilizzato d’acqua o di sostanze chimiche, antibiotici e altri medicinali o il miglioramento della qualità delle acque in uscita, anche facendo ricorso a sistemi di acquacoltura multitrofica ovvero che aumentino l’efficienza energetica e favoriscano l’utilizzo delle fonti rinnovabili.
I mezzi devono essere nuovi di fabbrica, non è ammesso il leasing o la locazione finanziaria, l’acquisto di questi beni deve essere finalizzato a innovare e migliorare la gestione delle risorse, ottimizzando le operazioni e riducendo il consumo di acqua e sostanze chimiche.
Beni Sostitutivi
In caso di investimenti aventi ad oggetto i beni di cui all’articolo 5, comma 1, lettera d) del decreto, la domanda di ammissione alle agevolazioni dovrà identificare in maniera univoca il veicolo sostituito, il quale deve rispettare le seguenti caratteristiche:
Condizione del bene: deve essere marciante e in buono stato di funzionamento;
Identificazione e documentazione: deve avere un numero di matricola e, se presente, una targa. Il bene sostituito deve essere accompagnato dalla documentazione che ne attesti la proprietà e l’idoneità alla rottamazione;
Proprietà e durata: deve essere stato di proprietà dell'impresa richiedente per almeno 18 mesi prima della domanda;
Anno di immatricolazione: solo mezzi immatricolati per la prima volta non oltre il 2018 possono essere sostituiti;
Rottamazione: il veicolo deve essere rottamato dal rivenditore presso cui si acquista il nuovo bene. Inoltre è obbligatorio allegare un Certificato di rottamazione rilasciato dal rivenditore.
Finalità: la sostituzione deve contribuire a migliorare la sostenibilità aziendale, ridurre le emissioni e favorire l'efficienza energetica e operativa.
Per accedere alle agevolazioni del fondo innovazione in agricoltura, le PMI singole o associate (ivi comprese le loro cooperative e associazioni) devono rispettare i seguenti requisiti:
Tipologia di impresa: l'impresa deve essere iscritta come attiva almeno due anni dalla presentazione della domanda nel registro delle imprese con qualifica di "impresa agricola", "impresa ittica" o "impresa agromeccanica", attiva da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;
Sede operativa: l'impresa deve avere la sede operativa in Italia;
Dimensione aziendale: Micro, piccole e medie imprese (PMI) secondo i criteri europei;
Non risultano imprese in difficoltà ai sensi dell'art. 2, punto 18, del regolamento GBER;
Effettuano investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro. Per il settore pesca il limite minimo degli investimenti è stabilito in 10.000 euro;
Non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
Registrazione e preconvalida: dalle ore 12.00 del giorno 15 novembre 2024, fino alle ore 12.00 del giorno 13 dicembre 2024;
Presentazione ufficiale della Domanda: dal 18 dicembre 2024. Per presentare la domanda di accesso alle agevolazioni, l’utente dovrà disporre del codice univoco di preconvalida, che sarà richiesto dal sistema al momento della presentazione della domanda stessa.
L’erogazione del contributo a fondo perduto ha luogo in un’unica soluzione sul conto corrente indicato in sede di domanda di accesso alle agevolazioni.
Scrivici i tuoi contatti e uno dei nostri consulenti ti guiderà nell' individuazione dei contributi per i tuoi investimenti aziendali!
Contributi a fondo perduto per la transizione digitale e sostenibile delle PMI della Provincia di Trento
Con l'Avviso FESR 1/2024 si mira a supportare le PMI della Provincia autonoma di Trento nel potenziamento delle competenze interne, incentivando l’assunzione di figure manageriali specializzate nei settori della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) provinciale.
Il bando offre un contributo a fondo perduto che copre il 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 150.000 euro per ogni progetto.
Approfondisci i dettagli e scopri come aderire.
È online il quarto articolo della rubrica 5.0 Smart, nata per aiutare imprenditori e manager a comprendere come sfruttare al meglio e in maniera intelligente gli incentivi del Piano Transizione 5.0.
Ogni settimana pubblicheremo un articolo, nel quale affronteremo i quesiti più frequenti, che ci vengono posti quotidianamente dai clienti alle prese con le dinamiche dei nuovi incentivi 5.0.
Nel nostro nuovo articolo della rubrica 5.0 Smart, parliamo delle attività di formazione finanziabili con il Piano Transizione 5.0.
Sapevi che il Decreto Ministeriale prevede l'agevolazione delle attività di formazione mirate alla digitalizzazione e all’efficientamento energetico?
Scopri tutti i dettagli leggendo l’articolo a cura dell’Ing. Salvatore Rossini, Collaboratore Area Progetti e Consulenza di Esclamativa.
E non dimenticare di segnare la data: il prossimo articolo, dedicato al Principio DNSH, sarà online il 4 dicembre 2024!
Nuove agevolazioni per la transizione ecologica e digitale delle PMI del settore tessile, moda e accessori.
Il nuovo bando pubblicato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) mira a sostenere, su tutto il territorio nazionale, l’innovazione e la transizione verso la sostenibilità ambientale e digitale delle imprese operanti in questi settori.
Previsti contributi a fondo perduto, fino al 50% delle spese ammissibili e con un limite massimo di 60.000 euro.
Le domande potranno essere presentate secondo le modalità e le scadenze definite nelle linee guida del decreto.