Provincia di Treviso: MPMI, contributi a fondo perduto per la rimozione e lo smaltimento di amianto da edifici aziendali

La Provincia di Treviso ha pubblicato un nuovo bando per la concessione di contributi a fondo perduto, rivolto alle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), per incentivare la rimozione e lo smaltimento di coperture in cemento-amianto dagli edifici aziendali.

L’iniziativa mira a promuovere interventi di bonifica, migliorando la sicurezza e la sostenibilità degli ambienti di lavoro.

 

CONTRIBUTI

L'incentivo, calcolato al netto dell'IVA, è così suddiviso:

  • Piccole e Medie Imprese (PMI): contributo pari al 40% della spesa ammissibile, fino a un massimo di € 20.000;
  • Microimprese: contributo pari al 50% della spesa ammissibile, fino a un massimo di € 15.000.
 

BENEFICIARI E REQUISITI

Possono presentare domanda le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) che soddisfano i seguenti requisiti:

  • Sede legale o unità locale in Provincia di Treviso;
  • Titolarità dell’immobile oggetto dell’intervento, che deve essere destinato a uso produttivo, terziario o commerciale (sono esclusi gli immobili a uso abitativo). L’impresa deve essere proprietaria o titolare di un diritto reale (usufrutto, locazione registrata);
  • Registrazione dell'immobile come sede legale o unità locale nel Registro Imprese della Camera di Commercio;
  • Una sola domanda per impresa e per unità immobiliare;
  • Autorizzazione edilizia necessaria per l’esecuzione dei lavori.

Le imprese devono inoltre:

  • Essere attive e iscritte al Registro Imprese o all'Albo Artigiani fino alla fase di rendicontazione;
  • Non essere in difficoltà (secondo il Regolamento UE n. 651/2014).
  • Non trovarsi in procedure concorsuali (liquidazione, amministrazione controllata, concordato, ecc.).
  • Essere in regola con la normativa vigente, tra cui:
    • Obblighi contributivi e previdenziali (CCNL e normative sul lavoro);
    • Norme antiriciclaggio e antimafia (D.Lgs. 159/2011);
    • Regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali (D.Lgs. 152/06 e sicurezza sul lavoro).
  • Non essere destinatarie di sanzioni interdittive (D.Lgs. 231/2001);
  • Non aver ricevuto aiuti di Stato da restituire o dichiarati illegali/incompatibili.

Sono escluse le Associazioni Temporanee di Impresa (ATI).

 

SPESE AMMISSIBILI

Gli interventi devono essere avviati dopo la presentazione della domanda e riguardare la rimozione e smaltimento di coperture in cemento-amianto.

Le spese ammissibili includono:

  • Predisposizione del Piano di lavoro per la ASL;
  • Allestimento del cantiere (ponteggi e oneri di sicurezza, limitatamente alla rimozione dell'amianto);
  • Bonifica delle coperture contenenti amianto;
  • Consulenze, campionamenti e analisi di laboratorio;
  • Progettazione dell’intervento;
  • Trasporto, inertizzazione e smaltimento dell’amianto presso impianti autorizzati.

Gli interventi ammessi dovranno essere completati entro 18 mesi dalla pubblicazione della graduatoria, pena la decadenza del contributo.

Non sono finanziabili:

  • Incapsulamento o confinamento dei materiali contenenti amianto;
  • Interventi di ricostruzione delle coperture;
  • Lavori avviati prima della presentazione della domanda;
  • Interventi obbligatori per legge o disposti dall’autorità competente;
  • Progetti già finanziati dalla Provincia di Treviso per impianti fotovoltaici;
  • Interventi in leasing.

 

Requisiti per l’Esecuzione degli Interventi

I lavori devono essere eseguiti esclusivamente da ditte specializzate e autorizzate, iscritte all’Albo Gestori Ambientali nelle categorie richieste: 10A e 10B per la rimozione e categoria 5 per il trasporto.

Se a presentare la domanda è un condominio, gli interventi possono riguardare solo le parti comuni dell’edificio, come definite dal Codice Civile.

Gli edifici su cui si interviene devono essere in regola con la normativa edilizia e urbanistica.

Infine, il bando non sostene il solo smaltimento di amianto precedentemente rimosso e confinato prima della pubblicazione del bando stesso. L’intervento deve prevedere sia la rimozione che lo smaltimento del materiale.

 

SCADENZE, PRESENTAZIONE E VALUTAZIONE DOMANDE

Le domande potranno essere inviate dal 16 dicembre 2024 (ore 9:00) al 28 febbraio 2025 (ore 12:00) con una delle seguenti modalità:

  • PEC all’indirizzo: protocollo.provincia.treviso@pecveneto.it.;
  • Consegna a mano presso lo Sportello ricevimento atti della Provincia di Treviso.

Criteri di Valutazione e Graduatoria

Le domande saranno valutate a sportello, dando priorità agli interventi che rispettano almeno uno di questi criteri:

  1. Classe di rischio dell’edificio compresa tra 1 e 3, secondo le valutazioni delle Aziende Sanitarie Locali;
  2. Vicinanza a strutture sensibili (entro 500 metri da scuole, ospedali, biblioteche, parchi, luoghi di culto, strutture sportive);
  3. Installazione contestuale di un impianto fotovoltaico presso lo stesso edificio, anche se realizzato da un soggetto diverso dall’impresa richiedente.

Le domande che soddisfano almeno un criterio di priorità saranno inserite in graduatoria in ordine cronologico, certificato dalla marcatura temporale della PEC. A seguire, saranno valutate le domande prive di priorità, sempre in base all’ordine di arrivo e nei limiti delle risorse disponibili.

Se, dopo i controlli, un intervento non risulta conforme ai criteri dichiarati, perderà la priorità e sarà spostato nella seconda parte della graduatoria.

Erogazione del Contributo

Il contributo verrà erogato dopo la rendicontazione delle spese, verificando la conformità ai criteri dichiarati.

Eventuali modifiche societarie, cambi di sede o ottenimento di altri contributi pubblici successivi alla domanda dovranno essere comunicati alla Provincia entro 60 giorni, pena la revoca del contributo.

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News & Eventi
Esclamativa 25/03/2025 CCIAA Modena: PMI, Tre bandi con contributi a fondo perduto per internazionalizzazione, digitalizzazione ed efficienza energetica

Sono aperti tre bandi per le MPMI modenesi, con contributi a fondo perduto fino a 5.000 euro per progetti di internazionalizzazione, digitalizzazione e transizione energetica.

 

I bandi attivi:

  • Voucher Internazionalizzazione
    Investimento minimo: 3.000 euro
    Domande: dal 2 all’11 aprile 2025

 

  • Voucher Digitali I4.0
    Investimento minimo: 3.000 euro
    Domande: dall’11 al 20 giugno 2025

 

  • Voucher Transizione Energetica
    Investimento minimo: 1.500 euro
    Domande: dal 28 aprile al 16 maggio 2025

 

Tutti i bandi sono a graduatoria, con risorse limitate.

Apri la news per scoprire tutte le opportunità offerte dai bandi della CCIAA di Modena.

Esclamativa 24/03/2025 CCIAA Bologna: Contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici e/o eolici per la produzione di energia da fonti rinnovabili

La Camera di Commercio di Bologna ha pubblicato un bando dedicato alle PMI bolognesi per realizzare impianti fotovoltaici e/o eolici, con l’obiettivo di favorire l’autoconsumo, abbattere i costi energetici e promuovere la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Stanziati 600.000 euro.

Il contributo è a fondo perduto e copre fino al 50% delle spese ammissibili:

  • Massimo 20.000 euro per impianti a uso aziendale;

  • Fino a 30.000 euro per impianti realizzati nell’ambito di una CER.

Le domande potranno essere inviate dal 20 marzo al 22 aprile 2025 tramite piattaforma telematica, con firma digitale.

Le richieste NON saranno valutate in ordine cronologico e avranno priorità le imprese femminili, giovanili e quelle con rating di legalità.

Esclamativa 24/03/2025 MIMIT: contributi a fondo perduto per sostenere le PMI nell'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili

Aggiornamento - Pubblicate le date: sarà possibile presentare domanda dal 04/04/2025 al 05/05/2025

 

Nuovo bando MIMIT: 320 milioni di euro per le PMI che investono in energia rinnovabile

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato un bando da 320 milioni di euro per supportare le PMI italiane nell’investimento in energia rinnovabile.

L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici destinati all’autoconsumo, sistemi di accumulo energetico e diagnosi energetiche.

Le risorse sono destinate per il 40% alle regioni del Sud Italia e per un altro 40% alle micro e piccole imprese.

Le agevolazioni prevedono contributi fino al 40% per le piccole imprese, 30% per le medie imprese, 30% per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica.