Bonus fiscale per neoassunti dedicati alla ricerca e sviluppo

Pubblicato in G.U. il decreto del ministero dello sviluppo economico 23 ottobre 2013, contenente le disposizione applicative del contributo. Per la richiesta però si dovrà aspettare l’attivazione di un’apposita piattaforma informatica dal parte del Mise che dovrà anche definire i contenuti della domanda e le procedure per la presentazione.
 
L’incentivo consiste in un contributo sotto forma di credito idi imposta per le persone fisiche o giuridiche titolari di reddito di impresa che assumono a tempo indeterminato o trasformano in indeterminato un contratto a termine  riguardante un lavoratore con dottorato di ricerca universitario  o in possesso di laurea magistrale in discipline tecnico-scientifiche purché impiegato in attività di ricerca e sviluppo.
Viene agevolato fino al 35% per un massimo di 12 mesi, il locato aziendale del nuovo o dei nuovi assunti, con un tetto massimo di 200 mila euro. Per le start up innovative e gli incubatori certificati il costo è ammortizzabile, sempre al massimo per un anno, anche se si fa ricorso al contratto di apprendistato. Invece per le aziende non soggette a revisione legale e senza collegio sindacale possono essere agevolate anche cl spese, fino a 5 mila euro, per l’attività di certificazione contabile. 
Le aziende interessate dovranno inoltrare la richiesta utilizzando la piattaforma informatica predisposta dal Mise.
L’incentivo, da utilizzare in compensazione tramite F24 telematico, dovrà essere indicato nel modello Unico relativo all’anno di maturazione del bonus. Anche in questo caso è però necessario un provvedimento attuattivo dell’Agenzia delle Entrate.
I beneficiari avranno l’obbligo di mantenere (o incrementare) il medesimo livello occupazionale per almeno tre anni, ridotto a due in caso di PMI, al netto dei pensionamenti. 
 
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L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto in regime di esenzione:

1) fino al 70% (e nel limite di 210.000 euro) del complessivo piano di spesa nel caso la start-up reperisca  risorse da parte di investitori esterni per la realizzazione del business plan;

2) fino al 50% (e nel limite di 150.000 euro) del complessivo piano di spesa nel caso in cui il business plan sia esclusivamente finanziato da risorse già nelle disponibilità della start-up.