CCIAA Ravenna: Bando per il sostegno di nuove imprese del territorio ravennate

Fino al 31 gennaio 2020 le nuove imprese, ubicate nel territorio della provincia di Ravenna e attivate nel secondo semestre 2019, possono fare richiesta alla Camera di Commercio di Ravenna di un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese sostenute per l’avvio d’impresa, fino ad un massimo di 5.000 €.

Possono beneficiare del contributo le pmi di tutti i settori economici che abbiano avviato la loro attività nel periodo compreso tra l’1/01/2019 e il 31/12/2019 ad eccezione di quelle appartenenti al codice ateco 56, in quanto già destinatarie di un'altra misura camerale.

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  • a) Onorari notarili e costi relativi alla sola costituzione d'impresa al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipate dal notaio/consulente;
  • b) Acquisto di beni strumentali/macchinari/attrezzature/arredi nuovi incluso le spese per il montaggio/manodopera e realizzazione di strutture non in muratura e rimovibili necessari all'attività; le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all'attività svolta (esclusi i beni di consumo e/o facilmente deperibili quali biancheria da tavola, biancheria da bagno, biancheria da letto, stoviglie, ecc.; ). Tale voce di spese deve essere pari ad almeno il 20% del totale delle spese ammissibili;
  • c) Impianti generali incluso montaggio/manodopera per un importo massimo pari al 30% del totale dell'investimento complessivamente ammesso; sono escluse le realizzazioni “fai da te” documentate solo con acquisti di materiale;
  • d) Quote iniziali del contratto di franchising, nel limite del 30% del totale dell'investimento complessivamente ammesso;
  • e) Acquisto e sviluppo di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali inerenti all'attività dell'impresa (escluso canoni abbonamento);
  • f) Acquisto di hardware (escluse spese per smartphone e cellulari);
  • g) Spese per la registrazione e il deposito di propri marchi e brevetti;
  • h) Spese di pubblicità limitatamente ai seguenti casi: messaggi pubblicitari su radio, TV, cartellonistica, social network, banner su siti di terzi, Google AdWords (costi di pubblicazione inclusi);
  • i) Spese per la realizzazione di materiale promozionale limitatamente ai seguenti casi: brochure, depliants, cataloghi, gadget;
  • j) Spese per la realizzazione del sito d'impresa, esclusi i costi dei successivi interventi di restyling;
  • k) Installazione di impianti antintrusione, antirapina, sistemi antifurto (compresi centraline, sensori volumetrici, dispositivi di protezione perimetrale e telecamere di videosorveglianza, ecc...) per la sicurezza dei locali in cui sono esercitate le attività d’impresa (sono escluse spese per inferriate, infissi e porte di sicurezza.

Le domande di contributo devono essere inviate esclusivamente per via telematica.

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1) fino al 70% (e nel limite di 210.000 euro) del complessivo piano di spesa nel caso la start-up reperisca  risorse da parte di investitori esterni per la realizzazione del business plan;

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