CCIAA Torino: Contributi a fondo perduto per la digitalizzazione delle imprese torinesi

La Camera di Commercio di Torino ha pubblicato il “Bando voucher digitali I4.0 - Anno 2021” con l’obiettivo di:
  • Stimolare la domanda da parte delle imprese del territorio della Camera di commercio di Torino di servizi per il trasferimento di soluzioni tecnologiche e/o realizzare innovazioni tecnologiche e/o implementare modelli di business derivanti dall’applicazione di tecnologie I4.0;
  • Sviluppare la capacità di collaborazione tra MPMI e tra esse e soggetti altamente qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie I4.0, attraverso la realizzazione di progetti mirati all’introduzione di nuovi modelli di business 4.0 e modelli green oriented.

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto 

Possono beneficiare dei contributi previsti dal bando le imprese di tutti i settori che, alla data di presentazione della domanda e fino alla concessione dell’aiuto, presentino i seguenti requisiti:
  • a) Siano Micro o Piccole o Medie imprese; 
  • b) Abbiano sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Torino;
  • c) Siano attive, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese nonché in regola con il pagamento del diritto annuale 

​I voucher sono unitari e concessi direttamente alla singola impresa richiedente, la quale deve tuttavia partecipare ad un progetto aggregato proposto da un unico soggetto proponente che indichi nella “Scheda Progetto” l’elenco delle imprese che saranno coinvolte, oltre a descrivere il progetto e definire il valore dell'intervento per ogni impresa. 

I soggetti proponenti possono essere:
 
  • a) DIH-Digital Innovation Hub ed EDI-Ecosistema Digitale per l'Innovazione, di cui al Piano Nazionale Industria 4.0;
  • b) Competence Center di cui al Piano Nazionale Industria 4.0, centri di ricerca e trasferimento tecnologico, parchi scientifici e tecnologici, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;
  • c) Incubatori certificati di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e incubatori regionali accreditati;
  • d) FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino i requisiti internazionali definiti nella FabLab Charter (http://fab.cba.mit.edu/about/charter/);
  • e) Centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MISE) – (http://www.unioncamere.gov.it/P42A3764C3669S3692/elenco-dei-centri-di-trasferimento-tecnologico-industria-4-0-certificati.htm);
  • f) Start-up innovative di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e PMI innovative di cui all’art. 4 del D.L. 24 gennaio 2015 n. 3, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 marzo 2015, n.33;
  • g) Istituti tecnici Superiori (ITS), come definiti dal DCPM 25 gennaio 2008;
  • h) Reti di impresa, costituite ai sensi del D.L. nr. 5/2009, convertito nella L. 9 aprile 2009 n. 33, e s.m.i., purché dotate di soggettività giuridica ai sensi dell’art. 3 comma 4-quater (ultimo capoverso) del citato D.L. 5/2009 e a condizione che il contratto di rete preveda nel programma comune lo sviluppo di processi innovativi in materia di trasformazione tecnologica e digitale.
Ciascun soggetto proponente può presentare al massimo 7 progetti.

Cosa finanzia il contributo a fondo perduto 

Il bando finanzia, tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto (voucher), progetti indirizzati all’introduzione di una tecnologia dell’Elenco 1 - inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi – ed eventualmente una o più tecnologie dell’Elenco 2, purché propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1.

 
Elenco 1 - utilizzo delle tecnologie di cui agli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232 e s.m.i. inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi e, specificamente:
 
  • a) Robotica avanzata e collaborativa;
  • b) Interfaccia uomo-macchina;
  • c) Manifattura additiva e stampa 3D;
  • d) Prototipazione rapida;
  • e) Internet delle cose e delle macchine;
  • f) Cloud, fog e quantum computing;
  • g) Cyber security e business continuity;
  • h) Big data e analytics;
  • i) Intelligenza artificiale;
  • j) Blockchain;
  • k) Soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  • l) Simulazione e sistemi cyberfisici;
  • m) Integrazione verticale e orizzontale;
  • n) Soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
  • o) Soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);
  • p) Sistemi di e-commerce;
  • q) Sistemi per lo smart working e il telelavoro;
  • r) Soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria da Covid-19; 
  • s) Connettività a Banda Ultralarga. 
 
Elenco 2: 
 
  • a) Sistemi di pagamento mobile e/o via Internet; 
  • b) Sistemi fintech; 
  • c) Sistemi EDI, electronic data interchange; 
  • d) Geolocalizzazione; 
  • e) Tecnologie per l’in-store customer experience; 
  • f) System integration applicata all’automazione dei processi; 
  • g) Tecnologie della Next Production Revolution (NPR); 
  • h) Programmi di digital marketing; 
  • i) Soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica. 

Quali sono le spese ammissibili

 Sono ammissibili a contributo, esclusivamente le seguenti spese: 
  • a) Spese per servizi di consulenza relativi a una o più tecnologie previste dal bando. È comunque obbligatoria l’indicazione di almeno una delle tecnologie previste nell’Elenco 1. I servizi di consulenza possono essere erogati direttamente dal Responsabile tecnico di progetto o tramite soggetto individuato dal Responsabile tecnico stesso;
  • b) Spese per servizi di formazione specialistica complementare alla consulenza, erogata direttamente dal Responsabile tecnico di progetto o tramite soggetto individuato dal Responsabile tecnico. Le spese per formazione sono ammissibili nel limite del 30% del totale della spesa prevista dall’impresa. 
Tutte le spese devono essere sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda fino al 180° giorno successivo alla data della Determinazione di approvazione delle graduatorie delle domande ammesse a contributo.
L’investimento minimo richiesto per ogni impresa partecipante al progetto è di Euro 5.000,00. Non è previsto, invece, un tetto massimo di investimento, che viene lasciato alle stime della singola impresa. 

Misura del contributo a fondo perduto

Il bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto, sotto forma di voucher, del 60% dei costi ammissibili e dell’importo massimo di 10.000 euro.
Alle imprese in possesso, al momento dell’erogazione del contributo, di almeno il punteggio base (una “stelletta”) del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di 250 euro.
 

Quando presentare domanda

Le richieste di voucher devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica dalle ore 9:00 del 19/05/2021 alle ore 17:00 del 16/07/2021
La selezione delle idee progettuali avverrà con procedura valutativa a graduatoria. 
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Il Bando interessa anche le Grandi Imprese su progetti di rilevanza strategica, per rendere più impattanti i risultati innanzitutto rispetto agli obiettivi di sostenibilità ambientale. 

L’agevolazione può coprire fino al 100% dei costi ammissibili dell’investimento.