Regione Emilia Romagna: contributi a fondo perduto innovazione di processo, di prodotto, di servizio e organizzativa

La Regione Emilia Romagna ha pubblicato il Bando per il sostegno degli investimenti produttivi finalizzati all'innovazione delle imprese, finalizzato a sostenere le imprese operanti nei settori manifatturiero e dei servizi alla produzione, che realizzino progetti di investimento volti all'innovazione di processo, di prodotto, di servizio e organizzativa.

Quale contributo prevede il Bando investimenti produttivi della Regione Emilia Romagna?

Il Bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto, nella misura massima del 40% della spesa ammessa e per un importo non superiore a euro 150.000, che sarà calcolato come segue:

  • a) 20% della spesa ammessa per la realizzazione del progetto, elevabile al 25% della spesa ammessa in presenza dei requisiti di premialità;
  • b) fino ad un massimo del 15% della spesa ammessa e solo qualora il richiedente faccia ricorso, per la realizzazione del progetto, ad un mutuo bancario, sarà costituita da un importo corrispondente ai costi per gli interessi, attualizzati alla data di presentazione della domanda, calcolati con riferimento ad un mutuo di importo almeno pari al 50% dell’investimento e di durata di almeno 4 anni e ad un tasso forfettario del 4%.

Qualora l’impresa richiedente non intenda contrarre un mutuo per la realizzazione del progetto, il contributo viene concesso nella sola misura del 20% (elevabile al 25% in caso di premialità) della spesa ammessa e comunque per un importo non superiore a euro 150.000.

Nel caso di più domande presentate dallo stesso soggetto e riferite a unità locali diverse, la somma complessiva dei contributi concedibili sulle domande presentate non potrà comunque superare la soglia massima di contributo di €. 150.000. Pertanto, in tale circostanza specifica, la soglia massima di contributo pari a €.150.000 è riferita al soggetto proponente e non al singolo progetto presentato.

Criteri di premialità:

  • progetti che abbiano una ricaduta positiva effettiva in termini di incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile;
  • qualora l’attività di impresa del richiedente sia caratterizzata, al momento della domanda, dalla rilevanza della presenza femminile e/o giovanile;
  • nel caso in cui gli interventi contenuti nel progetto prevedano il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti;
  • siano in possesso, al momento della domanda, del rating di legalità;
  • nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle sedi operative/unità locali dove si realizza l’intervento, nelle C.D AREE MONTANE;
  • nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle sedi operative/unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree dell’Emilia-Romagna comprese nella carta nazionale degli aiuti di stato a finalità regionale C.D AREE 107.3. C;
  • nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle sedi operative/unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree interne dell’Emilia-Romagna (AREE INTERNE).

Quale tipologia di intervento finanzia il Bando investimenti produttivi della Regione Emilia Romagna?

Il Bando finanzia interventi aventi ad oggetto l’implementazione di tecnologie e sistemi finalizzati l’introduzione di innovazioni di processo, di prodotto, di servizio e organizzative idonee:

  • ad ottimizzare, efficientare e rendere più produttivi e sostenibili i processi aziendali interni;
  • a favorire la crescita e il consolidamento dell’impresa proponente all’interno delle filiere di appartenenza;
  • a favorire il posizionamento dell’impresa proponente in mercati e/o filiere produttive diverse da quelle di appartenenza;
  • a contribuire alla neutralità carbonica e alla lotta al cambiamento climatico;
  • a determinare una ricaduta positiva con riferimento ad uno o più dei 15 ambiti tematici cross – settoriali individuati nella nuova “Strategia di specializzazione intelligente (S3) 2021/2027, con particolare riferimento a quelli concernenti il contrasto al cambiamento climatico in tutte le sue declinazioni, dalla qualità dell’aria, all’economia circolare, alle energie rinnovabili, ai nuovi materiali biocompatibili;
  • dovranno essere avviati a partire dalla data del 1° gennaio 2023 e conclusi entro la data del 31 marzo 2024. Pertanto, tutti i contratti e/o tutte le obbligazioni giuridicamente vincolanti – comprese le accettazioni di preventivi – strettamente funzionali e strumentali alla realizzazione del progetto proposto dovranno essere perfezionati all’interno del periodo sopra indicato;
  • dovranno realizzarsi presso l’unità produttiva/sede operativa dell’impresa richiedente ubicata nel territorio della Regione Emilia-Romagna;
  • non devono ricomprendere attività che sono parte di un’operazione oggetto di delocalizzazione in Emilia-Romagna o che costituiscono trasferimento di una attività produttiva in Emilia-Romagna da uno stato membro dell’Unione o da un’altra Regione italiana.

L’investimento complessivo per la realizzazione degli interventi proposti dovrà avere una dimensione finanziaria non inferiore a € 50.000, I.V.A. esclusa.

Quali spese finanzia il Bando investimenti produttivi della Regione Emilia Romagna?

Il Bando finanzia le seguenti spese:

  • a) acquisto, anche nella forma del leasing, di beni strumentali materiali - quali macchinari, attrezzature e impianti, hardware - e di beni immateriali e intangibili, quali brevetti, marchi, licenze, servizi cloud computing (acquisto di abbonamenti per l’utilizzo di licenze software o per servizi di cloud computing) e know how;
  • b) realizzazione di opere murarie ed edilizie strettamente connesse alla installazione e posa in opera di macchinari, attrezzature, impianti e hardware; tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 10% della spesa di cui alla voce a);
  • c) acquisizioni di servizi di consulenza specializzata per la realizzazione del progetto e per l’ottenimento delle principali certificazioni di processo e di prodotto; tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 10% della somma delle spese di cui alle lettere a) e b);
  • d) costi generali per la definizione e gestione del progetto, compresi costi per la presentazione e gestione del progetto nonché per l’addestramento del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste dall’utilizzo dei beni acquistati. Tale spesa è riconosciuta applicando un tasso forfettario pari al 5% della somma delle voci a), b), c) precedenti.

Le fatture relative ai progetti ammessi a finanziamento per essere considerate ammissibili debbono essere emesse ed effettivamente pagate nel periodo ricompreso tra la data del 1° gennaio 2023 e la data del 2 maggio 2024, ovvero la data di presentazione della rendicontazione delle spese, se precedente, e debbono comunque riferirsi alle attività e agli interventi svolti entro il 31 marzo 2024, salve eventuali proroghe autorizzate.

Chi può richiedere il contributo previsto dal Bando investimenti produttivi della Regione Emilia Romagna?

Possono presentare domanda di contributo le imprese, aventi qualunque forma giuridica, operanti nei settori manifatturiero e dei servizi alla produzione.
Sono escluse tutte le imprese che non operano nei settori sopra indicati e, in particolare, le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli. Non possono accedere al presente bando, infine, le categorie di imprese non rientranti nell’ambito di intervento del FESR.


Devono possedere, al momento della presentazione della domanda di contributo, i seguenti requisiti:

  • devono essere regolarmente costituite, attive ed iscritte nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio;
  • devono avere l’unità locale o la sede operativa nelle quali si realizza il progetto nel territorio della Regione Emilia-Romagna;
  • devono possedere le dimensioni di micro, piccole e medie imprese;
  • non devono essere destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto;
  • non devono trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale in forma diretta o indiretta, per il quale sia già stato adottato il decreto di omologazione previsto dall’art. 112 e ss. del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza), ed ogni altra procedura concorsuale.

Quando è possibile richiedere il contributo previsto dal  Bando investimenti produttivi della Regione Emilia Romagna?

Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione dalle ore 10.00 del giorno 7 febbraio 2023 alle ore 13.00 del giorno 1° marzo 2023.

La procedura di selezione delle domande e valutazione dei progetti sarà di tipo valutativo a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione degli stessi.

 

Per ulteriori informazioni contattaci allo 059/362285 oppure scrivi a info@esclamativa.it 

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Previsto contributo a fondo perduto (voucher) fino ad un massimo di:

  • € 3.500,00 per tutte le singole certificazioni elencate nell’Art. 3 (escluso accreditamento S.O.A.).
  • € 2.500,00 per l'accreditamento S.O.A.
  • € 5.000,00 per gli interventi di “certificazione integrata” finalizzati alla realizzazione contestuale di almeno due dei diversi tipi di certificazione (inclusa S.O.A.).
  • Per la ISO 45001 - Sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori la percentuale di aiuto è pari al 60%.

 

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  • euro 5.000,00 per le Microimprese;
  • euro 10.000,00 per le altre.