Regione Emilia Romagna: Introdotte alcune novità nel bando per le imprese produttive nelle aree montane

La Regione Emilia Romagna ha disposto la proroga dal 16 settembre al 17 settembre 2021 del termine di presentazione del Bando 2021 per la concessione di contributi per il sostegno alle imprese produttive nelle aree montane dell’Emilia-Romagna.

Introdotte inoltre alcune importanti semplificazioni procedurali per le imprese che scelgono come unico intervento l' acquisto di macchinari, impianti e attrezzature.

Il bando sostiene, unitamente agli altri strumenti adottati dalla Regione per le aree montane, lo sviluppo del tessuto produttivo regionale partendo dalle imprese presenti nella montagna Emiliano-Romagnola che, oltre a permettere la tenuta del tessuto produttivo, pongono le basi per garantire una funzione di presidio del territorio, essenziale per una sostenibile tenuta del sistema montagna regionale.

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto 

Possono beneficiare dei contributi previsti dal bando, le imprese di qualsiasi forma giuridica che, al momento della domanda di contributo, presentino i seguenti requisiti di ammissibilità:

  • devono essere regolarmente costituite ed iscritte nel registro delle imprese e/o repertorio delle attività economiche (REA) presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio;
  • il rappresentante legale e i soggetti indicati nell’articolo 85 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 e ss. mm. e ii. non devono essere destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del medesimo decreto;
  • avere la sede o l’unità locale oggetto dell’intervento in uno dei Comuni montani indicati nello specifico allegato al testo del bando;
  • non devono trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale per il quale sia già stato adottato il decreto di omologazione previsto dall’art. 160 e ss. della Legge Fallimentare), ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalla Legge Fallimentare e da altre leggi speciali, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti;

Sono escluse le imprese del settore della pesca e dell'acquacoltura di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio o nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui all'allegato I del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea.

Ai fini delle verifiche amministrative di quanto sopra, verrà accertato che l'impresa non eserciti esclusivamente le attività di cui alla sezione A “Agricoltura, silvicoltura e pesca” della classificazione Ateco in uso come indicate nel certificato di iscrizione al registro delle imprese presso la C.C.I.A.A. di appartenenza.

Le imprese di trasformazione aventi codice Ateco C.10 possono candidare progetti solo se aventi un numero di ULA (Unità Lavorative Aziendali) derivanti dal LUL (Libro Unico del Lavoro) fino a 15 al momento della presentazione della domanda.

Cosa finanzia il contributo a fondo perduto 

Sono finanziabili i progetti realizzati in unità locali ubicate in uno o più dei comuni montani della Regione Emilia-Romagna, specificati nel bando, e prevedere la realizzazione di almeno uno dei seguenti interventi:

  • a) riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento di edifici e strutture, e relative pertinenze, nelle quali il beneficiario svolge, alla data della domanda, l’attività quale sede legale o unità locale dell’impresa;
  • b) acquisto, riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento di edifici e strutture, e relative pertinenze, dismesse nelle quali il beneficiario si impegna a svolgere l’attività quale futura sede legale o unità locale dell’impresa;
  • c) investimenti in macchinari, attrezzature e relativi impianti candidati da un’impresa che alla data della domanda svolge, o si impegna a svolgere, l’attività.

Sono considerati prioritari, ai fini dell’ottenimento dei punteggi per la premialità:

  • a) nell’ambito degli interventi di cui alla lettera a) i progetti di riconversione produttiva, da parte di imprese che prevedano un impatto occupazionale aggiuntivo uguale o superiore al 10% di quello risultante alla data della delibera di approvazione del presente bando (a partire da una unità per le imprese con un numero di dipendenti inferiore a 10), da raggiungere entro la data di presentazione della rendicontazione delle spese;
  • b) nell’ambito degli interventi di cui alla lettera b) i progetti che prevedano l’impiego di almeno il 50% dei nuovi dipendenti previsti a tempo pieno e indeterminato;
  • c) nell’ambito degli interventi di cui alla lettera c) i progetti per i quali si preveda l’assunzione di almeno 1 dipendente a tempo pieno e indeterminato per le imprese con un numero di dipendenti a tempo pieno e indeterminato superiore a cinque e di una persona ogni ulteriori dieci unità lavorative;
  • d) progetti presentati da imprese localizzate nei comuni montani con una popolazione fino a 5.000 abitanti (Allegato E, tabella a);
  • e) progetti presentati da imprese localizzate nei comuni montani classificati in alta, media e bassa montagna in funzione della quota altimetrica media calcolata sulla base dell’estrazione delle altitudini del modello digitale del terreno (DEM - Digital Elevation Model ISPRA 20*20 - ISTAT) (Allegato E, tabella b);
  • f) progetti presentati da imprese localizzate nei comuni montani classificati sulla base del livello di potenziale fragilità demografica, sociale ed economica (Ufficio statistica della Regione Emilia-Romagna) (Allegato E, tabella c).

Il calcolo dell’impatto occupazionale viene valutato confrontando lo stato dell’impresa alla data della delibera di approvazione del bando rispetto allo stato dell’impresa alla data di rendicontazione delle spese sulla base del LUL (Libro Unico del Lavoro) per le sole ULA (Unità Lavorative Aziendali).

Non partecipa al raggiungimento dell'incremento occupazionale il trasferimento dei dipendenti tra imprese che sono tra loro collegate o controllate ai sensi dell’art. 2359 del Codice civile.

Si specifica che, in caso di gruppo, non è considerato ammissibile il trasferimento delle risorse umane tra sedi localizzate in Emilia-Romagna.

Per riconversione produttiva si intende:

  • L’ampliamento di uno stabilimento esistente o la sua ristrutturazione funzionale al miglioramento produttivo;
  • La diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante la realizzazione di prodotti nuovi o aggiuntivi al processo produttivo in essere al momento della data della delibera di approvazione del bando;
  • La trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento in possesso del richiedente.
  • I progetti ammessi a finanziamento dovranno essere avviati entro 6 mesi dalla data di approvazione della graduatoria di concessione dei contributi e conclusi entro il 31/03/2024, pena la decadenza del contributo concesso.

Quali sono le spese ammissibili

Sono ammissibili gli investimenti in:
 
  • 1. attivi materiali (terreni, immobili e impianti, macchinari e attrezzature) e/o immateriali (diritti di brevetto, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale);
  • 2. opere di ristrutturazione edilizia ed impiantistica. Le opere di edilizia e di impiantistica sono ammissibili al costo previsto dal computo metrico, al netto delle decurtazioni operate in sede di valutazione del progetto.
Sono inoltre ammissibili, nel limite del 10% dei costi totali candidati di cui ai precedenti punti 1 e 2, i costi di progettazione degli interventi edilizi e di impiantistica. I costi di progettazione saranno riconosciuti in base ai tariffari professionali degli Ordini di appartenenza vigenti nel 2016.

La spesa minima candidata a contributo non deve essere inferiore a € 25.000,00.
 

Misura del contributo a fondo perduto 

Il bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto nella misura pari al 70% delle spese ammissibili.
Il contributo complessivo concedibile non potrà comunque superare l’importo massimo di € 150.000,00.

La domanda di contributo dovrà essere compilata ed inviata alla Regione esclusivamente tramite PEC entro le ore 13.00 del 17 settembre 2021.
La procedura di selezione delle domande e valutazione dei progetti sarà di tipo valutativo.

Per richiedere informazioni compila il form che trovi in basso oppure alla tua sinistra! 

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Previsto contributo a fondo perduto (voucher) fino ad un massimo di:

  • € 3.500,00 per tutte le singole certificazioni elencate nell’Art. 3 (escluso accreditamento S.O.A.).
  • € 2.500,00 per l'accreditamento S.O.A.
  • € 5.000,00 per gli interventi di “certificazione integrata” finalizzati alla realizzazione contestuale di almeno due dei diversi tipi di certificazione (inclusa S.O.A.).
  • Per la ISO 45001 - Sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori la percentuale di aiuto è pari al 60%.

 

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Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di voucher (fondo perduto) e avranno un importo unitario massimo di:

  • euro 5.000,00 per le Microimprese;
  • euro 10.000,00 per le altre.