La misura sostiene la transizione digitale nelle imprese, con particolare riferimento all’esigenza delle PMI di effettuare investimenti di dimensione limitata, che non possono essere agevolati tramite altre misure del PR FESR dedicate ad interventi di più ampia portata.
L’agevolazione prevista consiste in un contributo a fondo perduto (voucher) concesso a copertura di una quota delle spese ammissibili sostenute variabile in base alle dimensioni dell’impresa come segue:
Le percentuali di cui sopra potranno essere aumentate in relazione al possesso delle seguenti premialità soggettive:
L’importo massimo del contributo è fissato in € 25.000 euro.
Il voucher finanzia progetti riferiti agli ambiti tecnologici di innovazione digitale di cui agli elenchi riportati di seguito.
ELENCO 1: utilizzo delle seguenti tecnologie, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi e, specificamente:
ELENCO 2: utilizzo di altre tecnologie digitali (solo se propedeutiche, complementari e direttamente collegate a quelle previste al precedente Elenco 1):
La dimensione minima dei progetti di investimento candidati dovrà rispettare i seguenti valori:
Sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di spesa, purché funzionali al progetto di digitalizzazione:
La somma delle spese di cui alle lett. b) e c) non può superare il 30% del totale delle spese ammissibili del progetto di investimento.
Non sono considerate ammissibili le spese sostenute anteriormente alla presentazione della domanda.
Possono beneficiare dei contributi previsti dal voucher le PMI che non abbiamo in essere forniture con Unioncamere Piemonte.
I soggetti ammissibili possono presentare istanze di contributo sia in forma singola, sia in forma collaborativa su base progettuale con altre imprese e con il supporto di soggetti aggregatori.
Le domande di contributo dovrannno essere inviate, in modalità telematica, dal 24 ottobre 2023 al 20 febbraio 2023, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse economiche messe a disposizione.
La valutazione delle domande avverrà in ordine cronologico.
La Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura dell’Emilia intende promuovere la crescita del livello di internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese del territorio attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto diretti a supportare lo sviluppo dei canali commerciali all’estero e la crescita delle competenze per la gestione dei processi di internazionalizzazione.
Il contributo a fondo perduto è pari al 50% delle spese sostenute, documentate e ammissibili, fino ad un importo massimo determinato in relazione alla tipologia di intervento, nella misura precisata come segue e fino al raggiungimento dell’importo massimo complessivo di € 12.000,00.
a) Partecipazione a fiere:
b) Percorsi di affiancamento e formazione: TEM, DEM, EXIM Manager: importo massimo contributo equivalente € 10.000,00.
La Camera di Commercio di Padova lancia un nuovo bando per promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale tra le micro, piccole e medie imprese, offrendo supporto finanziario alle iniziative di digitalizzazione. In particolare la Camera di commercio intende supportare la realizzazione di azioni volte a favorire l’innovazione e lo sviluppo tecnologico delle imprese, migliorare l’accesso alle nuove tecnologie e la loro qualità, per accrescere le competenze del territorio e generare innovazione e sviluppo, nonché, incentivare l’avvio da parte delle imprese di percorsi per favorire la transizione ecologica attraverso interventi di efficienza energetica.
Le aziende possono beneficiare di contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, con un contributo massimo di 5.000 euro e un minimo di 1.500 euro.
Nuovo sportello per la presentazione di domande a valere sullo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo, dedicato allo sviluppo della filiera nazionale dei semiconduttori.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio contesto di politica industriale che vede l’Unione europea impegnata a rafforzare la catena del valore continentale dei semiconduttori nel medio-lungo periodo, al fine di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la resilienza del settore (“Regolamento sui chip” o Chips Act).
Le agevolazioni assumono la forma del contributo in conto impianti, del finanziamento agevolato, del contributo in conto interessi e del contributo diretto alla spesa (per i progetti di ricerca e sviluppo).