Simest ha comunicato che sono ancora "ampiamente disponibili" risorse per i nuovi strumenti del Fondo 394 finanziati dall’Unione Europea - PNRR - NextGenerationEU, che si pone l'obiettivo di sostenere l'internazionalizzazione delle imprese attraverso tre nuove linee di finanziamento:
Quale tipologia di agevolazione prevede il nuovo Fondo 394 di Simest?
Previsto un finanziamento a tasso agevolato (0,555% annuo) unitamente ad un contributo a fondo perduto fino al 25% del finanziamento concesso, senza necessità di presentare garanzie.
Per le pmi che abbiano almeno una sede operativa nel sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) la quota a fondo perduto sale invece fino al 40%.
Quali sono le altre principali novità del nuovo Fondo 394 di Simest?
Potranno beneficiare dei finanziamenti previsti dal nuovo Fondo 394 di Simest soltanto le piccole e medie imprese (pmi), ciascuna delle quali potrà presentare una sola domanda di finanziamento.
Confermata la data del 28 ottobre 2021 quale termine di presentazione delle domande di finanziamento che potranno però essere pre-caricate dal 21 ottobre 2021.
Quali sono più nel dettaglio le caratteristiche dei nuovi finanziamenti Simest?
1) Transizione digitale ed ecologica delle PMI con vocazione internazionale.
È possibile finanziare, per la transizione digitale:
È possibile finanziare, per la transizione ecologica e l'internazionalizzazione:
Possono presentare richiesta di contributo le PMI con sede legale in Italia che, al momento della domanda, abbiano la forma di società di capitali da almeno due esercizi e che:
• abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi (si considera completo un esercizio di 12 mesi interi, indipendentemente dalla data di costituzione o di inizio attività della società stessa). I bilanci devono riguardare lo stesso soggetto richiedente (identificato dal codice fiscale);
• abbiano un fatturato estero la cui media degli ultimi due esercizi sia almeno il 20% del fatturato aziendale totale, OPPURE pari ad almeno il 10% del fatturato aziendale dell’ultimo bilancio depositato.
2) Partecipazione delle PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema.
E' possibile finanziare spese digitali connesse alla partecipazione alla fiera/mostra che dovranno rappresentare almeno il 30% delle spese ammissibili finanziate:
Altre spese che dovranno rappresentare non più del 70% delle spese ammissibili finanziate:
Nel caso in cui l’evento internazionale riguardi tematiche ecologiche o digitali, il vincolo del 30% minimo di cui sopra non si applica.
Possono presentare richiesta di contributo le PMI con sede legale in Italia che:
oppure
3) Sviluppo del commercio elettronico delle pmi nei paesi esteri (e-commerce).
Finanziamento agevolato per:
oppure
oppure
per commercializzare in paesi esteri beni/servizi prodotti in Italia o con marchio italiano.
L'importo massimo del finanziamento varia in base alla tipologia di intervento prescelta.
Per la realizzazione di una piattaforma propria o per il suo miglioramento, l'importo massimo finanziale è il minore tra euro 300 mila e il 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati del Richiedente.
Per l'accesso ad una piattaforma di terzi l'importo massimo finanziale è il minore tra euro 200 mila e il 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati del Richiedente.
L'importo minimo del progetto è pari a euro 10 mila.
L’esposizione complessiva dell'impresa richiedente verso il Fondo 394/81 non potrà in ogni caso essere superiore al 50% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.
Sono finanziabili le seguenti spese:
a) Creazione e sviluppo di una Piattaforma propria oppure dell’utilizzo di un market place:
b) Investimenti per la Piattaforma propria oppure per il market place:
c) Spese promozionali e formazione relative al progetto:
Possono presentare richiesta di cotntributo le PMI con sede legale in Italia che, al momento della domanda,
oppure
La Camera di Commercio di Padova lancia un nuovo bando per promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale tra le micro, piccole e medie imprese, offrendo supporto finanziario alle iniziative di digitalizzazione. In particolare la Camera di commercio intende supportare la realizzazione di azioni volte a favorire l’innovazione e lo sviluppo tecnologico delle imprese, migliorare l’accesso alle nuove tecnologie e la loro qualità, per accrescere le competenze del territorio e generare innovazione e sviluppo, nonché, incentivare l’avvio da parte delle imprese di percorsi per favorire la transizione ecologica attraverso interventi di efficienza energetica.
Le aziende possono beneficiare di contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, con un contributo massimo di 5.000 euro e un minimo di 1.500 euro.
La Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura dell’Emilia intende promuovere la crescita del livello di internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese del territorio attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto diretti a supportare lo sviluppo dei canali commerciali all’estero e la crescita delle competenze per la gestione dei processi di internazionalizzazione.
Il contributo a fondo perduto è pari al 50% delle spese sostenute, documentate e ammissibili, fino ad un importo massimo determinato in relazione alla tipologia di intervento, nella misura precisata come segue e fino al raggiungimento dell’importo massimo complessivo di € 12.000,00.
a) Partecipazione a fiere:
b) Percorsi di affiancamento e formazione: TEM, DEM, EXIM Manager: importo massimo contributo equivalente € 10.000,00.
Nuovo sportello per la presentazione di domande a valere sullo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo, dedicato allo sviluppo della filiera nazionale dei semiconduttori.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio contesto di politica industriale che vede l’Unione europea impegnata a rafforzare la catena del valore continentale dei semiconduttori nel medio-lungo periodo, al fine di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la resilienza del settore (“Regolamento sui chip” o Chips Act).
Le agevolazioni assumono la forma del contributo in conto impianti, del finanziamento agevolato, del contributo in conto interessi e del contributo diretto alla spesa (per i progetti di ricerca e sviluppo).