Sostegno alle start-up innovative: da febbraio 2015 la presentazione delle domande

Al fine di promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, con decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 264 del 13 novembre 2014, è stato riordinato il regime di aiuto denominato Smart&Start (di cui ai decreti ministeriali 6 marzo 2013 e 30 ottobre 2013), che è ora finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo delle start-up innovative (come definite dall’art. 25, comma 2, del decreto-legge n. 179/2012 e iscritte nell’apposita sezione del Registro delle imprese) ed è applicabile sull’intero territorio nazionale.
Il nuovo intervento prevede l’agevolazione di programmi d’investimento e costi d’esercizio realizzati e sostenuti nell’ambito di piani d’impresa:
a) caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o
b) mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell'economia digitale, e/o
c) finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
Le agevolazioni sono destinate alle start-up innovative:
iscritte  nella sezione speciale del registro delle imprese
costituite da non più di 4 anni o alle persone fisiche che vorranno avviare una start-up innovativa.
I progetti potranno avere ad oggetto la realizzazione dei programmi di investimento per un impeto complessivo di spese e/o costi ammissibili non superiore a 1,5 milioni di euro e non inferiore a 100000 mila euro. I finanziamenti agevolati avranno una durata massima di 8 anni e sono regolati a tasso zero.
Le agevolazioni potranno arrivare fino al 70% dell'investimento totale. La percentuale massima di finanziamento potrà salite all'80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani  sotto i 35 ani, oppure se al suo interno c'è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all'estero. Per le sole imprese costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, anche da servizi di tutoraggio tecnico-gestionale. 
 
Nell'ambito dei piani di impresa saranno ammissibili i programmi di investimento aventi ad oggetto l'acquisizione di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, funzionali alla realizzazione del progetto, hardware e software funzionali al progetto, brevetti e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa e progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di investimento.
 
I programmi di investimento dovranno essere avviati dopo la presentazione della della domanda e dovranno essere realizzati entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento. 
 
Soggetto gestore dell’intervento è Invitalia S.p.a., alla quale sono pertanto affidati gli adempimenti tecnici e amministrativi riguardanti l’istruttoria delle domande, la concessione e l’erogazione delle agevolazioni e l’effettuazione di monitoraggi, ispezioni e controlli.
 
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L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto in regime di esenzione:

1) fino al 70% (e nel limite di 210.000 euro) del complessivo piano di spesa nel caso la start-up reperisca  risorse da parte di investitori esterni per la realizzazione del business plan;

2) fino al 50% (e nel limite di 150.000 euro) del complessivo piano di spesa nel caso in cui il business plan sia esclusivamente finanziato da risorse già nelle disponibilità della start-up. 

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