Regione Piemonte: Bando SWIch

Il Bando intende supportare le attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione delle imprese/dell’ecosistema della ricerca piemontese e la transizione dei relativi risultati alle fasi di avvio industriale e/o commerciale.
Al fine di favorire la continuità del sostegno ai programmi di R&S ed una maggiore efficacia nella programmazione dei suddetti programmi da parte delle imprese, il Bando prevede programmaticamente l’attivazione di sportelli a cadenza annuale con dotazione finanziaria riservata. Il presente Bando costituisce il primo sportello, con una dotazione di € 80.000.000 ed è articolato in due Linee di intervento:

  • Linea 1 – Supporto alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale (“R&D challenges”).: individua come target prioritario l’effettivo livello di innovatività e la qualità tecnico-scientifica del know how/delle tecnologie/delle soluzioni sviluppate. 
  • Linea 2 - Supporto alle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione in fase avanzata configuranti un piano definito di valorizzazione industriale/commerciale dei risultati (“P&M challenges”). La Linea 2 individua come target prioritario la fattibilità tecnico- economica dell’implementazione a livello industrialeil market fit e la configurabilità di una credibile e sostenibile opportunità di business (market viability).

Di seguito l’elenco delle categorie progettuali relative alla Linea 1 ed alla Linea 2:
1.a - Small-mid challenges;
1.b - Big challenges;
2.a - P&M challenges in forma collaborativa;
2.b - P&M challenges in forma singola.

Quale contributo prevede il Bando SWIch?

L’agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto, con intensità variabile in funzione della tipologia di beneficiario e di attività esposta sulle diverse Linee di intervento/categorie progettuali ammissibili e in base ai diversi articoli del Regolamento (UE) 651/2014 assunti come regime di aiuto, i cui dettagli sono riportati di seguito:

Intensità di agevolazione per attività a valere sull' art. 25 del Reg. (UE) 651/2014 - "Aiuti per progetti di ricerca e sviluppo":
  •  Micro-piccole imprese:

intensita' base: 25%;

➢ maggiorazione dimensione: 20%;

➢ maggiorazione collaborazione: 15%;

➢ contributo massimo: 60%.

  •  Medie imprese:

intensita' base: 25%;

➢ maggiorazione dimensione: 10%;

➢ maggiorazione collaborazione: 15%;

 contributo massimo: 50%.

  •  GI (comprese le mid caps) con partecipazione solo in forma collaborativa:

 intensita' base: 25%;

➢ maggiorazione collaborazione: 15%;

 contributo massimo: 40%.

  • Small-mid caps con partecipazione in forma singola o collaborativa

 intensita' base: 25%;

➢ maggiorazione collaborazione: 15%;

 contributo massimo: 40%.

  •  OdR (partecipazione solo in collaborazione con imprese):

 intensita' contributo: 60%.

  • Per le Startup innovative e gli end user (imprese, ASL, associazioni, etc.) l'intensità di aiuto sarà stabilita in base alla dimensione di impresa riconosciuta in sede di istruttoria.
2 Intensità di agevolazione per attività a valere sull'art. 28 del Reg. (UE) 651/2014 - "Aiuti all'innovazione a favore delle PMI": 
  • Micro imprese e Piccole e Medie Imprese = intensità del 50%
3 Intensità di agevolazione per attività a valere sull'art. 29 del Reg. (UE) 651/2014 - "Aiuti per l'innovazione dei processi e dell'organizzazione":
  • Micro imprese e Piccole e Medie Imprese = intensità del 50%;
  • Grandi Imprese= intensità del 15%.

Inoltre, la somma delle agevolazioni non potrà comunque superare i seguenti limiti massimi:

  • 1.000.000 € per la categoria progettuale 1.a Small-mid challenges;
  • 5.000.000 € per la categoria progettuale 1.b Big challenges;
  • 3.000.000 € per la categoria progettuale 2.a P&M Challenges in collaborazione;
  • 2.000.000 € per la categoria progettuale 2.b P&M Challenges in forma singola.

Quali interventi agevola il Bando SWIch?

Il Bando intende supportare le seguenti Linee di Intervento e annesse categorie progettuali:


➢ La Linea di Intervento 1Supporto alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale (“R&D challenges”), sostiene le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in un ampio range di TRL, tagli di investimento e forme partecipative, a prescindere dall’effettiva prossimità al mercato e/o dal grado di definizione del piano di valorizzazione dei risultati a valle (ovvero anche in presenza di incognite ancora rilevanti in termini di raggiungimento del mercato). Sulla Linea 1 risultano in particolare ammissibili le due seguenti categorie di proposte progettuali:

  • Categoria progettuale 1.a - “Small-mid challenges”, all’interno della quale rientrano progetti:

presentati da imprese in forma singola o collaborativa e da eventuali organismi di ricerca ed end user (questi ultimi entrambi solo in forma collaborativa) nell’ambito di partenariati numericamente circoscritti, tra 2 e 5 partner;

- con un taglio di investimento medio-basso in corrispondenza di sfide od obiettivi/complessità circoscritti, maggiore di € 500.000 nel caso di progettualità in collaborazione, o maggiore di € 300.000 nel caso di progettI presentati in forma singola. Per tale categoria progettuale il contributo massimo concedibile per progetto non potrà superare € 1.0000.000;

- di minore o maggiore prossimità al mercato;

- con una durata fino a 24 mesi dalla data di concessione, coerentemente alla portata delle sfide/degli obiettivi.

  •  Categoria progettuale 1.b - “Big-challenges strategiche”, all’interno della quale rientrano progetti:

- presentati da imprese ed eventuali organismi di ricerca ed end user esclusivamente in forma collaborativa nell’ambito di partenariati estesi, comunque non superiore a 10 partner;

- con un taglio di investimento medio-alto in corrispondenza di sfide od obiettivi di complessità elevata/di respiro strategico e con potenziali ricadute rilevanti per il territorio, di importo maggiore di € 1.500.000. Per tale categoria progettuale il contributo massimo concedibile per progetto non potrà superare € 5.0000.000;

- di minore o maggiore prossimità al mercato;

- con una durata fino a 30 mesi dalla data di concessione, in corrispondenza delle sfide più ampie e complesse alla base della proposta.

Per la valutazione dei progetti presentati a valere sulla Linea di Intervento 1, categorie progettuali 1.a e 1.b verrà assegnato un peso maggioritario alla qualità tecnico-scientifica e all’effettivo livello di innovatività delle soluzioni proposte.


La Linea di Intervento 2 - Supporto alle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione in fase avanzata configuranti un piano definito di valorizzazione industriale/commerciale dei risultati (“Production & Market challenges” – “P&M challenges”): sostiene le attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione esclusivamente in presenza e sulla base delle caratteristiche del successivo piano di valorizzazione dei risultati a valle.

Sono al riguardo ammissibili le sole proposte in possesso di un solido e documentato presupposto di R&S e in grado di evidenziare con chiarezza il progetto industriale/di business a valle, nell’ambito della messa a terra di alleanze strategico-industriali con le imprese partner del progetto, oppure in forma singola.

Risultano in particolare coerenti con il target della Linea 2 i progetti focalizzati sulla valutazione/accelerazione della fase implementativa, sul conseguimento del market fit e sulla valorizzazione economica di una tecnologia, di un prodotto, di un processo o di un servizio nuovi o significativamente migliorati, ovvero: sulle attività propedeutiche/funzionali a ultimare la fase di R&D, verificare le effettive condizioni possibili/ottimali di produzione, realizzare un MVP40 (Minimum Viable Product), effettuare PoC41/test con gli utilizzatori finali giungere il più rapidamente possibile alla messa in produzione/al lancio sul mercato.

La misura supporta quindi in via prioritaria le attività relative al conseguimento della industrial e/o market viability, in particolare di:

attività di sviluppo sperimentale e dimostrazione ad uno stadio avanzato;

ingegnerizzazione di tecnologie/soluzioni/prodotti/processi nuovi (o significativamente migliorati) e industrializzazione dei risultati delle attività di ricerca e sviluppo, da intendersi come “la fase intermedia tra il progetto di un manufatto e la sua produzione”, durante la quale vengono apportate piccole correzioni al progetto iniziale per tenere conto dei vincoli e delle caratteristiche del processo produttivo e risparmiare tempi e costi legati alla realizzazione di un nuovo prodotto o servizio;

verifica delle performance dei risultati della ricerca e sviluppo mediante test, prove, linee pilota, attività di validazione, PoC con i potenziali utilizzatori finali, etc. prima della standardizzazione/dell’immissione sul mercato;

valorizzazione economica dell’innovazione, finalizzata ad esempio all’ottimizzazione dei costi di produzione e trasporto del nuovo prodotto, al miglioramento degli aspetti organizzativi e della logistica, alla riduzione del time to market43, all’individuazione dei servizi aggiuntivi da offrire al consumatore finale, etc.

  • Categoria progettuale 2.a - “Supporto alle attività avanzate di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ingegnerizzazione/industrializzazione, validazione e valorizzazione economica dell’innovazione, funzionali alla costruzione e/o al rafforzamento di filiere”, all’interno della quale rientrano progetti:

- caratterizzati da sfide tecnologiche e di innovazione sia specifiche/circoscritte, sia di maggior complessità/respiro strategico;

- con un ammontare dell’investimento superiore a € 500.000 nel caso di raggruppamenti di sole PMI e superiore a € 1.000.000 nel caso di raggruppamenti che coinvolgano Grandi ImpresePer tale categoria progettuale il contributo massimo concedibile per progetto non potrà superare €3.000.000.

- presentati, esclusivamente in forma collaborativa, da imprese ed eventuali organismi di ricerca (con riferimento al profilo istituzionale o economico) ed end user, nell’ambito di partenariati non superiori a 10 partner;

- relativi a tecnologie/soluzioni/prodotti/processi/servizi che in ingresso abbiano già conseguito un TRL almeno pari a 5 e che producano documentata evidenza circa l’effettivo possesso di un solido presupposto di R&S o risultato di ricerca qualificata già almeno parzialmente acquisita in grado di dimostrare la già acquisita validazione dei fondamentali della soluzione o della tecnologia (es. dimostratore tecnologico, prototipo, software, brevetto che costituisce il presupposto di ricerca qualificata da cui discende il progetto, licenze, commesse a centri di ricerca, pubblicazioni scientifiche, titoli e/o qualifiche idonei a configurare gli output come risultati del “sistema della ricerca”, progetti precedentemente sviluppati nell’ambito di altri programmi di intervento regionali, nazionali o comunitari, etc.) che si intende sviluppare partecipando al Bando e alla specifica categoria progettuale;

- con un piano di valorizzazione a valle definito e che preveda uno sfruttamento e una valorizzazione dei risultati che coinvolga tutti i partner del progetto;

- con una durata fino a 30 mesi dalla data di concessione.

  • Categoria progettuale 2.b - “Supporto alle attività avanzate di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ingegnerizzazione/industrializzazione, validazione e valorizzazione economica dell’innovazione funzionali a un piano di valorizzazione dei risultati” in forma singola, all’interno della quale rientrano progetti:

- con un taglio di investimento a partire da € 300.000.
Per tale categoria progettuale il contributo massimo concedibile per progetto non potrà superare € 2.000.000;

- presentati da una singola PMI, con l'eventuale collaborazione degli organismi di ricerca esclusivamente nella veste di profilo istituzionale;

- relativi a tecnologie/soluzioni/prodotti/processi/servizi che in ingresso abbiano già conseguito un TRL documentabile almeno pari a 5 e che producano documentata evidenza circa l’effettivo possesso di un solido presupposto di R&S o risultato di ricerca qualificata già almeno parzialmente acquisito;

- con una durata fino a 24 mesi dalla data di concessione.

L’inquadramento dei progetti da parte dei proponenti nell’ambito della Linea 2 deve pertanto essere guidato dalle caratteristiche del progetto industriale/di business a valle:

  • la categoria progettuale 2.a è infatti rivolta a supportare la costruzione di nuove filiere/catene del valore/supply chain o il rafforzamento di quelle esistenti, nell’ambito di proposte configuranti a valle un progetto di valorizzazione dei risultati della ricerca che coinvolga tutti i partner del progetto (ad esempio attraverso accordi - di natura strategica, tecnologica, industriale o commerciale - in forma stabile/continuativa su un determinato orizzonte temporale). Le proposte progettuali dovranno in tal senso già configurare chiaramente il ruolo che ciascun partner rivestirà a valle nell’ambito della filiera/catena del valore individuata;
  • la categoria progettuale 2.b è invece rivolta a supportare la realizzazione di un piano individuale di concretizzazione industriale/commerciale dei risultati (es. sviluppo di un nuovo prodotto da parte di un’impresa).

I progetti presentati a valere sulla Linea 2, categorie progettuali 2.a e 2.b, devono quindi discendere da risultati di ricerca già almeno parzialmente acquisiti ed essere articolati nella forma di business plan, secondo lo schema del Piano di sviluppo. La relativa valutazione prevede pertanto l’attribuzione di un peso maggioritario alla effettiva implementabilità dei risultati della ricerca e sviluppo, all’esistenza/difendibilità di un vantaggio competitivo e all’effettiva capacità di raggiungere il mercato configurando una concreta e sostenibile opportunità di business.

Quali spese agevola il Bando SWIch?

Con riferimento ad entrambe le Linee sono ammissibili le seguenti spese:

  • spese di personale;
  • apporti in natura sotto forma di prestazione volontaria di lavoro non retribuito;
  • spese per l’utilizzo di strumentazioni e attrezzature;
  • servizi di consulenza ed altri servizi;
  • spese per materiali, forniture e prodotti analoghi;
  • costi indiretti finanziati a tasso forfettario;
  • spese per comunicazione e disseminazione dei risultati;
  • spese per la realizzazione di prototipo.

​Applicabili alla sola Linea di Intervento 2, sono ammissibili i seguenti costi:

  • spese per diritti di proprieta’ intellettuale;
  • servizi di consulenza in materia di innovazione e servizi di sostegno all’innovazione.

Non sono ammissibili spese per:

  • interventi la cui realizzazione è obbligatoria ai sensi della normativa vigente;
  • consulenza per la presentazione della domanda di agevolazione;
  • spese di manutenzione ordinaria;
  • acquisto di beni usati;
  • servizi finalizzati al conseguimento di requisiti e/o certificazioni obbligatori.

Chi può beneficiare del contributo previsto dal Bando SWIch?

In funzione delle due differenti linee di intervento e annesse categorie progettuali sono beneficiari ammissibili:

  • le micro imprese e le PMI anche innovative, con sede operativa/produttiva in Piemonte (per tutte le categorie progettuali delle due Linee) ;
  • le startup innovative con sede operativa/produttiva in Piemonte (per tutte le categorie progettuali delle due Linee ad esclusione della categoria 2.b)
  • le GI e mid caps con sede operativa/produttiva in Piemontesolo in collaborazione con PMI. Le sole small-mid caps possono partecipare anche in forma singola sulla categoria 1.a, le GI, le mid caps e le small-mid caps non possono partecipare alla Linea di intervento 2.b);
  • gli organismi di ricerca (d’ora in poi anche OdR) piemontesi, esclusivamente in collaborazione con le imprese su entrambe le Linee. Tali organismi potranno in ogni caso concorrere in qualità di fornitori di servizi alle imprese su tutte le linee e le relative categorie di progetti ammissibili.
  • gli end user (pubblici, o privati senza scopo di lucro) piemontesi, solo in forma collaborativa . Tali soggetti potranno in ogni caso concorrere in qualità di fornitori di servizi alle imprese su tutte le linee e le relative categorie di progetti ammissibili;
  • le imprese/organismi di ricerca/end user non aventi sede operativa/produttiva in Piemonte.
  • imprese agricole e industrie di trasformazione appartenenti al Settore della produzione primaria dei prodotti agricoli a condizione che la loro partecipazione al progetto contribuisca allo sviluppo di risultati/prodotti di natura industriale, non ricompresi tra quelli elencati nell’Allegato I del TCE2 oggetto della politica agricola comune. Il requisito non si applica ai soggetti di natura pubblica.

Quali sono i requisiti che devono essere rispettati dai beneficiari? 

  • I soggetti richiedenti devono essere iscritti al registro delle imprese della Camera di  Commercio e possedere almeno 1 bilancio chiuso ed approvato (tale requisito può non applicarsi alle categorie di beneficiario end user e OdR):. Nel caso in cui l’impresa richiedente derivi da un’operazione societaria (es. fusione, scissione, conferimento di ramo d’azienda, ecc.) la verifica potrà considerare la situazione ante variazione, nella misura in cui le informazioni fornite siano riconducibili alle attività oggetto di operazione societaria.
  • Con specifico riferimento alle start up innovative, queste devono risultare già formalmente iscritte nell’apposita Sezione Speciale del Registro Imprese presso una Camera di Commercio. Qualora la procedura di iscrizione risulti ancora in corso, la start up può comunque presentare domanda purché dimostri di aver già attivato la relativa procedura di iscrizione e ne confermi successivamente il buon esito.
  • Codice ATECO: i soggetti richiedenti dovranno possedere un ATECO primario per la sede destinataria dell’attività di ricerca e sviluppo indicata in domanda. Qualora non sia presente l’ATECO primario, il controllo verrà svolto sull’ATECO prevalente per quella stessa sede.
  • Caratteristiche della sede di realizzazione del progetto:
  1. La sede o l’unità locale ove verranno svolte le attività di R&S deve essere sita e operativa in Piemonte e provvista di carattere attivo e produttivo. Risultano escluse le sedi o unità locali collocate in spazi di co-working o simili, fatti salvi i casi in cui il beneficiario possa dimostrare i requisiti di stabilità, rilevanza e continuità delle attività ivi svolte.
  2. Può richiedere l’agevolazione anche il soggetto che si impegni ad attivare la sede sul territorio piemontese preliminarmente alla data della prima erogazione del contributo spettante.
  3. potranno altresì beneficiare delle agevolazioni previste dal Bando le attività svolte da soggetti al di fuori del territorio piemontese – in ogni caso situati all’interno dell’Unione Europea – . Tali soggetti non saranno obbligati ad insediarsi in Piemonte e sono ammissibili nel limite massimo del 15% riferito alla quota di investimento cumulativa, rispetto al costo totale di progetto a condizione che la loro partecipazione sia essenziale per la buona riuscita del progetto in relazione alle particolari competenze e know how non altrimenti reperibili.
  • Trasparenza della proprietà societaria;
  • Collaborazione effettiva: i progetti possono essere presentati in forma singola o in raggruppamentoIn quest’ultimo caso per collaborazione effettiva si intende un progetto congiunto che rispetti le seguenti condizioni:

✓ nessuna impresa può sostenere da sola più del 70% dei costi ammissibili del progetto;

✓ gli eventuali OdR con profilo istituzionale sostengono almeno il 10% dei costi ammissibili del progetto;

✓ la partecipazione della componente PMI deve risultare pari almeno al 30% del costo complessivo ammissibile della proposta progettuale calcolato sulla quota ammessa dei partner industriali.

Si precisa che la collaborazione non potrà essere riconosciuta se la partnership è composta unicamente da aziende appartenenti allo stesso gruppo.

  • Forme di collaborazione previste: in caso di progetti proposti congiuntamente i raggruppamenti/aggregazioni di soggetti dovranno:

 presentare impegno formale a costituirsi, contestualmente alla presentazione della domanda;

 essere costituiti avvalendosi di una delle forme contrattuali di collaborazione giuridicamente riconosciute.

  • Indipendenza: ai fini del soddisfacimento del requisito di ammissibilità dato dalla collaborazione con una PMI, nonché dell’ottenimento della maggiorazione prevista per i progetti realizzati in collaborazione, i partner che compongono il raggruppamento devono essere indipendenti.
  • Numero domande: ciascun soggetto proponente non può presentare più di 2 domande di agevolazione su ciascuno sportello del presente Bando, sia a titolo di singolo proponente che di partner o capofila, indipendentemente dalla Linea di Intervento o categoria progettuale, fatta eccezione per gli OdR con profilo istituzionale.
  • Capofila: nel caso di progetti in raggruppamento, potrà assumere il ruolo di Capofila solo un soggetto rientrante nella categoria impresa, indipendentemente dalla dimensione aziendale.
  • Organismi di Ricerca: tali soggetti possono partecipare con requisiti diversi ed entro soglie differenti a seconda delle categorie progettuali applicate, ossia:

 Linea 1: partecipazione in qualità di partner esclusivamente con ruolo istituzionale, entro il limite massimo del 30% del costo totale ammissibile di progetto;

✓ Linea 2: partecipazione in qualità di partner, a sua volta configurabile come a) partner economico (e riconduzione alla corrispondente dimensione d’impresa), oppure b) partner con ruolo istituzionale documentato, entro il limite massimo del 20% del costo totale ammissibile di progetto.

  •  End User: tali soggetti possono partecipare fermo restando che la loro partecipazione non potrà essere prevalente rispetto al costo totale di progetto.

Quando presentare la domanda per partecipare al Bando SWIch?

Le domande dovranno essere presentate a partire dalle ore 09.00 del giorno 21/09/2023 e fino alle ore 12 del giorno 31/01/2024.

La procedura valutativa è a sportello e le domande vengono valutate in ordine cronologico.

Per ulteriori informazioni chiamaci allo 059/362285 oppure scrivici a info@esclamativa.it

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L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile nel limite massimo di € 10.000,00.

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La Camera di commercio assegna un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili fino ad un massimo di  contributo di euro 7.000,00.