La Regione Emilia Romagna, nel dare attuazione alle azioni 2.6.1 e 1.3.1 del PR FESR 2021/2027, ha pubblicato il Bando per la promozione dell'economia circolare e la riduzione dei rifiuti nel sistema produttivo regionale, con cui intende favorire gli investimenti necessari ad aumentare il tasso di riciclo dei rifiuti, nonché attivare azioni significative in termini di economia circolare, incentivando gli interventi volti alla riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti in ambito manifatturiero e/o al riutilizzo del materiale di scarto.
Il contributo previstosarà concesso nella forma del fondo perduto, secondo i seguenti regimi di aiuto, e le seguenti misure percentuali massime:
➣ Max. 55 % della spesa ammissibile per le Piccole imprese;
➣ Max. 45% della spesa ammissibile per le Medie imprese;
➣ Max. 35% della spesa ammissibile per le imprese diverse dalle PMI nel caso di aziende che erogano servizi pubblici economici.
PREMIALITÀ
Il contributo sarà incrementato di ulteriore 5% in presenza, al momento della domanda, di almeno uno dei seguenti requisiti di premialità:
➣ nel caso in cui i progetti proposti abbiano una ricaduta positiva effettiva in termini di riduzione dei consumi energetici;
➣ nel caso in cui i progetti siano funzionali all’ottenimento di una etichettatura attestante la sostenibilità ambientale o il recupero di materia (es. Remade in Italy, Plastica Seconda Vita, Ecolabel...);
➣ nel caso in cui i progetti abbiano ad oggetto interventi di simbiosi industriale;
➣ nel caso in cui i soggetti proponenti che abbiano un fatturato annuo pari o maggiore a 2 mln di € siano in possesso, al momento della domanda, del rating di legalità;
➣ nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree montane dell’Emilia- Romagna;
➣ nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree interne dell’Emilia-Romagna;
➣ nel caso di localizzazione delle imprese o delle unità locali coinvolte nelle aree comprese nella carta nazionale degli aiuti di stato a finalità regionale;
➣ qualora i soggetti proponenti abbiano l’unità locale nelle quali si realizza il progetto in una delle aree interessate dalle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal giorno 1° maggio 2023, hanno colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna e di Forlì-Cesena;
➣ nel caso in cui i progetti proposti abbiano una ricaduta positiva in termini occupazionali;
➣ qualora l’attività di impresa del richiedente sia caratterizzata, al momento della domanda, dalla rilevanza della presenza femminile e/o giovanile;
➣ nel caso in cui i soggetti proponenti che abbiano un fatturato annuo pari o maggiore a 2 mln di € siano in possesso, al momento della domanda, del rating di legalità;
➣ nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree montane dell’Emilia- Romagna;
➣ nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree interne dell’Emilia-Romagna;
➣ nel caso di localizzazione delle imprese o delle unità locali coinvolte nelle aree comprese nella carta nazionale degli aiuti di stato a finalità regionale;
➣ nel caso qualora i soggetti proponenti abbiano l’unità locale nelle quali si realizza il progetto in una delle aree interessate dalle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal giorno 1° maggio 2023, hanno colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna e di Forlì-Cesena.
Il contributo massimo nel caso di applicazione del regime “de minimis” è pari ad euro 300.000.
Per i progetti finanziati a valere sul regime di esenzione il contributo massimo sarà pari:
Sono ammissibili al contributo, a valere sull’azione 2.6.1, gli interventi volti alla realizzazione di nuovi impianti o al potenziamento di impianti esistenti necessari al trattamento e riciclaggio di rifiuti di qualsiasi tipo e alla loro trasformazione in materia prima seconda.
Per quanto attiene all’azione 1.3.1, sono ammissibili gli interventi di innovazione tecnologica, di prodotto, di processo e di servizio che siano finalizzati alla riconversione e/o riqualificazione dell’attività economico/produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile e che siano in grado di dimostrare, per effetto degli investimenti, un utilizzo più efficiente delle risorse attraverso una riduzione della produzione di scarti/rifiuti o un aumento degli scarti riutilizzabili.
Gli interventi potranno essere avviati a partire dalla data di presentazione della domanda e dovranno essere conclusi entro la data del 30 giugno 2026, inoltre dovranno essere realizzati presso le unità locali ubicate nel territorio della regione Emilia-Romagna.
L’investimento complessivo per la realizzazione degli interventi proposti dovrà essere minimo di euro 100.000.
Sono ammissibili a contributo le seguenti spese:
Per essere ammissibili i progetti devono comprendere obbligatoriamente la realizzazione delle spese di cui alla voce A. e tale requisito va mantenuto anche in fase di rendicontazione delle spese.
Possono presentare domanda di contributo i soggetti, gli enti, le organizzazioni iscritti nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) delle CCIAA competenti per territorio, che svolgono una attività economica sia con le forme giuridiche tipiche delle imprese (soggetti iscritti nel registro delle imprese) che nelle forme diverse da queste ultime (soggetti iscritti nel REA ma non nel registro delle imprese, con esclusione delle persone fisiche).
I soggetti proponenti il progetto devono possedere, al momento della presentazione della domanda di contributo, i seguenti requisiti soggettivi di ammissibilità:
Le domande di contributo dovranno essere compilate, validate ed inviate dalle ore 10.00 del giorno 9 aprile 2024 alle ore 13.00 del giorno 21 maggio 2024.
La procedura di selezione dei progetti proposti sarà di tipo valutativo a graduatoria.
AGGIORNAMENTO AL 12/04/2024: l'apertura del bando della Regione Emilia Romagna in oggetto è stata posticipata al 22 aprile 2024.
La Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura dell’Emilia intende promuovere la crescita del livello di internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese del territorio attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto diretti a supportare lo sviluppo dei canali commerciali all’estero e la crescita delle competenze per la gestione dei processi di internazionalizzazione.
Il contributo a fondo perduto è pari al 50% delle spese sostenute, documentate e ammissibili, fino ad un importo massimo determinato in relazione alla tipologia di intervento, nella misura precisata come segue e fino al raggiungimento dell’importo massimo complessivo di € 12.000,00.
a) Partecipazione a fiere:
b) Percorsi di affiancamento e formazione: TEM, DEM, EXIM Manager: importo massimo contributo equivalente € 10.000,00.
La Camera di Commercio di Padova lancia un nuovo bando per promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale tra le micro, piccole e medie imprese, offrendo supporto finanziario alle iniziative di digitalizzazione. In particolare la Camera di commercio intende supportare la realizzazione di azioni volte a favorire l’innovazione e lo sviluppo tecnologico delle imprese, migliorare l’accesso alle nuove tecnologie e la loro qualità, per accrescere le competenze del territorio e generare innovazione e sviluppo, nonché, incentivare l’avvio da parte delle imprese di percorsi per favorire la transizione ecologica attraverso interventi di efficienza energetica.
Le aziende possono beneficiare di contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, con un contributo massimo di 5.000 euro e un minimo di 1.500 euro.
Nuovo sportello per la presentazione di domande a valere sullo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo, dedicato allo sviluppo della filiera nazionale dei semiconduttori.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio contesto di politica industriale che vede l’Unione europea impegnata a rafforzare la catena del valore continentale dei semiconduttori nel medio-lungo periodo, al fine di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la resilienza del settore (“Regolamento sui chip” o Chips Act).
Le agevolazioni assumono la forma del contributo in conto impianti, del finanziamento agevolato, del contributo in conto interessi e del contributo diretto alla spesa (per i progetti di ricerca e sviluppo).