CCIAA Pordenone - Udine: contributi a fondo perduto in sostegno alla transizione digitale ed ecologica delle PMI

La Camera di Commercio di Pordenone-Udine ha pubblicato il bando "Voucher digitali e transizione energetica" che si propone come leva strategica per la modernizzazione del tessuto imprenditoriale locale.

L’iniziativa sostiene investimenti delle MPMI finalizzati a migliorare l’efficienza dei processi aziendali e la sostenibilità energetica, l’integrazione tra innovazione digitale e transizione ecologica.

Sono previsti contributi a fondo perduto per supportare concretamente le imprese in questo percorso di evoluzione tecnologica e ambientale.

 

BENEFICIARI

Il bando è rivolto alle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), incluse cooperative e consorzi, con sede o unità operativa nelle ex province di Pordenone o Udine, in possesso dei seguenti requisiti:

  • Iscrizione attiva al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pordenone-Udine;

  • Regolarità nel pagamento del diritto camerale;

  • Non essere in stato di liquidazione, in procedure concorsuali o in concordato (salvo continuità aziendale);

  • Rispetto della normativa “de minimis” e appartenenza ai settori ammessi;

  • Conformità alle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro;

  • Assenza di rapporti in contrasto con la normativa sulle forniture pubbliche (art. 4, comma 6, DL 95/2012);

  • Nessuna sanzione interdittiva ai sensi della normativa sulla responsabilità amministrativa d’impresa;

  • Nessuna revoca, nei due anni precedenti, per dichiarazioni false in ambito contributivo.

I requisiti devono essere mantenuti per l’intera durata del procedimento.
Ogni impresa può presentare una sola domanda per sede operativa per ciascuna delle due ex province, per un massimo di due domande complessive.

 

CONTRIBUTI

Il bando prevede un contributo a fondo perduto pari al 70% delle spese ammissibili, erogato in un’unica soluzione, senza necessità di rendicontazione successiva.

Voucher disponibili:

  • Voucher A: 5.000 euro su una spesa minima di 7.142,86 euro;

  • Voucher B: 10.000 euro su una spesa minima di 14.285,72 euro.

Il contributo non è cumulabile con altri aiuti pubblici sulle stesse spese.

Premialità:
+250 euro per le imprese in possesso di rating di legalità valido alla data di presentazione della domanda.

Regime di aiuto:
Il contributo è concesso secondo il regime “de minimis”.

 

INTERVENTI AGEVOLABILI

Il bando finanzia due categorie di intervento:

  1. Innovazione digitale 4.0;

  2. Transizione energetica;

Gli investimenti devono generare benefici concreti sul piano produttivo, gestionale e ambientale, in linea con gli obiettivi del Piano Transizione 4.0/5.0. Gli interventi devono riguardare una sede o unità locale situata nelle ex province di Pordenone o Udine.

I progetti devono essere integralmente conclusi prima della presentazione della domanda. Entro tale data devono essere realizzati gli interventi, emesse le fatture e completati i pagamenti.

 

SPESE AMMISSIBILI

Le spese devono essere sostenute, fatturate e pagate dal beneficiario tra il 01/01/2025 e la data di presentazione della domanda.

1) Voucher Digitali 4.0
Spese per consulenze e investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto, riconducibili a una o più delle seguenti tecnologie:

  • Robotica industriale e collaborativa; Human centric robotics;

  • Sistemi di visione artificiale;

  • Manifattura additiva e prototipazione rapida;

  • Tecnologie per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale, mixed reality e ricostruzioni 3D);

  • Digital twin, hardware in the loop, Human in the loop;

  • Internet delle cose (IoT), sistemi cyber-fisici (CPS);

  • Cloud computing, Edge Computing;

  • Tecnologie per la cyber security e business continuity (es. CEI – cyber exposure index, vulnerability assessment, penetration testing);

  • Intelligenza artificiale (Machine learning, Deep Learning, NLP, LLM, Agenti AI, data mining);

  • Blockchain e smart contract;

  • Sistemi di gestione dati aziendali (ERP, CRM, MES, DMS, HRMS, WMS, BI);

2) Transizione Energetica
Spese per consulenze, certificazioni e investimenti connessi a progetti di efficientamento energetico, tra cui:

  • Audit energetici per la valutazione della situazione energetica dell’impresa (“as is”), l’individuazione degli interventi di efficienza e la definizione di un piano di miglioramento;

  • Progettazione di sistemi di raccolta e monitoraggio dei dati energetici e di produzione, anche mediante tecnologie 4.0;

  • Consulenze e prima certificazione ISO 50001, ISO 50005, ISO 50009, inclusi addestramento, prove di laboratorio e rilascio della certificazione da parte di organismi accreditati;

  • Studi di fattibilità per progetti di riqualificazione energetica;

  • Studi di fattibilità tecnico-economica per la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER);

  • Implementazione di tecnologie digitali e 4.0 (cloud, IoT, intelligenza artificiale, ecc.) per favorire la “doppia transizione”; le spese sono ammesse pro-quota per una durata massima di 12 mesi;

  • Audit di carbon footprint per la valutazione dell’impatto ambientale, identificazione di interventi di carbon management e definizione di un piano di miglioramento;

  • Rilievo delle perdite di aria compressa e identificazione del baseload (always-on) per l’elaborazione di un piano di efficientamento;

3) Investimenti materiali
Spese per l’acquisto di impianti, beni e attrezzature strettamente funzionali all’efficientamento energetico:

  • Sistemi di domotica per il risparmio energetico;

  • Apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (fluorescenza, incandescenza, alogena – relamping);

 

SPESE NON AMMISSIBILI

Non sono ammesse al contributo le spese non riconducibili agli interventi previsti, prive di contenuto innovativo o supportate da documentazione non conforme, come specificato agli artt. 6 e 7 del bando.

Spese escluse per natura o tipologia:

  • spese ordinarie e ricorrenti legate al funzionamento aziendale;

  • costi per personale interno;

  • spese di viaggio e alloggio;

  • IVA, imposte estere e altri oneri fiscali;

  • beni di consumo o materiali non durevoli;

  • lavori eseguiti in economia;

  • acquisto di beni usati, in comodato, leasing, noleggio o locazione operativa;

  • operazioni di autofatturazione o compensazioni contabili;

  • acquisto di smartphone;

  • consulenze per adeguamenti normativi o di natura prevalentemente fiscale, finanziaria o legale.

Spese escluse per limiti quantitativi:

  • fatture inferiori a €300 (IVA esclusa);

  • canoni o servizi digitali con durata oltre 12 mesi;

  • investimenti inferiori alla soglia minima (€7.142,86 o €14.285,72 secondo la tipologia di voucher).

Spese escluse per incoerenza soggettiva:

  • rapporti tra beneficiario e fornitore basati su legami societari, parentela o coniugio fino al 2° grado;

  • fornitori non idonei secondo codice ATECO o visura camerale;

  • auto-fatture o forniture interne.

Spese escluse per vizi documentali:

  • mancanza di contratto per consulenze;

  • assenza del CV del consulente o documenti equivalenti;

  • fatture non quietanzate o non pertinenti al progetto;

  • mancanza di relazione finale o certificazione rilasciata da soggetti accreditati;

  • assenza di tracciabilità bancaria dei pagamenti.

Spese escluse per cumulo o irregolarità:

  • costi già coperti da altri contributi pubblici;

  • progetti presentati da soggetti sanzionati o con dichiarazioni mendaci.

 

FORNITORI

I fornitori devono avere un’attività coerente con le spese ammissibili, verificabile tramite codice ATECO da visura camerale o documentazione equivalente (art. 7). Le condizioni variano in base alla tipologia di spesa.

1. Fornitori di beni e servizi

  • Devono operare in settori coerenti con la fornitura oggetto del contributo;

  • Devono essere imprese iscritte al Registro delle Imprese;

  • Non devono sussistere legami societari, di parentela o coniugio con il beneficiario (divieto art. 6);

  • Non sono ammessi leasing, noleggi, auto-fatture né operazioni tra soggetti collegati.

2. Fornitori di consulenza

  • Possono essere imprese, liberi professionisti, lavoratori autonomi, università o enti pubblici/di ricerca;

  • Devono avere attività coerente con l’incarico e codice ATECO idoneo;

  • È obbligatorio stipulare un contratto scritto con dettaglio di attività e compensi;

  • Va allegato il CV firmato del professionista o della società.

3. Fornitori per servizi di transizione energetica

Se erogano servizi tecnici e certificativi (es. audit, ISO, FER), devono essere:

  • EGE certificati UNI CEI 11339;

  • Energy manager o esperti iscritti ad albi professionali.

 

VALUTAZIONE E PRESENTAZIONE DOMANDE

Le domande possono essere presentate dalle ore 9:00 del 23 giugno 2025 fino al 2 settembre 2025, senza possibilità di proroga.

Il bando adotta una procedura a sportello, con valutazione delle domande in ordine cronologico.

La concessione e la liquidazione del contributo avvengono insieme, entro 90 giorni dalla presentazione.

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Il bando prevede contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 10.000 euro per impresa.

Sono finanziabili progetti che prevedano l’adozione di almeno una delle tecnologie prioritarie indicate dal bando e tecnologie complementari, purché strettamente connesse a quelle prioritarie.

Le domande potranno essere presentate online dalle ore 11:00 del 10 settembre 2025 fino alle ore 13:00 del 17 settembre 2025.

I contributi saranno assegnati con procedura a graduatoria secondo tre livelli di priorità con precedenza alle imprese femminili, giovanili, con rating di legalità o già assegnatarie PID-Next.

 

Esclamativa 18/06/2025 Credito d'imposta 4.0: Al via dal 17 giugno la piattaforma per le comunicazioni 4.0
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La misura rientra nel piano Transizione 4.0 e riguarda gli acquisti realizzati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, oppure fino al 30 giugno 2026, se entro il 31 dicembre 2025 è stato versato un acconto di almeno il 20% dell’investimento.
 
 
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L’intervento è finalizzato a favorire la diversificazione industriale, l’accesso a nuovi mercati, la transizione tecnologica e la transizione sostenibile, attraverso l’ottenimento di certificazioni volontarie riconosciute a livello nazionale e internazionale.

Il contributo sarà erogato in forma di fondo perduto, con un’intensità compresa tra il 50% e il 70% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 100.000 euro per impresa.

Ulteriori dettagli operativi saranno comunicati con la pubblicazione ufficiale del bando