AGGIORNAMENTO
Con la Delibera di Giunta Regionale n. 557 del 21 maggio 2025, pubblicata nel BUR n. 63 del 23 maggio 2025, sono state aggiornate le Disposizioni Operative relative alla “Sezione efficientamento energetico delle imprese” del Fondo Veneto Energia.
Tra le novità introdotte, si segnala in particolare:
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La Regione Veneto ha approvato il nuovo Fondo Energia, una misura innovativa per incentivare gli investimenti delle imprese nell'efficientamento energetico e nell'utilizzo di fonti rinnovabili. L'iniziativa, inserita nel Programma Regionale PR FESR 2021-2027, mira a ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas serra, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale stabiliti dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Con un budget di 31 milioni di euro, il Fondo finanzia interventi per migliorare l’efficienza dei cicli produttivi, ottimizzare l’energia negli immobili aziendali e installare impianti di produzione da fonti rinnovabili.
Il programma si pone come un'opportunità concreta per le imprese venete di innovare, risparmiare sui costi energetici e partecipare alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
Il Fondo prevede un finanziamento agevolato fino all’80% dell’investimento ammissibile, composto per il 50% da provvista pubblica a tasso zero e per il restante 50% da provvista privata, erogata a un tasso non superiore a quello convenzionato.
La durata del finanziamento varia da 36 a 84 mesi, inclusi fino a 18 mesi di preammortamento.
In aggiunta è previsto un contributo a fondo perduto fino al 20% dell’investimento, nel rispetto dei limiti definiti.
L’ammontare massimo delle agevolazioni, considerando sia il finanziamento agevolato che il fondo perduto, è regolato dal regime “de minimis” (300.000 euro in tre anni) o dal Regolamento UE 651/2014, con percentuali variabili in base alla dimensione dell’impresa (25% per piccole, 20% per medie, 15% per grandi).
Le spese ammissibili riguardano:
A. Efficientamento energetico del ciclo produttivo
Macchinari e attrezzature a basso consumo:
Sistemi per la riduzione dei consumi energetici:
Illuminazione a basso consumo:
B. Efficientamento energetico degli immobili aziendali
Interventi sugli edifici:
Impianti di riscaldamento e raffreddamento:
Non sono ammissibili interventi strutturali sugli immobili.
C. Installazione di impianti di energie rinnovabili
Requisito: Questi interventi devono essere parte di un progetto che includa almeno uno degli interventi descritti nelle lettere A e/o B.
D. Sistemi di rilevazione e monitoraggio
Acquisto e installazione di sistemi per:
Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.
Non sono ammissibili gli interventi su edifici o fabbricati realizzati:
I progetti devono includere una diagnosi energetica redatta dopo il 1° gennaio 2024, secondo le specifiche del D.Lgs. n. 102/2014, da un tecnico abilitato o, per le imprese soggette all'obbligo di diagnosi, da ESCO o EGE. La diagnosi deve basarsi sui consumi energetici del 2023 e indicare chiaramente le inefficienze e le misure migliorative da attuare. In assenza di dati rappresentativi per il 2023, è necessario motivare le scelte e riproporzionare i dati su base annua.
Obiettivi di miglioramento energetico
I progetti devono dimostrare:
Efficientamento degli immobili aziendali
Per gli immobili aziendali, gli interventi devono garantire:
Impianti a energie rinnovabili
Per gli impianti destinati all’autoconsumo o alla produzione di energia:
Tecnologie ammesse
Possono accedere al Fondo:
Alla data di presentazione della domanda, i beneficiari devono soddisfare i seguenti requisiti:
Sede operativa:
Settore economico:
Regolarità legale e fiscale:
Situazione economico-finanziaria:
Regolarità contributiva:
Antimafia:
Inclusività:
Dichiarazione di conformità:
Sono ammessi i settori B, C, E, F, G, I, J, L, M, N, P, Q, R, e S, ad eccezione dei seguenti codici esclusi:
I termini per la rendicontazione del progetto sono i seguenti:
Le domande devono essere presentate tramite la piattaforma telematica regionale, seguendo le istruzioni del bando.
La procedura si svolge in due fasi: precompilazione e inoltro definitivo, con scadenze specifiche comunicate sul portale ufficiale.
La valutazione segue una modalità a sportello, basata sull’ordine di arrivo e fino a esaurimento fondi.
Documentazione completa e diagnosi energetica sono obbligatorie.
Scrivici i tuoi contatti e uno dei nostri consulenti ti guiderà nell' individuazione dei contributi per i tuoi investimenti aziendali!
18/11/2025
Bando Startup Innovative 2025: contributi fino al 60% per progetti ad alto contenuto tecnologico
La Regione Emilia-Romagna ha lanciato il Bando Startup Innovative 2025, destinato a sostenere micro, piccole e medie imprese iscritte alla sezione speciale delle startup innovative. Disponibili 5 milioni di euro per progetti ad alto contenuto tecnologico nelle fasi di sviluppo prodotto, organizzazione, crescita commerciale e internazionalizzazione.
Il contributo è a fondo perduto fino al 60%, con massimali da 150.000 a 500.000 euro a seconda dell’anzianità e del regime di aiuto scelto.
06/11/2025
Nuovo iperammortamento 2026: cosa prevede il disegno di Legge di Bilancio
Il Piano Transizione 5.0 è pronto a trasformarsi.
Dal 2026, secondo quanto previsto nel disegno della Legge di Bilancio, arriverà un nuovo iperammortamento destinato a sostituire i crediti d’imposta 4.0 e 5.0.
L’obiettivo del Governo è semplificare il vantaggio fiscale per le imprese che investono in tecnologie digitali, automazione e sostenibilità energetica, rendendo il piano più stabile e operativo.
21/10/2025
Regione Lombardia - Bando Brevetti: contributi fino al 90% per la tutela della proprietà industriale
La Regione Lombardia ha riaperto, con decreto n. 13165 del 26 settembre 2025, il bando Brevetti 2023, finanziato nell’ambito del PR FESR 2021-2027 – Azione 1.1.4.
La misura sostiene le micro, piccole e medie imprese (MPMI) e i liberi professionisti lombardi nell’ottenimento di nuovi brevetti europei o internazionali, oppure nell’estensione di brevetti già depositati, al fine di valorizzare l’innovazione e tutelare il patrimonio di proprietà intellettuale regionale.