Nuova Sabatini: risorse stanziate e novità procedurali

La legge di bilancio 2023 ha stanziato per la Nuova Sabatini 30 milioni di euro per il 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 che le micro, piccole e medie imprese possono sfruttare per finanziare i propri investimenti in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

Cosa finanzia la Nuova Sabatini?

La misura finanzia le seguenti tipologie di investimento:

  • a) Investimenti in beni strumentali;
  • b) Investimenti 4.0;
  • c) Investimenti Green;
  • d) Investimenti in beni strumentali e investimenti riconducibili a una o entrambe le tipologie (4.0 e green).

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data della domanda di accesso ai contributi.

I beni oggetto dell’investimento non possono essere alienati, ceduti o distratti dall’uso produttivo previsto nei 3 anni successivi alla data di ultimazione del programma di investimento e devono essere capitalizzati e iscritti in bilancio nell’attivo dello Stato Patrimoniale per almeno 3 anni (ad eccezione delle immobilizzazioni acquisite tramite leasing finanziario).

La Nuova Sabatini agevola l’acquisto o l’acquisizione in leasing di beni strumentali che, presi singolarmente ovvero nel loro insieme, presentano un’autonomia funzionale, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari, fatti salvi gli investimenti in beni strumentali che integrano con nuovi moduli l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa. 

Non è ammissibile l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni già esistenti in azienda.

Quale tipologia di incentivo prevede la Nuova Sabatini?

La misura prevede, a fronte del finanziamento (che può essere assistito dalla garanzia del Fondo di Garanzia fino all’80% dell’ammontare stesso) a copertura del 100% dell’investimento, un’agevolazione nella forma di contributo in conto impianti, pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni a di importo equivalente al medesimo finanziamento, a un tasso di interesse annuo pari:

  • al 2,75 % per gli investimenti in beni strumentali;
  • al 3,575 % per gli investimenti 4.0 e gli investimenti green.

Il finanziamento deve essere:

  • di durata non superiore a 5 anni;
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
  •  interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

In linea generale, il contributo è erogato dal Ministero alle PMI beneficiarie in quote annuali, secondo il piano temporale, riportato nel provvedimento di concessione, che si esaurisce entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento. 

Rimane, altresì, confermata l’erogazione del contributo in un’unica soluzione solo per le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a decorrere dal 1° gennaio 2022, nel caso in cui l’importo del finanziamento deliberato in favore della PMI non è superiore a 200.000,00 euro.

Quali sono le novità procedurali?

La legge di bilancio 2023 ha prolungato di sei mesi, portandolo a 18 mesi  rispetto agli originari 12 mesi, il termine per realizzare gli investimenti finanziati con la Nuova Sabatini.

 

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