Il dipartimento per l’informazione e l’editoria ha comunicato lo splittamento della finestra temporale per l’invio della prenotazione del credito di imposta per gli investimenti pubblicitari per l’anno 2021: dal 1° al 31 ottobre 2021 anziché dal 1° al 30 settembre 2021.
Il decreto Sostegni bis ha uniformato la disciplina relativa al credito d'imposta per investimenti pubblicitari portando fino al 50% degli investimenti effettuati l'ammontare del beneficio fiscale sia per gli investimenti pubblicitari sui giornali sia per quelli su radio ed tv nazionali non partecipate dallo Stato.
Viene dunque meno la distinzione, che era stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2021, in due regimi: uno straordinario per le campagne su quotidiani e periodici, anche digitali, che prevedeva un beneficio fiscale fino al 50% degli investimenti effettuati ed uno ordinario per le campagne pubblicitarie su emittenti televisive e radiofoniche locali. che prevedeva un beneficio pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, purchè pari almeno all'1% degli investimenti simili, effettuati nell'anno precedente sul medesimo mezzo di informazione.
Prevista una nuova finestra temporale per la comunicazione per l'accesso al beneficio, dal 1° pttobre al 31 ottobre 2021.
Restano comunque valide le comunicazioni inviate dal 1° al 31 marzo 2021, per le quali il calcolo del credito spettante sarà effettuato automaticamene in base alle nuove disposizioni.
Sarà in ogni caso possibile, per chi vorrà ampliare i propri investimenti per beneficiare delle nuove condizioni di calcolo, sostituire la precedente prenotazione effettuata a marzo, utilizzando la nuova finestra di comunicazione prevista a settembre 2021.
Definito inoltre il budget delle risorse destinate alla misura per il biennio 2021-2022 che ammontano a :
Ammontano invece a 45 milioni di euro le risorse stanziate per l'anno 2023.
Possono beneficiare del bonus pubblicità:
In virtù delle novità introdotte dal decreto Sostegni bis, che di fatto ha eliminato il criterio dell'incremento dell' 1%, nel 2021 possono accedere al credito d’imposta anche le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che:
Sono agevolabili gli investimenti pubblicitari effettuati:
Sono escluse:
La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.
Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento:
Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.
Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.
Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.
Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.
La Regione Lombardia finanzia nuovamente il bando “Verso la certificazione della parità di genere”, destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede in Lombardia.
A disposizione oltre 4,6 milioni di euro in contributi a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili.
Due le linee di finanziamento:
Linea A: servizi di consulenza per accompagnare l’impresa nel percorso verso la certificazione;
Linea B: copertura dei costi per ottenere la certificazione.
La Linea A può essere richiesta solo insieme alla Linea B. È invece possibile richiedere solo la Linea B.
I voucher vanno da 2.000 a 9.000 euro, in base alla dimensione aziendale. La certificazione deve essere ottenuta entro 180 o 240 giorni, in base alla linea scelta.
Le domande possono essere già essere presentate online, con procedura a sportello.
Scadenza: 30 giugno 2027, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.
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Grazie ad un recente aggiornamento normativo (FAQ 4.24 del 10 aprile 2025), quando questi mezzi sono dotati di motorizzazione Stage V e vanno a sostituire veicoli obsoleti con motori Stage I o precedenti possono rientrare nei progetti agevolati previsti dal Piano Transizione 5.0
Nell’articolo della Rubrica 5.0 Smart, l’ing. Salvatore Rossini – Collaboratore Area Progetti e Consulenza di Esclamativa – illustra nel dettaglio come sfruttare al meglio questa opportunità.