Il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo la revoca del primo avviso di settembre, ha pubblicato una nuova edizione del bando #Conciliamo, misura nata per finanziare progetti di welfare aziendale, in grado di impattare positivamente sulla qualità di vita dei lavoratori e delle lavoratrici e, di conseguenza, sulla produttività delle imprese.
Le proposte progettuali devono riguardare azioni finalizzate a perseguire uno o più dei seguenti obiettivi riguardanti il rapporto tra la famiglia e l’attività lavorativa:
Il bando è rivolto a tutte le imprese di ogni dimensione purché aventi sede legale o unità operativa nel territorio nazionale.
Possono presentare domanda anche i consorzi, i gruppi di società collegate o controllate e le imprese riunite in associazioni temporanee d’impresa (ATS), contratti di rete o associazioni temporanee d’impresa (ATI).
Sono finanziabili progetti che riguardino le seguenti azioni o che siano con esse coerenti:
Sono ammissibili le seguenti spese:
Le spese ammissibili devono essere direttamente ed esclusivamente imputabili al progetto e devono essere sostenute successivamente alla data di avvio del progetto ed entro i limiti temporali previsti in fase di presentazione, ad eccezione delle spese riferite alla progettazione e alla rendicontazione del progetto.
L’importo del finanziamento richiedibile varia in relazione alla dimensione aziendale e all’ammontare dei ricavi del soggetto richiedente, nella seguente misura:
Le domande di finanziamento vanno presentate tramite PEC entro e non oltre il 18 dicembre 2019.
Bando Industrializzazione ricerca 2025 – Regione Marche: disponibili 7 milioni di euro per sostenere le imprese che trasformano risultati di R&S in produzione industriale. Contributi fino al 60% delle spese e a 1,5 milioni di euro per progetto. Domande online dal 22 settembre al 22 dicembre 2025.
Bando strutture alberghiere FVG 2025: disponibili 10 milioni di euro per nuove strutture ricettive e riconversioni in alberghi a 4 stelle o superiori. Contributi a fondo perduto fino al 30% delle spese e a 2,5 milioni di euro per progetto, con investimento minimo di 4 milioni di euro. Domande via PEC dal 25 agosto al 17 ottobre 2025.
SIMEST rafforza la misura Transizione digitale o ecologica: dal 7 agosto 2025 possono accedere anche le imprese non esportatrici appartenenti a filiere a vocazione esportatrice. Novità anche per le spese: agevolabili i costi per la diagnosi energetica. Finanziamenti fino a 5 milioni di euro e contributi a fondo perduto fino a 200.000 €, con fondo perduto del 20% esteso anche a chi si impegna a conseguire la diagnosi entro la stipula.