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Il MASE ha definito i criteri e le modalità per la fruizione del credito d'imposta per l’acquisto di prodotti e di imballaggi provenienti da materiali di recupero.
L'agevolazione è concessa nella misura del 36% delle spese ammissibili, ed è fruita sotto forma di credito d'imposta. L'agevolazione massima concedibile per il soggetto beneficiario, nell'ambito di ciascuno dei due sportelli, 2024 e 2025, non può, comunque, eccedere l'importo annuale di 20.000,00 euro.
Il Piano Transizione 5.0 rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane di investire in innovazione e sostenibilità, migliorando al contempo la propria competitività. Questo strumento permette di affrontare la sfida della transizione ecologica e digitale con un concreto supporto finanziario, rendendo l’Italia protagonista del cambiamento verso un’economia più green e tecnologicamente avanzata.
A distanza di un mese e mezzo dalla pubblicazione della circolare operativa sul Piano Transizione 5.0 (circolare operativa 16 agosto 2024 , n. 25877), realizzata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal GSE, che fornisce le linee guida per l'applicazione della misura, ripercorriamo le caratteristiche principali dell'incentivo fiscale e delle procedure necessarie per poterne fruire.
Il Ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che a giorni dovrebbe essere operativo il tanto atteso piano Transizione 5.0.
Per finanziare la misura sono disponibili 13 miliardi di euro nel 2024 e 2025, con la finalità di sostenere e spingere la transizione digitale e sostenibile.
Facciamo il punto della situazione.
Dal 12 giugno al 12 luglio 2024 sarà possibile inviare all'Agenzia delle Entrate le comunicazioni per la fruizione del Credito d'Imposta ZES UNICA, che ricomprende i territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.
Agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024, relativi all'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica, acquisto di terreni e all'acquisizione, alla realizzazione ovvero all'ampliamento di immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati per l'esercizio dell'attività nella struttura produttiva.
Dal Decreto Superbonus arrivano gli attesi chiarimenti sul periodo di validità dei crediti d'imposta 5.0.
Attraverso un emendamento governativo al Decreto Superbonus il Governo ha fatto luce sul periodo di validità dei crediti d'imposta Transizione 5.0, sgomberando il campo dalle interpretazioni che fino ad ora circolate.
Emanato un decreto direttoriale del MIMIT che stabilisce il contenuto e le modalità di invio dei modelli di comunicazione, che rappresentano presupposto indispensabile per la fruizione dei crediti d’imposta per investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 e in ricerca e sviluppo, innovazione, design ed ideazione estetica.
Dal 2018 è stato istituito un credito d’imposta per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali in relazione agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.
Per beneficiare dell’agevolazione è necessario che l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari realizzati superi almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi d’informazione nell’anno precedente.
Il credito d'imposta è concesso nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line.
Continua a leggere per scoprire la modalità di fruizione del Bonus e le relative tempistiche relative al 2024.
Ormai vicina, presumibilmente entro il mese di marzo, la pubblicazione del decreto attuativo per l’applicazione del Piano Transizione 5.0, disciplinato nel Decreto legge PNRR bis, approvato dal Governo lo scorso 26 febbraio 2024.
Dunque in attesa delle disposizioni definitive, cominciamo a vedere quali sono gli aspetti fondamentali del Piano Transizione 5.0, che non sostituirà il Piano Transizione 4.0, ma lo affiancherà laddove gli investimenti agevolabili siano inseriti in un progetto di innovazione che porti ad una riduzione dei consumi energetici.
In altre parole la finalità principale del Piano Transizione 5.0, che presenta aliquote maggiorate e crescenti rispetto a quelle 4.0, è supportare le aziende nella riduzione dei consumi energetici, indirizzandole verso un'economia più sostenibile e verde.
Finalmente le imprese, che da mesi sono alla finestra, potranno riprogrammare e riprendere gli investimenti che avevano sospeso in attesa delle novità del tanto atteso piano Transizione 5.0.
Firmato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso il DPCM che ontroduce e disciplina la possibilità per le imprese di avvalersi della facoltà di richiedere una certificazione preventiva attestante la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare, nonché delle attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica ai fini dell’applicabilità del credito di imposta.
Il decreto istituisce inoltre, presso la Direzione generale per la politica industriale, l'innovazione e le PMI del MIMIT, l’Albo dei soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni.
La Regione Liguria, attraverso il Bando Fesr 2021-2027 - OS 2.6 - Azione 2.6.1 “Sostegno alla realizzazione di progetti volti alla conversione dell’attività di impresa da un approccio lineare a uno circolare” ha stanziato oltre 4 milioni di euro destinati a micro, piccole e medie imprese del territorio regionale.
Il sostegno sarà elargito sotto due forme e fino al 90% delle spese ammissibili, finanziamento a tasso agevolato e contributo a fondo perduto, oltre che prevedere anche un contributo per la riduzione dei costi delle fideiussioni bancarie e/o le polizze assicurative e/o le garanzie rilasciate da uno dei soggetti abilitati ai sensi del d.lgs. 1 settembre 1993, n.385 e ss.mm.ii., prestate a garanzia della restituzione del prestito.
Fino al 31 dicembre 2022 è possibile fruire del credito d'imposta formazione 4.0, le cui aliquote sono state aumentate al 70% per le piccole imprese e al 50% per le medie imprese.
Inoltre per gli investimenti aventi ad oggetto beni immateriali 4.0, effettuati a decorrere dal 1.1.2022 e fino al 31.12.2022, oppure entro il 30.06.2023, a condizione che entro la data del 31.12.2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, la misura del credito d’imposta è elevata dal 20% al 50%.
Riaperti i termini per la presentazione della misura, gestita da Invitalia, Bando Digitour che prevede un credito d'imposta del 50% per le agenzie di viaggi ed i tour operator che realizzano progetti di digitalizzazione aziendale.
Per i mesi di ottobre e novembre 2022 le imprese energivore, gasivore e non gasivore potranno beneficiare di un'aliquota del credito d'imposta, sui costi di energia elettrica e gas, aumentata dal 25% al 40%. Per le imprese non energivore previsto invece un aumento dell' aliquota del credito d'imposta, sui costi di energia elettrica, dal 15% al 30% e l'estensione del beneficio anche alle imprese con contatori di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kw.
Aumentate le aliquote del credito d’imposta previsto dalla legge n. 160/2019 per le spese di formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze tecnologiche sono aumentate dal 50 al 70% (per le piccole imprese) e dal 40 al 50% (per le medie imprese).
Dal 1° al 31 marzo 2022 possono prenotare il bonus per gli investimenti pubblicitari le imprese che hanno effettuato o intendono effettuare investimenti pubblicitari sui giornali quotidiani e periodici, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
Previsto un credito d'imposta fino al 50% degli investimenti pubblicitari effettuati.
Come noto la Legge di Bilancio 2021 ha prorogato fino al 31 dicembre 2022 il termine entro il quale sarà possibile fruire del Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.
La Legge di Bilancio 2022 ha invece introdotto alcune modifiche alla disciplina dell'incentivo che finanzia l'acquisto di beni strumentali nuovi che fanno parte di un progetto di investimento iniziale nelle regioni del Mezzogiorno e nelle Zone Economiche Speciali.
Rese note dal Ministero del Turismo le date di presentazione delle domande di accesso al credito d’imposta e al contributo a fondo perduto a favore delle imprese turistiche e al bonus digitalizzazione per agenzie di viaggio e tour operator.
Debutta con il periodo d'imposta 2021 il nuovo Patent Box che, da tassazione agevolata del reddito derivante dall’utilizzo di uno o più beni immateriali, frutto di attività di ricerca e sviluppo, è stato trasformato in una deduzione maggiorata del 110% dei costi di ricerca e sviluppo su software protetto da copyright, brevetti, disegni e modelli.
Molto vantaggiosa per le imprese la sinergia tra il Patent Box e il Credito d'imposta Ricerca e Sviluppo.
La Legge di Bilancio 2022, proroga il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi 4.0 fino al 2025 mentre, a partire dal 2023, scompare il credito d’imposta sui beni strumentali nuovi non aventi le caratteristiche di Industria 4.0.
Le regole applicative sono le stesse già introdotte dalla Legge di Bilancio 2021 e questo consente alle imprese di continuare ad utilizzare le regole già in essere, necessarie per effettuare tutti gli adempimenti richiesti per fruire del beneficio.
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato fino al 2031 il credito di imposta ricerca e sviluppo, che dal 2023 vedrà calare la percentuale dal 20% al 10% con un tetto di 5 milioni di euro ed ha confermato fino al 2025 i crediti di imposta per le attività di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica.
Pubblicato il decreto interministeriale che disciplina le modalità applicative per la fruizione del credito d'imposta del 50% per la digitalizzazione in favore delle agenzie di viaggi e dei tour operator.
Per l'incentivo sono stati stanziati 18 milioni di euro per il 2022, 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 60 milioni di euro per l’anno 2025, con una riserva del 40% dedicata agli interventi da realizzarsi nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Pubblicato lo scorso 23 dicembre 2021 l'avviso del Ministero del Turismo che riporta le modalità applicative per l'erogazione degli incentivi destinati alle imprese turistiche per la realizzazione di interventi di digitalizzazione, efficientamento energetico, riqualificazione antisismica, eliminazione di barriere architettoniche, realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali.
Previsti un contributo a fondo perduto del 50% ed un credito d'imposta dell' 80% delle spese ammesse.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato l'elenco dei codici Ateco delle imprese del settore tessile, moda e accessori, che possono beneficiare del credito d'imposta del 30% delle rimanenze di magazzino, introdotto dal Decreto Rilancio e successivamente finanziato, per gli anni 2021 e 2022, dal Decreto Sostegni bis.
Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge Sostegni bis che prevede, tra gli altri provvedimenti, anche più risorse per gli sgravi fiscali in favore degli editori e di chi investe in pubblicità. Stanziati 120 milioni di euro per favorire la distribuzione di quotidiani e periodici nei piccoli comuni, per agevolare e sostenere con sgravi fiscali le aziende che investono in pubblicità.