CCIAA Ravenna: Contributi a fondo perduto per la ripartenza del settore turismo della provincia di Ravenna

La Camera di Commercio di Ravenna ha pubblicato il "Bando per la ripartenza in sicurezza del settore turismo - Anno 2020" con l'obiettivo di sostenere le imprese turistiche, protagoniste di un settore fondamentale per l’economia del territorio e particolarmente colpito dall’emergenza sanitaria del COVID-19.

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto

Possono fare richiesta di contributo le micro, piccole e medie imprese che abbiano sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Ravenna.

Cosa finanzia il bando

Il bando finanzia le seguenti tre linee di intervento:

  • A) Mettere in sicurezza le strutture turistiche fornendo assistenza alle imprese utilizzando lo strumento dei contributi/voucher - sui temi della pulizia e sanificazione, dell’offerta dei  servizi turistici, della gestione degli aspetti logistici e del personale e degli altri aspetti che riguardano la riduzione dei rischi connessi all'operatività di tutte le tipologie di strutture ricettive;
  • B) Formare il personale addetto ai servizi turistici. La formazione del personale addetto ai servizi turistici sulle misure adottate nella struttura è di fondamentale importanza e rientra anche tra le raccomandazioni fornite dall’OMS per il settore turistico. In particolare, viene suggerito di fare dei "briefing" periodici tra il personale e il management, che coprano tutte le misure protettive, il riconoscimento di eventuali sintomi sospetti e altre procedure interne contro il COVID-19;
  • C) Gestire le strategie di comunicazione, promozione e commercializzazione rafforzando l’elemento reputazionale dell’impresa e del suo collegamento al territorio ravennate, romagnolo e italiano più in generale.

Quali sono le spese ammissibili

Sono ammesse a contributo le seguenti spese, al netto dell’IVA, integralmente fatturate e pagate a partire dal 1 febbraio 2020 fino al giorno di invio della domanda di contributo.

Per la linea di intervento A)

  • Servizi di consulenza per la definizione e l’implementazione di un Piano di azione Covid-19 che formalizzi tutte le procedure nonché i materiali e le risorse necessarie alla sua realizzazione e per l’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi e della ulteriore documentazione di cui al D. Lgs. n. 81/2008;
  • Interventi di messa in sicurezza (es. impianti, macchinari, attrezzature, servizi, igienizzazione e/o sanificazione degli ambienti, degli strumenti e degli indumenti di lavoro, dispositivi di protezione individuale e altri dispositivi di sicurezza idonei a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, mascherine, guanti, visiere protettive, divisori in plexiglass, dispositivi per la misurazione della temperatura corporea, dispositivi conta persone, servizi di vigilanza, test sierologici, ecc.)
  • Servizi di consulenza per ripensare l’organizzazione degli spazi, la logistica e l’informazione ai clienti (es. cartellonistica, posizionamento dei tavoli/ombrelloni/area di sosta camper in modo che la distanza di sicurezza tra gli ospiti sia rispettata, contingentamento degli ingressi, definizione delle modalità di accesso alle strutture e ai servizi affinché sia garantito il distanziamento fisico, anche in una logica di accessibilità e sostenibilità ambientale;​

Per la linea di intervento B)

  • Servizi di consulenza per la definizione e l’implementazione di azioni formative rivolte al personale addetto ai servizi turistici sulle procedure (anche di lavoro agile e/o vendita online), misure protettive e di sicurezza adottate nella struttura in relazione all’emergenza Covid19, ed ogni altra competenza strategica necessaria alla ripartenza e al rilancio dell’attività;​

Per la linea di intervento C)

  • Servizi di consulenza per riavviare e ripristinare strategie di comunicazione, promozione e commercializzazione finalizzate alla gestione della crisi in maniera proattiva (campagne social, messaggistica rivolta ai clienti, gestione online della fase di vendita, ecc..).

Nel caso gli investimenti sostenuti facciano riferimento a più di un ambito d’intervento tra quelli sopra indicati, si dovranno specificare le spese ammissibili in riferimento a ciascuno di essi.

Misura del contributo

Prevista la concessione di un contributo a fondo perduto dell’importo massimo di euro 5.000,00.

L’entità massima dell’agevolazione non può superare il 60% delle spese ammissibili, che non potranno essere inferiori a euro 1.000,00.

Alle imprese in possesso del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di euro 250,00 nel limite del 100% delle spese ammissibili e nel rispetto dei pertinenti massimali de minimis.

Modalità di presentazione

Le richieste di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica dalle ore 8:00 del 23/09/2020 e fino al 09/10/2020.

News & Eventi
Esclamativa 12/05/2025 Regione Marche: Incentivi per interventi di efficientamento energetico

La Regione Marche mette a disposizione oltre 20 milioni di euro per sostenere le imprese in interventi di efficientamento energetico, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 30% le emissioni di gas serra rispetto alla situazione iniziale. Possono partecipare tutte le imprese, di ogni dimensione, operanti in settori come industria, costruzioni, commercio, trasporti, energia, servizi tecnici e altri.

Gli investimenti ammissibili includono, ad esempio, impianti da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, sostituzione di impianti o macchinari ad alta efficienza, e miglioramenti energetici sugli edifici produttivi.

Il contributo pubblico può arrivare a coprire fino al 100% dei costi, combinando fondo perduto e finanziamento agevolato a tasso zero.

La procedura è a sportello, con domande valutate in ordine di arrivo. Le imprese potranno presentare richiesta dalle ore 10:00 del 23 luglio alle ore 10:00 del 25 luglio 2025.

Esclamativa 09/05/2025 Regione Toscana: contributi a fondo perduto per investimenti in energia rinnovabile

La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.

Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti eolici;
  • Impianti micro e mini idroelettrico;
  • Sistemi di accumulo per impianto solare fotovoltaico.

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.

Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.

Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.

Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.

Esclamativa 08/05/2025 Regione Lombardia - PMI: contributi a fondo perduto per l'ottenimento della parità di genere

La Regione Lombardia finanzia nuovamente il bando “Verso la certificazione della parità di genere”, destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede in Lombardia.

A disposizione oltre 4,6 milioni di euro in contributi a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili.

Due le linee di finanziamento:

  • Linea A: servizi di consulenza per accompagnare l’impresa nel percorso verso la certificazione;

  • Linea B: copertura dei costi per ottenere la certificazione.

La Linea A può essere richiesta solo insieme alla Linea B. È invece possibile richiedere solo la Linea B.

I voucher vanno da 2.000 a 9.000 euro, in base alla dimensione aziendale. La certificazione deve essere ottenuta entro 180 o 240 giorni, in base alla linea scelta.

Le domande possono essere già essere presentate online, con procedura a sportello.

Scadenza: 30 giugno 2027, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.