CCIAA Venezia Rovigo: contributi a fondo perduto per la digitalizzazione delle PMI

La Camera di Commercio di Venezia Rovigo ha pubblicato un bando con l’obiettivo di incentivare la trasformazione digitale e la transizione ecologica delle MPMI, sostenendo concretamente l’adozione di tecnologie innovative. Questo intervento si inserisce nella strategia nazionale del Piano Transizione 4.0 e dell’iniziativa “La doppia transizione digitale ed ecologica” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

La finalità è favorire l’introduzione di soluzioni digitali e competenze tecnologiche avanzate da parte delle imprese del territorio di competenza della Camera di Commercio.

Disponibili € 913.826,00 disponibili da erogare sotto forma di voucher a fondo perduto.

Obiettivi specifici:

  • Promuovere l’adozione di servizi e soluzioni digitali avanzate nelle MPMI;

  • Sostenere l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione dei processi produttivi;

  • Incentivare approcci green-oriented per accompagnare le imprese nella transizione ecologica;

  • Valorizzare il Piano Transizione 4.0 come quadro di riferimento strategico per la crescita digitale;

  • Rafforzare la competitività del tessuto imprenditoriale attraverso il sostegno all’innovazione.

 

CONTRIBUTI

Il contributo può coprire fino al 70% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 6.000 euro per impresa. È richiesto un investimento minimo di 5.000 euro, da realizzare esclusivamente nella sede legale o nell’unità operativa situata nella circoscrizione della Camera di Commercio.

È prevista una premialità per le imprese in possesso del rating di legalità, alle quali spetta un bonus aggiuntivo di 250 euro, che si somma all’importo del voucher, nel rispetto dei limiti previsti per gli aiuti de minimis.

Il contributo è soggetto a ritenuta d’acconto del 4%.

 

BENEFICIARI

Il bando si rivolge alle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) con sede legale o unità operativa produttiva situata nel territorio della Camera di Commercio di Venezia Rovigo. Per accedere al contributo, le imprese devono rispettare una serie di requisiti:

  • Classificazione come MPMI secondo i criteri dell’Unione Europea;

  • Presenza di un’unità produttiva attiva nella circoscrizione (sono escluse sedi di mero deposito o magazzino);

  • Regolare iscrizione al Registro delle Imprese;

  • Attività regolare e in regola con il pagamento del diritto camerale annuale;

  • Non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione, concordato o situazioni equivalenti;

  • Assenza di cause di esclusione per motivi antimafia;

  • Regolarità contributiva (DURC) e rispetto delle normative su salute e sicurezza sul lavoro;

  • Assenza di forniture attive con la Camera di Commercio (per evitare conflitti di interesse);

  • Conformità alle normative antiriciclaggio, ove applicabili.

Non possono accedere al contributo le imprese che abbiano già ricevuto voucher nelle edizioni precedenti del bando.

 

INTERVENTI AGEVOLABILI

Il bando sostiene interventi proposti da singole imprese, finalizzati all’introduzione di nuovi servizi o soluzioni tecnologiche nell’ambito delle tecnologie previste dal Piano Transizione 4.0. Gli interventi devono essere realizzati nella sede legale o operativa situata nel territorio della Camera di Commercio di Venezia Rovigo.

Ambiti tecnologici ammessi:

  • Robotica avanzata e collaborativa;

  • Interfacce uomo-macchina;

  • Stampa 3D e prototipazione rapida;

  • Internet of Things (IoT);

  • Cloud, HPC, fog e quantum computing;

  • Cybersecurity e business continuity;

  • Big data e analytics;

  • Intelligenza artificiale;

  • Blockchain;

  • Realtà aumentata, virtuale e 3D;

  • Integrazione verticale e orizzontale;

  • E-commerce (siti, app, piattaforme);

  • Digital marketing;

  • Banda ultralarga;

  • Tecnologie per in-store customer experience.

Gli interventi devono essere coerenti con almeno una delle tecnologie ammesse e generare risultati concreti e misurabili in termini di digitalizzazione.

Sono ammissibili anche attività di consulenza, formazione e acquisto di strumenti tecnologici, purché strettamente legati al progetto.

I progetti devono essere conclusi entro e non oltre la data di presentazione della rendicontazione, fissata per il 13 marzo 2026 alle ore 13:00.

 

SPESE AMMISSIBILI

  • Servizi di consulenza: attività di analisi, progettazione, pianificazione, installazione, configurazione e integrazione per l’adozione di tecnologie. La consulenza è valida solo se il progetto è completato (es. l’e-commerce attivato).

  • Servizi di formazione: partecipazione a percorsi formativi qualificati finalizzati all’acquisizione di competenze tecnologiche. Non è considerata formazione l’attività di affiancamento all’uso software;

  • Acquisto di beni e servizi strumentali: solo se funzionali all’introduzione delle tecnologie digitali. Non sono ammesse spese per aggiornamenti di soluzioni esistenti o inserite nei prodotti da vendere.

Sono ammesse licenze d’uso, abbonamenti, canoni periodici nel periodo tra apertura del bando e scadenza rendicontazione.

Ulteriori condizioni:

  • Ammessi anche acquisti rateizzati, limitatamente alle rate pagate nel periodo valido.

  • Le spese devono essere documentate da fatture con codice CUP e pagamento tracciato (bonifico, carta, assegno).

  • L’IVA è esclusa, tranne se non recuperabile (con apposita dichiarazione).

Le spese sono considerate ammissibili solo se sostenute e documentate in un periodo ben definito, che decorre dalla data di apertura del bando. I progetti, pertanto, possono iniziare solo a partire da tale momento.

 

SPESE NON AMMISSIBILI

Spese escluse:

  • Beni e servizi strumentali: telefoni, smartphone, PC e stampanti base, router, server (salvo sostituzioni documentate), armadi RACK, UPS, siti web aziendali non integrati con e-commerce;

  • Servizi e costi: trasporti, vitto e alloggio, consulenze ordinarie (fiscali, contabili, legali), certificazioni, servizi di adeguamento normativo, prestazioni occasionali, leasing e noleggi;

  • Altre esclusioni: aggiornamenti di tecnologie già in uso, prodotti o servizi destinati alla rivendita, fatture senza codice CUP (salvo giustificazioni).

Sono escluse anche tutte le spese non coerenti con le tecnologie previste, prive di innovatività o non funzionali all’obiettivo del bando.

 

FORNITORI

Fornitori ammessi per consulenza e formazione:

  • Competence center, parchi scientifici e centri di ricerca riconosciuti;

  • Incubatori certificati e accreditati;

  • FABLAB riconosciuti dalla FabLab Charter;

  • Centri di trasferimento tecnologico Industria 4.0 certificati;

  • Start-up e PMI innovative;

  • Innovation Manager iscritti a Unioncamere;

  • Manager dell’Innovazione (Elenco Innoveneto);

  • Altri fornitori: solo se hanno realizzato almeno 4 attività documentate (2022-2024) e sono coerenti con il codice ATECO;

Fornitori di beni strumentali:
Non è richiesto accreditamento, ma devono avere un’attività coerente con i beni forniti, verificabile nel Registro delle Imprese.

Obblighi documentali:

  • Nessun rapporto di controllo o assetto coincidente con l’impresa beneficiaria

  • Obbligo di autocertificazione per i fornitori non accreditati.

 

VALUTAZIONE E PRESENTAZIONE DOMANDE

Le richieste di contributo sono già presentabili tramite la piattaforma telematica dedicata, con modalità a sportello.
Le domande devono essere inviate entro le ore 13:00 del 27 giugno 2025, salvo chiusura anticipata per esaurimento fondi.

 

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Le domande dovranno essere presentate online, nei termini che saranno definiti dal bando attuativo.

Le richieste saranno valutate con una procedura a graduatoria.

 
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Il finanziamento può coprire fino al 100% del progetto presentato, con un minimo di 20.000 euro ed un massimo di 500.000 euro.

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Il bando sostiene le imprese nella transizione ecologica, incentivando interventi di efficienza energetica, installazione di impianti da fonti rinnovabili, miglioramenti sismici integrati e progetti di economia circolare.

Possono partecipare piccole, medie e grandi imprese, oltre alle E.S.Co. (Energy Service Company) e operanti in settori come manifattura, costruzioni, commercio, trasporti, sanità e servizi.

Il finanziamento copre fino al 100% del progetto, con un minimo di € 25.000 e un massimo di € 1.000.000.

È previsto anche un contributo a fondo perduto fino al 12,5% della quota pubblica per coprire le spese tecniche.

Le domande saranno valutate in ordine cronologico.