Al via dalle 9.00 del 21 febbraio fino alle 16.00 del 25 febbraio 2019 il click day con cui sarà possibile prenotare i contributi della Regione Emilia Romagna, destinati alle imprese che devono rimuovere materiali contenenti amianto (pavimentazioni, pannelli, coperture etc…) da fabbricati destinati ad ospitare attività produttive (compresi capannoni, stalle depositi e magazzini per attrezzature agricole).
L’entità del contributo, calcolato sulla base delle spese ammissibili che non dovranno essere inferiori alla soglia di 20 mila euro, varia in base alla dimensione aziendale del richiedente dal 35% per le grandi imprese al 50 % nel caso di micro, piccole e medie imprese. Il finanziamento regionale, il cui importo non potrà superare i 150 mila euro, è concesso per il 50 % sotto forma di contributo a fondo perduto e per il restante 50 % sotto forma di un finanziamento ultragevolato al tasso d’interesse dello 0.50 da restituire in 5 anni, garantito da fideiussione bancaria.
Sono ammissibili nella misura del 10% dell’importo complessivo dei lavori, anche le spese sostenute per consulenze, progettazione e sviluppo e messa a punto degli interventi.
Transizione 5.0: utilizzo del credito d’imposta dopo l’approvazione GSE
Una volta ottenuto il riconoscimento del credito d’imposta, è fondamentale gestirne correttamente l’utilizzo secondo quanto previsto dalla normativa.
In questo approfondimento della Rubrica 5.0 Smart di Esclamativa, vengono chiariti i principali aspetti operativi da considerare: codice tributo, scadenze, obblighi documentali, modalità di compensazione e limiti applicabili.
Una gestione precisa è essenziale per tutelare il beneficio e affrontare eventuali verifiche con la massima trasparenza.
Articolo a cura di Salvatore Rossini – Ingegnere Industriale, Collaboratore Area Progetti e Consulenza – Esclamativa Srl
La Regione Marche mette a disposizione oltre 20 milioni di euro per sostenere le imprese in interventi di efficientamento energetico, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 30% le emissioni di gas serra rispetto alla situazione iniziale. Possono partecipare tutte le imprese, di ogni dimensione, operanti in settori come industria, costruzioni, commercio, trasporti, energia, servizi tecnici e altri.
Gli investimenti ammissibili includono, ad esempio, impianti da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, sostituzione di impianti o macchinari ad alta efficienza, e miglioramenti energetici sugli edifici produttivi.
Il contributo pubblico può arrivare a coprire fino al 100% dei costi, combinando fondo perduto e finanziamento agevolato a tasso zero.
La procedura è a sportello, con domande valutate in ordine di arrivo. Le imprese potranno presentare richiesta dalle ore 10:00 del 23 luglio alle ore 10:00 del 25 luglio 2025.
La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.
Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento:
Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.
Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.
Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.
Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.