Tali spese devono essere strettamente funzionali al progetto e riguardare interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
Principi generali di ammissibilità
Le spese devono:
- Essere strettamente correlate agli obiettivi del bando. Devono contribuire direttamente alla realizzazione del progetto e non includere costi superflui o non legati agli interventi previsti;
- Essere sostenute durante il periodo di eleggibilità stabilito. I costi devono essere sostenuti a partire dal 1° gennaio 2024 e devono riguardare progetti ancora in corso alla data di presentazione della domanda;
- Essere opportunamente documentate. La rendicontazione richiede fatture elettroniche o documenti equivalenti fiscalmente validi, accompagnati dalla prova di pagamento tramite modalità tracciabili (bonifico, assegno bancario, ecc.).
Tipologie di spese ammissibili
Il bando individua una gamma di spese ammissibili, suddivise in diverse categorie principali:
1. Impianti e sistemi per la produzione di energia rinnovabile
- Installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica;
- Sistemi solari termici per la produzione di energia termica;
- Altri impianti tecnologici che utilizzano fonti di energia rinnovabili, compatibili con gli obiettivi del bando;
Questi impianti devono essere progettati per l’autoconsumo dell’energia prodotta, con eventuale immissione nella rete solo per i surplus.
2. Sistemi di accumulo energetico
- Installazione di sistemi di accumulo (batterie e simili) per ottimizzare l’utilizzo dell’energia rinnovabile prodotta;
- I costi per questi sistemi sono ammissibili solo se integrati con impianti per la produzione di energia rinnovabile.
3. Infrastrutture di supporto
- Colonnine di ricarica per veicoli elettrici: sono ammesse solo se installate in abbinamento a impianti di produzione di energia rinnovabile, e la loro potenza non può superare i 22 kW.
4. Spese tecniche
- Progettazione tecnica e direzione lavori: costi per la realizzazione del progetto, inclusi compensi di tecnici abilitati;
- Studi di fattibilità: qualora siano necessari per verificare l’idoneità dell’intervento;
- Collaudi tecnici e certificazioni: richiesti per attestare la conformità degli impianti alle normative vigenti.
5. Spese generali
- Sono ammissibili spese generali nel limite massimo del 10% dei costi diretti ammissibili, includendo:
- Costi amministrativi;
- Spese per consulenze professionali.
6. Acquisto di beni e servizi
- Fornitura e installazione di componenti degli impianti energetici;
- Servizi direttamente collegati alla realizzazione del progetto, come trasporti o montaggio delle apparecchiature.
Tutte le spese devono essere funzionali agli obiettivi energetici indicati e ogni progetto deve prevedere un investimento minimo pari a 10.000 euro.
Le spese sono ammissibili dal 1° gennaio 2024 e devono:
- Riguardare beni, servizi e interventi previsti nel progetto.
- Essere sostenute dopo questa data, con documentazione e pagamento tracciabile.
- Essere relative a progetti non completati alla data della domanda.
L’avvio operativo richiede presentazione della domanda entro i termini del bando, approvazione e graduatoria prima della concessione del contributo ed eventuali autorizzazioni necessarie per i lavori.
Vincoli temporali
-
Spese tecniche preliminari (es. studi di fattibilità) sono ammissibili se coerenti con il progetto.
-
Durata massima: 12 mesi dalla concessione del contributo, salvo proroghe autorizzate (Art. 7, comma 6).
Categorie di spese escluse
1. Costi non strettamente funzionali al progetto
- Interventi puramente manutentivi o di sostituzione di impianti esistenti.
- Spese eccedenti i fabbisogni energetici dell’impresa, come impianti sovradimensionati rispetto alle esigenze operative.
2. Beni usati o di consumo
- Acquisto di beni usati (componenti o attrezzature non nuove).
- Materiali di consumo, come utensili, strumenti manuali o forniture varie.
3. Immobilizzazioni non ammissibili
- Acquisto di terreni o fabbricati.
- Costruzione di nuovi edifici o ampliamenti strutturali.
4. Modalità di pagamento non conformi
- Spese sostenute in contanti o tramite metodi non tracciabili.
- Costi senza adeguata documentazione fiscale (es. fatture non valide o mancanti).
5. Spese inferiori al valore minimo
- Spese unitarie di importo inferiore a 100,00 euro non sono considerate rendicontabili.
Termini di rendicontazione
Il bando stabilisce che la rendicontazione debba essere presentata entro 12 mesi dalla data di ricezione del decreto di concessione del contributo. Questo termine coincide con il periodo massimo di realizzazione del progetto.
Fornitori
Sono ammessi solo fornitori terzi indipendenti. Non sono consentiti fornitori legati al beneficiario da parentela o rapporti societari diretti.
EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO E PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
La selezione delle domande di aiuto avviene con la procedura valutativa a sportello.
Il contributo viene erogato in più tranche:
- Anticipazione: su richiesta, previa fideiussione bancaria o assicurativa.
- Saldo finale: dopo la rendicontazione e le verifiche della Regione.
Scadenze e presentazione della domanda
-
Apertura: 27 novembre 2024, ore 10:00.
-
Chiusura: 27 marzo 2025 ore 16.00
-
Modalità: esclusivamente online tramite il portale dedicato, con autenticazione digitale (es. SPID).