La Regione Emilia Romagna ha stanziato 25 milioni di euro per finanziare il Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale, la prima misura della programmazione regionale del settennato 2021-2027.
Il Bando finanzia a fondo perduto progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale presentati da piccole, medie e grandi imprese emiliano romagnole e pone particolare attenzione ai progetti di economia circolare e lotta ai cambiamenti climatici.
Il Bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto fino al:
Il contributo massimo è pari a:
È prevista una maggiorazione della percentuale di contributo nei seguenti casi:
Il possesso del Rating di legalità determina la precedenza in graduatoria.
Il Bando finanzia progetti che comprendano sia attività di ricerca industriale sia attività di sviluppo sperimentale, realizzati in una unità locale situata nel territorio dell’Emilia-Romagna e che dovranno concludersi entro il 31/12/2024.
I progetti candidati dovranno riguardare i seguenti 15 ambiti:
I progetti dovranno essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, servizi o sistemi di produzione, o rilevanti innovazioni negli stessi, promossi dalle imprese e con il supporto degli organismi di ricerca e/o con i laboratori della Rete Alta Tecnologia accreditati.
I progetti presentati dovranno prevedere un costo minimo pari a 250.000,00 euro per le PMI e per la rete di PMI e 500.000,00 euro per le GI con contratto di collaborazione e per la rete con PMI, ridotto del 50% per i soggetti che si collocheranno nell’ambito delle industrie culturali e creative (nel caso di rete tutte le PMI della rete dovranno essere riferibili a quest’ambito per ottenere la riduzione).
Il Bando finanzia le seguenti spese:
Tutte le spese dovranno essere strettamente connesse all’attività di ricerca descritta nella domanda presentata e sostenute dopo la data di presentazione della domanda e prima della data di presentazione della rendicontazione (per “sostenute” si intende fatturate e pagate) e avendo cura che al momento della presentazione della domanda i lavori non fossero già stati avviati.
La data di inizio dell’ammissibilità delle spese coincide con il giorno alla presentazione della domanda.
Possono presentare domanda di contributo i seguenti soggetti:
rientranti nella classificazione dimensionale di PMI ai sensi della normativa vigente e che abbiano depositato presso la competente camera di commercio al momento della presentazione della domanda almeno due bilanci per gli anni 2020 e 2021 e posseggano l’unità locale in cui si realizza il progetto in Emilia- Romagna.
Le grandi imprese potranno partecipare solo alle seguenti condizioni:
Non sono ammissibili le imprese agricole.
I termini di apertura per la presentazione delle domande, tramite l’applicativo web SFINGE2020, sono ricompresi nell’arco temporale che va dalle ore 13.00 di mercoledì 1° febbraio 2023 alle ore 13.00 di martedì 28 febbraio 2023.
Il bando è attuato con procedura valutativa a graduatoria.
La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.
Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento:
Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.
Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.
Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.
Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.
La Regione Lombardia finanzia nuovamente il bando “Verso la certificazione della parità di genere”, destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede in Lombardia.
A disposizione oltre 4,6 milioni di euro in contributi a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili.
Due le linee di finanziamento:
Linea A: servizi di consulenza per accompagnare l’impresa nel percorso verso la certificazione;
Linea B: copertura dei costi per ottenere la certificazione.
La Linea A può essere richiesta solo insieme alla Linea B. È invece possibile richiedere solo la Linea B.
I voucher vanno da 2.000 a 9.000 euro, in base alla dimensione aziendale. La certificazione deve essere ottenuta entro 180 o 240 giorni, in base alla linea scelta.
Le domande possono essere già essere presentate online, con procedura a sportello.
Scadenza: 30 giugno 2027, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.
Con il Piano Transizione 5.0 si aprono scenari interessanti anche per il comparto agricolo, grazie alla possibilità di accedere a importanti agevolazioni per la sostituzione di trattrici e macchine semoventi non stradali.
Grazie ad un recente aggiornamento normativo (FAQ 4.24 del 10 aprile 2025), quando questi mezzi sono dotati di motorizzazione Stage V e vanno a sostituire veicoli obsoleti con motori Stage I o precedenti possono rientrare nei progetti agevolati previsti dal Piano Transizione 5.0
Nell’articolo della Rubrica 5.0 Smart, l’ing. Salvatore Rossini – Collaboratore Area Progetti e Consulenza di Esclamativa – illustra nel dettaglio come sfruttare al meglio questa opportunità.