Regione Emilia Romagna: Contributi a fondo perduto per ricerca industriale e sviluppo sperimentale

La Regione Emilia Romagna ha stanziato 25 milioni di euro per finanziare il Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale, la prima misura della programmazione regionale del settennato 2021-2027.

Il Bando finanzia a fondo perduto progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale presentati da piccole, medie e grandi imprese emiliano romagnole e pone particolare attenzione ai progetti di economia circolare e lotta ai cambiamenti climatici.

Quale contributo prevede il Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale della Regione Emilia Romagna?

Il Bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto fino al:

  • 45% delle spese ammissibili relative ad attività di ricerca industriale;
  • 20% delle spese ammissibili relative ad attività di sviluppo sperimentale.

Il contributo massimo è pari a:

  • 500.000 euro per le piccole e medie imprese;
  • 700.000 euro per le grandi imprese.

È prevista una maggiorazione della percentuale di contributo nei seguenti casi:

  • Assunzione di almeno un ricercatore a tempo indeterminato (solo per PMI): 10%
  • Collaborazioni con laboratori della Rete accreditati per un importo complessivo pari ad almeno 20.000,00 euro: 5%

Il possesso del Rating di legalità determina la precedenza in graduatoria.

Quali progetti finanzia il Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale della Regione Emilia Romagna?

Il Bando finanzia progetti che comprendano sia attività di ricerca industriale sia attività di sviluppo sperimentale, realizzati in una unità locale situata nel territorio dell’Emilia-Romagna e che dovranno concludersi entro il 31/12/2024.

I progetti candidati dovranno riguardare i seguenti 15 ambiti:

  • 1. Energia pulita, sicura e accessibile;
  • 2. Circular Economy;
  • 3. Clima e Risorse Naturali;
  • 4. Blue Growth;
  • 5. Innovazione nei Materiali;
  • 6. Digitalizzazione, intelligenza artificiale, big data;
  • 7. Manufacturing 4.0 e future evoluzioni;
  • 8. Connettività di sistemi a terra e nello spazio;
  • 9. Mobilità e motoristica sostenibile e innovativa;
  • 10. Città e comunità del futuro;
  • 11. Patrimonio territoriale e identità regionale: beni e contenuti culturali, attività creative, turismo e prodotti Made in E-R;
  • 12. Benessere della persona, nutrizione e stili di vita;
  • 13. Salute;
  • 14. Innovazione sociale e partecipazione;
  • 15. Inclusione e coesione sociale: educazione, lavoro, territori.

I progetti dovranno essere finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, servizi o sistemi di produzione, o rilevanti innovazioni negli stessi, promossi dalle imprese e con il supporto degli organismi di ricerca e/o con i laboratori della Rete Alta Tecnologia accreditati.

I progetti presentati dovranno prevedere un costo minimo pari a 250.000,00 euro per le PMI e per la rete di PMI e 500.000,00 euro per le GI con contratto di collaborazione e per la rete con PMI, ridotto del 50% per i soggetti che si collocheranno nell’ambito delle industrie culturali e creative (nel caso di rete tutte le PMI della rete dovranno essere riferibili a quest’ambito per ottenere la riduzione).

Quali spese finanzia il Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale della Regione Emilia Romagna?

Il Bando finanzia le seguenti spese:

  • A. Ricerca contrattuale con organismi di ricerca e/o laboratori della rete Alta Tecnologia (minimo 40.000 euro, ridotto a 20.000 euro per le imprese culturali e creative), brevetti frutto della ricerca (spese per la brevettazione dei risultati di ricerca), sviluppo di software specifico sviluppato appositamente per il progetto di ricerca e non presente sul mercato, servizi di consulenza di carattere tecnico-scientifico, spese per l’utilizzo di laboratori di ricerca o di prova;
  • B. Quota di ammortamento noleggio di strumentazione scientifica e/o impianti industriali, acquisto di brevetti (brevetti acquisiti da soggetti esterni necessari per lo svolgimento della ricerca progettata), software specialistico (software già presente sul mercato per scopi tecnico scientifici; sono esclusi i sw gestionali e amministrativi), nella misura massima del 40% del totale della voce di spesa A;
  • C. Realizzazione fisica di prototipi, nella misura massima del 40% del totale delle voci di spesa A e B (solo per sviluppo sperimentale), ci si riferisce a prototipi con una struttura fisica, quindi macchinari o linee di produzioni, anche parziali; sono quindi esclusi prototipi immateriali come il sw o prototipi biologici e/o chimici;
  • D. Personale adibito ad attività di ricerca, progettazione, sperimentazione, assunto con contratto di lavoro subordinato, rendicontabili forfettariamente nella misura massima del 20% del totale delle voci di spesa A, B, C;
  • E. Spese generali, calcolate nella misura forfettaria del 5% del totale dei costi diretti ammissibili (totale voci A, B, C, D).

Tutte le spese dovranno essere strettamente connesse all’attività di ricerca descritta nella domanda presentata e sostenute dopo la data di presentazione della domanda e prima della data di presentazione della rendicontazione (per “sostenute” si intende fatturate e pagate) e avendo cura che al momento della presentazione della domanda i lavori non fossero già stati avviati.
La data di inizio dell’ammissibilità delle spese coincide con il giorno alla presentazione della domanda.

Chi può partecipare al Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale della Regione Emilia Romagna?

Possono presentare domanda di contributo i seguenti soggetti:

  • Imprese singole;
  • aggregazioni di imprese. Il contratto di rete dovrà essere stato stipulato e registrato presso la competente Camera di Commercio in data antecedente la data di presentazione della domanda;
  • consorzi con attività esterna;
  • soggetti giuridici iscritti al REA;

rientranti nella classificazione dimensionale di PMI ai sensi della normativa vigente e che abbiano depositato presso la competente camera di commercio al momento della presentazione della domanda almeno due bilanci per gli anni 2020 e 2021 e posseggano l’unità locale in cui si realizza il progetto in Emilia- Romagna.

Le grandi imprese potranno partecipare solo alle seguenti condizioni:

 

  • 1. impegnarsi ad assumere nel corso del progetto almeno 1 ricercatore;
  • 2. sviluppare il progetto di ricerca in cooperazione con PMI non appartenente allo stesso gruppo di imprese.

Non sono ammissibili le imprese agricole.

Quando è possibile presentare domanda per gli incentivi previsti dal Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale della Regione Emilia Romagna?

I termini di apertura per la presentazione delle domande, tramite l’applicativo web SFINGE2020, sono ricompresi nell’arco temporale che va dalle ore 13.00 di mercoledì 1° febbraio 2023 alle ore 13.00 di martedì 28 febbraio 2023.

Il bando è attuato con procedura valutativa a graduatoria.

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Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti eolici;
  • Impianti micro e mini idroelettrico;
  • Sistemi di accumulo per impianto solare fotovoltaico.

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.

Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.

Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.

Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.

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  • Linea A: servizi di consulenza per accompagnare l’impresa nel percorso verso la certificazione;

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Scadenza: 30 giugno 2027, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.

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