Regione Lombardia: Contributi a fondo perduto per migliorare la competitività delle aziende agricole

La Regione Lombardia ha attivato il Bando SRD01 per sostenere la competitività e la sostenibilità delle imprese agricole attraverso contributi a fondo perduto.

L’intervento finanzia investimenti strutturali e tecnologici in cinque ambiti prioritari:

  • Miglioramento e ampliamento dei fabbricati produttivi;

  • Interventi ambientali (gestione residui, uso efficiente degli input, rimozione amianto);

  • Diversificazione e qualificazione delle produzioni;

  • Digitalizzazione dei processi;

  • Trasformazione e commercializzazione dei prodotti aziendali.

L’obiettivo è promuovere un’agricoltura moderna, efficiente e in linea con la nuova PAC 2023–2027.

 

BENEFICIARI

Possono accedere al Bando SRD01:

  • gli imprenditori agricoli individuali;

  • le società agricole (di persone, di capitali o cooperative);

purché in possesso della qualifica di IAP – Imprenditore Agricolo Professionale, anche sotto condizione.

È richiesta la conduzione di un’azienda agricola conforme alla Direttiva Nitrati, salvo nei casi di giovani agricoltori ammessi ad altri interventi specifici della PAC, per i quali è prevista una deroga temporanea. In ogni caso, la conformità deve essere regolarizzata prima della richiesta di saldo.

Ai fini della classificazione territoriale (azienda "di montagna" o "non svantaggiata"), è necessario rispettare entrambi i seguenti criteri:

  • la localizzazione della SAU (Superficie Agricola Utilizzata);

  • la localizzazione dell’intervento previsto.

Se i due criteri non coincidono, l’azienda sarà considerata “non di montagna”.

Non sono ammesse le domande presentate da soggetti privi dei requisiti richiesti o da aziende non conformi alla normativa ambientale vigente.

 

CONTRIBUTI

Il bando prevede un contributo a fondo perduto.

L’intensità dell’aiuto varia in funzione della localizzazione dell’azienda e della categoria del beneficiario:

  • 40% per aziende non condotte da giovani agricoltori, situate in aree non svantaggiate;

  • 50% per:

    • giovani agricoltori in aree non svantaggiate;

    • aziende situate in aree montane, anche non condotte da giovani;

  • 60% per giovani agricoltori in aree montane.

 

Il contributo non è cumulabile con altri incentivi pubblici concessi sugli stessi interventi.
È invece ammesso il cumulo con garanzie pubbliche (es. ISMEA, Fondo di Garanzia MCC), purché l’intensità complessiva dell’aiuto non superi i limiti previsti dalla normativa comunitaria e nazionale.

Nel caso di più richieste riferite agli stessi investimenti, il beneficiario sarà tenuto a scegliere una sola fonte di finanziamento, rinunciando formalmente alle altre.

 

INTERVENTI AGEVOLABILI

Il bando finanzia investimenti finalizzati al miglioramento delle strutture aziendali e dei processi produttivi, purché riferiti a prodotti agricoli inclusi nell’Allegato I del Trattato UE.

Sono ammessi i seguenti interventi:

  • Opere di miglioramento fondiario;

  • Strutture per lo stoccaggio degli effluenti zootecnici e relative coperture, realizzate con tecnologie idonee;

  • Impianti o reimpianti di colture arboree specializzate, con obbligo di dotazione irrigua e sistemi antigrandine;

  • Adeguamenti igienico-sanitari e impiantistici superiori agli standard di legge, inclusa la rimozione dell’amianto;

  • Impianti e dotazioni fisse;;

Ogni intervento deve essere funzionale, coerente con le finalità del bando e completo in tutte le sue componenti.

 

SPESE AMMISSIBILI

 

Sono ammesse tutte le spese connesse alla realizzazione degli investimenti previsti, purché riferite a prodotti agricoli inclusi nell’Allegato I del Trattato UE.

Rientrano nel contributo:

  • Opere edili e impianti fissi, comprese le strutture per trasformazione, conservazione e vendita diretta dei prodotti;

  • Serre, tunnel, impianti irrigui e antigrandine, nel rispetto delle dimensioni minime stabilite dal bando;

  • Acquisto di macchinari e attrezzature nuove, solo se inclusi negli elenchi ammessi;

  • Dotazioni per l’efficienza energetica e ambientale;

  • Impianti da fonti rinnovabili (FER) destinati all’autoconsumo aziendale.

Sono inoltre finanziabili le spese generali, tra cui:

  • Progettazione;

  • Direzione lavori

  • Certificazioni;

  • Fideiussioni;

  • Eventuali obblighi di pubblicità.

Non è mai ammissibile l’IVA.

Le spese devono essere documentate da fatture e riferirsi ad attività avviate solo dopo la presentazione della domanda, fatta eccezione per alcune spese tecniche sostenute a partire dalla data di pubblicazione del bando.

I progetti devono essere conclusi entro 24 mesi dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale del provvedimento di concessione del finanziamento.

 

FORNITORI

I fornitori devono essere soggetti indipendenti, identificabili con dati completi e in grado di rilasciare preventivi firmati digitalmente, dettagliati per caratteristiche tecniche, quantitativi, marca e modello. Sono richiesti:

  • Tre preventivi per impianti, dotazioni, macchine o certificazioni non standard;
  • Un solo preventivo, se motivato da un tecnico per beni specialistici o integrativi.

I preventivi devono essere comparabili, riferiti allo stesso bene 

 

PRESENTAZIONE E VALUTAZIONE DOMANDE

Le domande possono essere già presentate con termine ultimo l’8 settembre 2025 alle ore 16:00.

Ogni beneficiario può presentare una sola domanda per periodo, esclusivamente in modalità telematica.

L’accesso avviene tramite procedura valutativa a graduatoria, con distinzioni per:

  • comparto: zootecnico o vegetale;

  • zona: montagna o non montagna.

 

Ogni domanda è valutata secondo criteri oggettivi, per un massimo di 150 punti. Le aree di valutazione sono:

  • Caratteristiche dell’investimento – max 34 punti

  • Impatti ambientali – max 57 punti

  • Dimensione economica del progetto – max 9 punti

  • Settore produttivo – max 25 punti

  • Caratteristiche del richiedente – max 20 punti

  • Localizzazione territoriale – max 5 punti

Per accedere in graduatoria è necessario ottenere almeno 30 punti. In caso di parità, ha priorità la domanda del richiedente più giovane (titolare o socio).

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