Si parla tanto di Start Up Innovative ma c'è ancora poca conoscenza dei numerosi e consistenti vantaggi che tale status comporta per una neo impresa: Vediamoli insieme
Partiamo intanto con il definire cosa sia una Start Up Innovativa e quali siano i requisiti che sono necessari possedere per essere definita tale
Cos'è una Start Up Innovativa?
Una Start Up Innovativa è "una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa (...) che ha, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico"
In altre parole, una Start Up è ritenuta innovativa quando è in grado di sviluppare nuovi prodotti o servizi, sia perché rappresentano una novità assoluta, rispetto allo stato dell'arte, sia perché rappresentano un miglioramento di tecnologie già esistenti.
Quali sono i requisiti per diventare una Start Up Innovativa
Una neo impresa per diventare una Start Up Innovativa deve possedere i seguenti requisiti:
Inoltre, per essere definitiva una Start Up innovativa l'impresa deve possedere almeno 1 dei seguenti ulteriori requisiti:
Cosa fare dopo aver verificato il possesso dei requisiti
Dopo aver verificato di essere in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa, le startup innovative devono registrarsi nella sezione speciale del Registro delle Imprese creato presso le Camere di Commercio.
L'iscrizione si effettua in modalità telematica, inviando una dichiarazione di autocertificazione relativa al possesso dei requisiti richiesti, che sarà verificata dalle autorità competenti.
Le start up innovative sono inoltre tenute ad aggiornare ogni 6 mesi, il 30 giugno e il 31 dicembre, i dati forniti al momento dell'iscrizione al Registro Speciale, di modo da confermare (a cadenza annuale) il possesso dei requisiti richiesti.
Quali sono i vantaggi riservati alle Start Up Innovative
Dopo aver descritto l'iter per l'iscrizione al Registro delle Start Up Innovative, veniamo ai vantaggi:
A questi vantaggi si aggiungono le misure introdotte in risposta all’emergenza covid-19, quali:
In Italia sono circa 12.000 le Start up Innovative, secondo i dati resi noti nella Relazione sullo stato di attuazione della normativa a sostegno delle startup e delle PMI innovative - 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico, dato che risulta essere in crescita del 10,4% rispetto al 2019, nonostante le difficoltà sotto il profilo economico legate alla pandemia da Covid-19.
Si tratta in larga parte di start up (quasi il 75%) che operano nel comparto dei servizi alle imprese (in particolare servizi ICT) oltre che in quello delle imprese culturali e creative (pari al 37,7%) e delle imprese energetiche e green sul totale delle startup innovative (14,6%).
Il 43% delle startup innovative del settore dei servizi alle imprese ha dichiarato di operare con le Tecnologie 4.0 e questo spiega in parte la straordinaria capacità di cambiamento ed adattamento, che ha permesso loro di continuare a crescere anche in un contesto economico tutt'altro che favorevole.
Ancora una volta l'Innovazione e la Digitalizzazione dimostrano di essere i fondamentali fattori strategici in grado di decretare il successo di un'impresa, anche nei momenti più difficili.
Le risorse residue destinate alla misura sono 178.668.093,00 euro
Nuovo bando MIMIT: 320 milioni di euro per le PMI che investono in energia rinnovabile
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato un bando da 320 milioni di euro per supportare le PMI italiane nell’investimento in energia rinnovabile.
L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici destinati all’autoconsumo, sistemi di accumulo energetico e diagnosi energetiche.
Le risorse sono destinate per il 40% alle regioni del Sud Italia e per un altro 40% alle micro e piccole imprese.
Le agevolazioni prevedono contributi fino al 40% per le piccole imprese, 30% per le medie imprese, 30% per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica.
Il bando della Camera di Commercio delle Marche sostiene la digitalizzazione e la transizione ecologica delle MPMI marchigiane attraverso voucher fino a 7.000 euro per progetti legati alle tecnologie 4.0/5.0 (es. AI, IoT, cybersecurity, cloud, robotica, software).
Sono finanziabili spese per consulenza, formazione e strumenti digitali.
Le domande vanno presentate dal 7 al 14 luglio 2025. La valutazione sarà a sportello.
Il Bando SI4.0 2025 pubblicato da Unioncamere Lombardia sostiene micro, piccole e medie imprese (MPMI) di Bergamo, Brescia, Milano, Monza-Brianza e Lodi nello sviluppo di progetti innovativi 4.0 orientati alla transizione digitale ed ecologica.
È previsto un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese.
Domande da presentare online dal 3 luglio al 1° agosto 2025.
Valutazione a graduatoria.