Unioncamere e Regione Lazio: Contributi a fondo perduto per la digitalizzazione delle imprese laziali

La Regione Lazio e Unioncamere Lazio hanno promosso la pubblicazione del Bando Voucher Digitali Impresa 4.0 allo scopo di:

  • sviluppare la capacità di collaborazione tra imprese e soggetti qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie I4.0, attraverso la realizzazione di progetti mirati all’introduzione di nuovi modelli di business 4.0 e modelli green oriented;
  • promuovere l’utilizzo, da parte delle imprese del Lazio, di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali in attuazione della strategia definita nel Piano Transizione 4.0;
  • favorire interventi di digitalizzazione e automazione funzionali alla continuità operativa delle imprese del Lazio durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 e alla ripartenza nella fase post-emergenziale.

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto     

Sono ammissibili alle agevolazioni previste dal bando le imprese di tutti i settori che, alla data di presentazione della domanda, presentino i seguenti requisiti:

  • essere Micro o Piccole o Medie imprese con sede legale e/o unità locale nel Lazio;
  • essere attive e aver dichiarato al competente Registro delle Imprese l’attività svolta;
  • non avere forniture in essere con la Camera.

Le imprese che hanno ricevuto un contributo della Camera nell’ambito di una delle precedenti edizioni del Bando Voucher Digitali Impresa 4.0  ovvero del Bando Innovazione digitale non possono presentare domanda.

Cosa finanzia il contributo a fondo perduto 

Il bando finanzia, tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto, sotto forma di voucher, progetti di digitalizzazione che prevedano l’utilizzo di almeno una tecnologia dell’Elenco 1 (Tecnologie principali) con l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie dell’Elenco 2 (Tecnologie accessorie).

Elenco 1 - TECNOLOGIE PRINCIPALI, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi:

  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa 3D;
  • prototipazione rapida;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security e business continuity;
  • big data e analytics;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain;
  • soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  • simulazione e sistemi cyberfisici;
  • integrazione verticale e orizzontale;
  • soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
  • soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);
  • sistemi di e-commerce;
  • sistemi per lo smart working e il telelavoro;
  • soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria da Covid-19;
  • connettività a Banda Ultralarga;
  • soluzioni tecnologiche per il negozio 4.0 e l’esercizio pubblico 4.0 (vetrina intelligente, sensori di presenza, analisi dei passanti, sistemi di prenotazione evoluta, servizi logistici di prossimità, big data, casse fiscali evolute).

Elenco 2 - TECNOLOGIE ACCESSORIE, propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1:

  • sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
  • sistemi fintech;
  • sistemi EDI, electronic data interchange;
  • geolocalizzazione;
  • tecnologie per l’in-store customer experience;
  • system integration applicata all’automazione dei processi;
  • tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
  • programmi di digital marketing (esclusa la mera promozione commerciale o pubblicitaria);
  • soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica.

Quali requisiti devono avere i fornitori

I fornitori dei servizi di consulenza e/o formazione di imprese beneficiarie del presente bando non possono, a loro volta, essere soggetti beneficiari. Inoltre i fornitori di beni e/o di servizi non possono essere in rapporto di controllo/collegamento con l’impresa beneficiaria e/o avere assetti proprietari sostanzialmente coincidenti.

L’impresa può esclusivamente avvalersi per i servizi di consulenza e formazione di uno o più fornitori tra i seguenti:

  • competence center e Digital Innovation Hub di cui al Piano nazionale Impresa 4.0, parchi scientifici e tecnologici, centri di ricerca e trasferimento tecnologico, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;
  • incubatori certificati di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e incubatori regionali accreditati;
  •  FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino i requisiti internazionali definiti nella FabLab Charter (http://fab.cba.mit.edu/ab out/charter/);
  • centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MiSE) (http://www.unioncamere.gov.it/P42A3764C3669 S3692/elenco-dei-centri-di-trasferimento-tecnologico-industria-4-0-certificati. htm);
  •  start-up innovative di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e PMI innovative di cui all’art. 4 del D.L. 24 gennaio 2015 n. 3, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 marzo 2015, n. 33;
  • Innovation Manager iscritti nell’albo degli esperti tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e/o dall’elenco dei manager tenuto da Unioncamere (http://www.unioncamere.gov.it/P42A0C4239S3692/elenco-dei-manager-dell-innovazione.htm);
  •  ulteriori fornitori a condizione che essi abbiano realizzato nell’ultimo triennio almeno tre attività per servizi di consulenza/formazione alle imprese nell’ambito delle tecnologie previste dal bando. Il fornitore è tenuto, al riguardo, a compilare un modulo attestante tale condizione da consegnare all’impresa beneficiaria prima della domanda di voucher.

Relativamente ai soli servizi di formazione, l’impresa può avvalersi anche di agenzie formative accreditate dalle Regioni, Università e Scuole di Alta formazione riconosciute dal MIUR, Istituti Tecnici Superiori.

Non sono richiesti requisiti specifici per i soli fornitori di beni e servizi strumentali. 

Quali sono le spese ammissibili

Sono ammissibili a contributo le spese per:

  • acquisto di beni e servizi strumentali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti previste dal bando;
  • servizi di consulenza e/o formazione relativi a una o più tecnologie tra previste dal bando.

Le spese possono essere sostenute a partire dal 1° gennaio 2021 fino al termine di presentazione della rendicontazione.

Sono in ogni caso escluse dalle spese ammissibili le spese per la mera promozione commerciale o pubblicitaria (a titolo di mero esempio, Google ads, annunci Facebook e simili).

Per beni e servizi strumentali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, il riferimento è alle seguenti spese:

  • connettività dedicata;
  • licenze software;
  • servizi erogati in modalità cloud computing e SaaS, comprese le spese di canone per massimo un’annualità e per gestione business in cloud in modalità software as a service (solo a titolo esemplificativo: servizi pacchetto Office 365, suite servizi Google business, Autocad, Prezi, o prodotti analoghi);
  • servizi di system integration applicativa;
  • servizi per lo sviluppo di software e applicazioni digitali;
  • dispositivi e servizi per la creazione e l’uso di ambienti tridimensionali;
  • tecnologie e soluzioni digitali (macchinari 3d)
  • sistemi e tecnologie per la produzione e la prototipazione in ambito industriale;
  • dispositivi e servizi infrastrutturali;
  • apparati orientati alla telematizzazione delle attività;
  • acquisto e installazione VPN, VoiP, sistemi di Backup/ripristino dei dati Sicurezza di rete.

Misura del contributo a fondo perduto 

Il bando prevede la concessione, sotto forma di voucher, di un contributo pari al 70% delle spese e dell’importo massimo di 10.000,00 euro.

Per accedere alla misura, l’investimento deve prevedere una spesa minima di euro 3.000,00.

Alle imprese in possesso del rating di legalità viene riconosciuta una premialità di euro 250,00.

Quando presentare domanda

Le domande di voucher devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica dalle ore 14:00 del 13 settembre 2021 alle ore 14:00 del 15 ottobre 2021.

Le domande vengono valutate con la modalità a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione.

 

Per richiedere informazioni compila il form che trovi in basso oppure alla tua sinistra! 

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