CCIAA Monte Rosa Laghi Alto Piemonte: Bando transizione ecologica

La Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte intende incentivare l’avvio da parte delle imprese di percorsi per favorire la transizione ecologica attraverso l’adozione di criteri ESG, interventi di efficienza energetica, introduzione di Fonti di Energia Rinnovabile (di seguito FER) e la partecipazione a Comunità Energetiche Rinnovabili (di seguito CER).

Quale contributo prevede il Bando transizione ecologica?

Le agevolazioni previste dal Bando saranno accordate sotto forma di contributo a fondo perduto a copertura del 50% delle spese sostenute e ritenute ammissibili.

La spesa minima per partecipare al Bando è di euro 2.000; non è previsto invece un tetto massimo, fermo restando che l’importo del contributo non potrà superare euro 5.000. L’importo minimo del contributo erogabile è euro 1.000.

Alle imprese in possesso del rating di legalità in corso di validità al momento della domanda e fino alla liquidazione del contributo, verrà riconosciuta una premialità di euro 200,00.

Il contributo viene concesso in misura fissa, ma riproporzionato, in sede di liquidazione, alle spese effettivamente sostenute, fatturate e integralmente quietanzate, se inferiori a quelle ammesse (n.b. devono essere rendicontate almeno il  70% delle spese previste ai fini dell’ammissione alla liquidazione).

Gli aiuti concessi dal Bando sono cumulabili, per gli stessi costi ammissibili e anche con aiuti senza costi ammissibili.

Quali interventi finanzia il Bando transizione ecologica? 

Il Bando intende finanziare l’acquisizione di servizi di consulenza e formazione, da parte di figure altamente qualificate e competenti, finalizzati a favorire:

  • l’adozione di criteri ESG;
  • la razionalizzazione dell’uso di energia da parte delle imprese, attraverso la realizzazione di interventi di efficienza energetica, riducendo i consumi e le emissioni di gas climaalteranti;
  • sistemi di autoproduzione FER, anche attraverso la partecipazione delle imprese alle CER.

Quali spese agevola il Bando transizione ecologica? 

Sono ammissibili:

  • A. Spese di consulenza e formazione finalizzate a favorire la transizione ecologica attraverso l’adozione dei criteri ESG nell’ambito di:

1. sistemi di riuso degli scarti di produzione e dei fattori di produzione (a titolo di esempio non esaustivo: spese di consulenza relative all’introduzione nel processo produttivo di tecniche per la produzione, consumo, riparazione e rigenerazione, riuso delle materie prime e seconde, con l’obiettivo di trarre il massimo valore e il massimo uso da materie prime, prodotti e rifiuti, promuovendo il risparmio energetico e riducendo le emissioni inquinanti);

2. innovazione di prodotto e/o processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse, utilizzo di sottoprodotti in cicli produttivi, riduzione di rifiuti e riutilizzo di beni e materiali (a titolo di esempio non esaustivo: spese di consulenza relative all’implementazione di soluzioni di “refurbishment”, di soluzioni di sharing e approcci “pay-per-use”, attivazione programmi di take-back, …);

3. sistemi aziendali di riduzione dei consumi idrici e riciclo dell’acqua secondo le tecnologie applicabili ai diversi processi produttivi (a titolo di esempio non esaustivo: spese di consulenza relative a sistemi di raccolta e recupero acque piovane, adozione di sistemi efficienti di irrigazione, contabilizzazione dei consumi idrici e umidità del suolo; spese di consulenza per utilizzo di macchinari per riciclo dell’acqua, filtraggio e depurazione e riuso, riciclo e riuso acque grigie, utilizzo di macchinari che riducano il prelievo dell’acqua nei processi industriali);

4. definizione di un piano di gestione per progetti di mobilità e logistica sostenibile;

5. azioni finalizzate all’allungamento della durata di vita utile dei prodotti e il miglioramento del loro riutilizzo e della loro riciclabilità (eco-design);

6. introduzione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging);

7. valutazioni/certificazioni ambientali, ivi incluso le eventuali spese per le verifiche di conformità sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (DNSH).

8. governance dell’azienda in ottica di aderenza ai criteri ESG (a titolo di esempio non esaustivo: certificazione ESG, bilancio di sostenibilità realizzato secondo standard internazionali (GRI, SASB), ecc.);

9. formazione per lo sviluppo delle competenze e della consapevolezza interna all’azienda, specificatamente finalizzate all’adozione di un piano di governance ESG.

  • B. Spese per l’acquisto di sistemi gestionali finalizzati all’operatività aziendale dei Piani di Governance in ottica di coerenza ai criteri ESG.
  • C. Spese di consulenza finalizzate a favorire la razionalizzazione dell’uso di energia da parte delle imprese, mediante interventi di efficienza energetica e/o di sistemi di autoproduzione FER, anche attraverso la partecipazione delle imprese alle CER, in particolare:

1. audit energetici, finalizzati a valutare la situazione iniziale “as is” dell’impresa, per individuare e quantificare gli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio e definire un piano di miglioramento energetico;

2. analisi delle forniture di energia, attraverso l’esame dei documenti contrattuali e contabili delle utenze, finalizzata alla definizione di un programma di ottimizzazione dei parametri contrattuali alla luce delle caratteristiche produttive dell’impresa;

3. progettazione di sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici di base (bollette, contatori, ecc.) e della produzione (consumi, rendimenti, ecc.), anche attraverso l’utilizzo di automazioni con tecnologie 4.0;

4. piano di miglioramento energetico con individuazione e quantificazione degli interventi di efficienza e le opportunità di risparmio dell’impresa, incluse le spese di ricerca delle perdite di aria compressa;

5. studi di fattibilità per progetti di riqualificazione energetica;

6. implementazione di Sistemi di gestione dell’energia in conformità alle norme ISO 50001, ISO 50005, ISO 50009;

7. studio di fattibilità tecnico-economica finalizzata alla realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER);

8. realizzazione della documentazione tecnica (progetto, configurazione, ecc.) e giuridica (statuto, contratti, ecc.) necessaria alla costituzione/adesione di/ad una CER;

9. implementazione di tecnologie digitali e 4.0 (cloud, IoT, Intelligenza artificiale, ecc.) per favorire la transizione energetica (“doppia transizione”);

10.acquisizione temporanea del servizio esterno di Energy Manager a beneficio dell’impresa.

  • D. Spese per attività di formazione con specifico riferimento al settore energetico, di durata non inferiore alle 40 ore totali, finalizzata al conseguimento della qualifica di Energy manager per risorse interne impiegate stabilmente all’interno dell’impresa.

Di seguito un elenco di dettaglio non esaustivo delle certificazioni ammissibili:

CERTIFICAZIONI AMBIENTALI:

  • UNI EN ISO 14064:2019 Parte 1 - Specifiche e guida, al livello dell'organizzazione, per la quantificazione e la rendicontazione delle emissioni di gas ad effetto serra e della loro rimozione
  • UNI EN ISO 14067:2018 Gas ad effetto serra - Impronta climatica dei prodotti (Carbon footprint dei prodotti) - Requisiti e linee guida per la quantificazione
  • UNI EN ISO 14040:2021 LCA Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Principi e quadro di riferimento e UNI EN ISO 104044:2021 Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Requisiti e linee guida
  • UNI EN ISO 14046 calcolo Water footprint di prodotto o di servizio
  • EDP International ed EPD Italy
  • UNI EN ISO 14001
  • standard “Equalitas – Vino sostenibile”
  • UNI EN ISO 5001, UNI EN ISO 50005, UNI EN ISO 50009

CERTIFICAZIONI SOCIALI E DI GOVERNANCE:

  • UNI EN ISO 26000 - Responsabilità sociale
  • UNI ISO 45001 del 2018 “Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro – Requisiti e guida per l’uso”
  • UNI EN ISO 30415:2021 - Human Resource Management Diversity and Inclusion
  • UNI/PdR 125:2022 Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l'adozione di specifici KPI (Key Performances Indicator - Indicatori chiave di prestazione) inerenti alle Politiche di parità di genere nelle organizzazioni
  • UNI EN ISO 37001 Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione
  • UNI EN ISO 56002 - Innovation management
  • SA 8000 - Certificazione Etica Responsabilità sociale d’impresa
  • UNI EN ISO 20121:2013 – Gestione eventi sostenibili

Sono ammissibili i costi di prima certificazione e non quelli di rinnovo.

Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal momento di invio della domanda ed entro il 180mo giorno dal provvedimento di concessione del contributo (termine previsto per la rendicontazione dell’intervento): la data delle fatture e dei relativi pagamenti non potrà quindi essere antecedente a tale data, né successiva all’invio della rendicontazione. Si evidenzia che l’importo delle spese comunicato in preventivo è quello sulla base del quale si stabilisce la verifica della realizzazione del minimo del 70% delle spese previste ai fini dell’ammissione alla liquidazione. Entro la data di invio della rendicontazione gli interventi dovranno essere integralmente realizzati e conclusi.

Quali sono i fornitori abilitati per il Bando transizione ecologica?

Ai fini del Bando, l’impresa dovrà avvalersi esclusivamente di uno o più fornitori tra i seguenti:

  • EGE – Esperti in Gestione dell'Energia – certificati da enti accreditati;
  • energy manager o altri esperti che abbiano realizzato nell’ultimo triennio almeno tre attività, a favore di clienti diversi, per servizi di consulenza/formazione alle imprese, nell’ambito dei servizi coerenti con le spese ammissibili. Il fornitore è tenuto, al riguardo, a produrre una autocertificazione attestante tale condizione da consegnare all’impresa beneficiaria prima della domanda di voucher.

Relativamente ai soli servizi di formazione, l’impresa potrà avvalersi di enti di formazione (es. agenzie formative accreditate dalle Regioni, Università, Scuola di Alta formazione, Istituti tecnici superiori) o altri soggetti qualificati certificati ISO 9001:2015 per il settore EA37 per assicurare l’erogazione di percorsi formativi e professionalizzanti di qualità, con specifico riferimento al settore energetico.

Chi può beneficiare del Bando transizione ecologica?

Possono presentare domanda le imprese aventi sede legale e/o unità locale nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte (province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli) attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese.

È ammessa per ciascuna impresa una sola richiesta di contributo.

Quando presentare la domanda per partecipare al Bando transizione ecologica? 

Per quanto riguarda la FASE I: le richieste di contributo devono essere trasmesse via telematica dalle ore 12:00 del 28.11.2023 e fino alle ore 12.00 del 31.01.2024. È prevista una procedura a sportello valutativo secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda.

Per quanto riguarda la FASE II: l’erogazione del contributo è subordinata alla verifica delle condizioni previste dal bando e della coerenza delle spese con l’intervento ammesso in concessione e avviene solo dopo l’invio della rendicontazione da parte dell’impresa beneficiaria, attraverso la piattaforma telematica ReStart entro 180 giorni dalla data della determinazione di concessione del contributo.

 

Per ulteriori informazioni chiamaci allo 059/362285 oppure scrivici a info@esclamativa.it

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L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile nel limite massimo di € 10.000,00.

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La Camera di commercio assegna un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili fino ad un massimo di  contributo di euro 7.000,00.