Tra i provvedimenti del Decreto Agosto, in arrivo anche nuovi contributi a fondo perduto per le attività di vendita di beni e servizi dei centri storici che abbiano registrato un calo del fatturato nel mese di giugno 2020.
Possono beneficiare del contributo a fondo perduto per le attività commerciali dei centri storici, i soggetti esercenti attività d'impresa di vendita di beni o servizi al pubblico svolte in zone A o equivalenti dei comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana che, in base all'ultima rilevazione resa disponibile da parte delle amministrazioni pubbliche competenti per la raccolta
e l’elaborazione di dati statistici, abbiano registrato presenze turistiche di cittadini residenti in paesi esteri:
Per i soggetti che svolgono autoservizi di trasporto pubblico non di linea (es. taxi e noleggio con conducente), l’ambito territoriale di esercizio dell’attività è invece riferito all’intero territorio dei
suddetti Comuni.
Inoltre, le imprese in possesso dei requisiti sopra elencati, possono beneficiare del contributo a fondo perduto a condizione che l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferito al
mese di giugno 2020 sia inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi realizzati nel corrispondente mese del 2019.
Il contributo è calcolato in percentuale sulla differenza tra l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferiti al mese di giugno 2020 e l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi riferiti al mese di giugno 2019 come segue:
Il contributo è comunque riconosciuto nella misura minima di 1.000 euro alle persone fisiche e di 2.000 euro ai soggetti diversi dalle persone fisiche. Tali importi minimi sono altresì
riconosciuti ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° luglio 2019 nelle zone A dei suddetti comuni.
In ogni caso, l'ammontare del contributo a fondo perduto non può essere superiore a 150.000 euro.
Infine, il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi ed IRAP.
SIMEST rafforza la misura Transizione digitale o ecologica: dal 7 agosto 2025 possono accedere anche le imprese non esportatrici appartenenti a filiere a vocazione esportatrice. Novità anche per le spese: agevolabili i costi per la diagnosi energetica. Finanziamenti fino a 5 milioni di euro e contributi a fondo perduto fino a 200.000 €, con fondo perduto del 20% esteso anche a chi si impegna a conseguire la diagnosi entro la stipula.
La CCIAA dell’Emilia stanzia 750.000 euro per sostenere le imprese di Parma, Piacenza e Reggio Emilia nell’ottenimento di certificazioni ambientali, etiche e sociali. Contributo pari al 50% delle spese, investimento minimo 5.000 €. Domande online dal 2 al 28 ottobre 2025, fino a esaurimento fondi.
Contributi a fondo perduto fino a 10.000 € per progetti di digitalizzazione 4.0.
l Bando Innovazione Digitale 2025 della Camera di Commercio dell’Emilia sostiene le MPMI con sede a Parma, Piacenza e Reggio Emilia, finanziando al 50% delle spese per l'acquisto di consulenze, formazione, beni e software 4.0. Le spese devono essere sostenute tra il 1°maggio 2025 e il 31 agosto 2026. Le domande potranno essere presentate online dal 25 settembre al 21 ottobre 2025.