Novità per il Credito Imposta Ricerca e Sviluppo

Il bonus ricerca, in vigore dal periodo di imposta 2015 a quello 2020 è riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di 20 milioni di euro a condizione che siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo almeno pari a 30.000 euro in ciascun periodo di imposta in cui si intende fruire dell’agevolazione e che questo ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti al 2015 (2012 – 2013 – 2014).
Per il periodo di imposta 2016 la misura del credito di imposta è pari al 50% o al 25% degli incrementi annuali di spesa nelle attività di ricerca e sviluppo a seconda della tipologia di spese. Per il personale altamente qualificato e per i contratti di ricerca e sviluppo, il credito di imposta è pari al 50%, mentre per tutte le altre spese è pari al 25%.
Dal periodo di imposta 2017 la misura del credito d’Imposta è pari al 50% degli incrementi annuali di spesa delle attività di ricerca sviluppo indipendentemente dalla tipologia di spese. 
 
Ai fini della determinazione del credito d'imposta sono ammissibili le spese relative a:
  • personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo;
  • quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto di iva;
  • contratti di ricerca stipulati con le università e gli organismi di ricerca o con altre imprese (incluse start up innovative);competenze tecniche e privative industriali relative ad un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografico di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne. In questa voce rientrano anche il personale non altamente qualificato e i test e prove di laboratorio.

 

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Esclamativa 30/06/2025 CCIAA delle Marche. Contributi a fondo perduto in sostegno alla digitalizzazione delle PMI

Il bando della Camera di Commercio delle Marche sostiene la digitalizzazione e la transizione ecologica delle MPMI marchigiane attraverso voucher fino a 7.000 euro per progetti legati alle tecnologie 4.0/5.0 (es. AI, IoT, cybersecurity, cloud, robotica, software).

Sono finanziabili spese per consulenza, formazione e strumenti digitali.

Le domande vanno presentate dal 7 al 14 luglio 2025. La valutazione sarà a sportello.

Esclamativa 21/06/2025 CCIAA Pordenone - Udine: contributi a fondo perduto in sostegno alla transizione digitale ed ecologica delle PMI

La Camera di Commercio di Pordenone-Udine ha pubblicato il bando "Voucher digitali e transizione energetica" per sostenere la modernizzazione delle micro, piccole e medie imprese del territorio. L’iniziativa finanzia investimenti in:

  1. Innovazione digitale 4.0

  2. Transizione energetica 

Il contributo è concesso a fondo perduto e copre il 70% delle spese ammissibili, tramite Voucher (A) da 5.000 euro Voucher (B) da 10.000 euro, in base alla spesa minima effetuata. Prevista una premialità di 250 euro per le imprese in possesso di rating di legalità.

Le domande possono essere presentate dal 23 giugno al 2 settembre 2025.
La procedura è a sportello, con valutazione in base all’ordine cronologico di arrivo.

Esclamativa 19/06/2025 CCIAA Bologna: contributi a fondo perduto per la digitalizzazione delle PMI

Pubblicato il Bando "Voucher Digitali 2025" della Camera di Commercio di Bologna per sostenere la doppia transizione digitale ed ecologica delle imprese del territorio.

Il bando prevede contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 10.000 euro per impresa.

Sono finanziabili progetti che prevedano l’adozione di almeno una delle tecnologie prioritarie indicate dal bando e tecnologie complementari, purché strettamente connesse a quelle prioritarie.

Le domande potranno essere presentate online dalle ore 11:00 del 10 settembre 2025 fino alle ore 13:00 del 17 settembre 2025.

I contributi saranno assegnati con procedura a graduatoria secondo tre livelli di priorità con precedenza alle imprese femminili, giovanili, con rating di legalità o già assegnatarie PID-Next.