La Regione Emilia Romagna ha emanato il Bando per il supporto ad interventi energetici e prevenzione sismica delle imprese al fine di supportare gli investimenti verso l’efficienza energetica e la produzione di energia pulita, a basse emissioni di carbonio e a prezzi accessibili per l’autoconsumo.
Inoltre, per massimizzare i risultati raggiunti, il supporto agli investimenti in campo energetico viene proposto in sinergia con interventi atti a migliorare la prestazione sismica degli edifici in cui si svolgono le attività economiche.
Il Bando prevede la concessione di un contributo a fondo perduto perduto nella misura massima del 25% della spesa ritenuta ammissibile, come di seguito specificato:
A titolo d'esempio: Per una spesa ammissibile per l’investimento di 100.000 euro, il costo relativo agli interessi potrà essere rimborsato fino all’importo di €.15.000.
Il contributo potrà essere incrementato di 5 punti percentuali qualora ricorra una o più delle seguenti condizioni, da dichiarare obbligatoriamente in fase di domanda:
Il contributo massimo concedibile, anche in presenza dei requisiti per ottenere l’applicazione della premialità sopra indicata, non potrà comunque superare l’importo massimo di €.150.000.
Il Bando finanzia progetti finalizzati:
Gli interventi di cui alla lettera c) potranno essere finanziati solo se abbinati agli interventi cui alla lettera a) e/o b).
L’investimento complessivo per la realizzazione degli interventi proposti dovrà avere una dimensione finanziaria minima di €.50.000.
Gli investimenti potranno essere avviati dalla data di presentazione della richiesta di contributo e dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2024.
Il Bando finanzia le seguenti spese:
Per essere ammissibili i progetti devono comprendere obbligatoriamente la realizzazione delle spese di cui alla voce a) e/o b) e tale requisito va mantenuto anche in fase di rendicontazione delle spese, pena la revoca totale del contributo.
Possono presentare domanda di contributo:
a) le imprese singole aventi qualunque forma giuridica;
b) le aggregazioni di imprese, costituite nella forma di contratto di rete. Il contratto di rete dovrà essere stato stipulato e registrato presso la competente Camera di Commercio in data antecedente la data di presentazione della domanda;
c) soggetti giuridici iscritti al Repertorio Economico Amministrativo (REA);
d) consorzi con attività esterne;
Tali imprese:
Sono escluse le Associazioni Temporanee di Impresa.
Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione dalle ore 10.00 del 31 gennaio 2023 alle ore 13.00 del giorno 22 febbraio 2023.
La procedura di selezione delle domande e valutazione dei progetti sarà di tipo valutativo a sportello con punteggio minimo (50 punti) e sarà effettuata, secondo l’ordine cronologico di presentazione degli stessi.
Pubblicato il Bando per la rivitalizzazione dei centri storici, per favorire il ripopolamento, la rivitalizzazione e la rigenerazione delle aree dei centri storici e delle frazioni e/o di altre aree dei Comuni interessati dal sisma, attraverso il finanziamento di progetti di nuovo insediamento, riqualificazione, ammodernamento e/o ampliamento di quelle attività che, tramite l’offerta di beni e servizi, siano realmente idonee ad attrarre l’interesse e l’afflusso di persone nelle aree stesse.
Previsto un contributo a fondo perduto fino al 70% della spesa ritenuta ammissibile. I progetti per i quali viene presentata domanda di contributo dovranno avere una dimensione di investimento non inferiore a € 20.000,00.
La Regione Emilia Romagna, con questo Bando, intende supportare la riqualificazione delle imprese operanti nei settori del commercio, di vicinato e ambulante, del pubblico intrattenimento e dei pubblici esercizi, anche polifunzionali, favorendo la rigenerazione degli spazi e la realizzazione di investimenti atti a introdurre nuovi servizi e processi di cambiamento e di innovazione digitale e tecnologica necessari ad affrontare la trasformazione dei mercati nonché le nuove tendenze nei comportamenti dei consumatori.
Previsto un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile e per un importo fino a complessivi euro 70.000,00.
Il decreto CER, nel perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, disciplina le modalità di incentivazione per sostenere l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile e definisce criteri e modalità per la concessione dei contributi previsti dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo) del PNRR.
Il Titolo II del decreto reca disposizioni per la definizione degli incentivi sotto forma di tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa per gli impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile e si applica fino al trentesimo giorno successivo alla data del raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
Il Titolo III del decreto reca disposizioni per l’erogazione di contributi in conto capitale fino al 40 per cento dei costi ammissibili per lo sviluppo delle comunità energetiche e delle configurazioni di autoconsumo collettivo nei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti attraverso la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, anche abbinati a sistemi di accumulo di energia in attuazione della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo) del PNRR.
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