Il Fondo Energia è stato istituito dalla Regione Emilia Romagna allo scopo di:
I finanziamenti, nella forma tecnica di mutuo chirografario con rientri trimestrali a scadenze fisse, possono avere durata minima di 18 mesi e massima di 96 mesi, compreso eventuale preammortamento per un massimo di 18 mesi.
Il finanziamento copre il 100% del progetto ammissibile, con un minimo di € 25.000 ed un massimo di € 1.000.000. Il massimale di € 1.000.000 deve intendersi comprensivo anche del contributo a fondo perduto.
La medesima impresa può presentare più domande, relative a progetti diversi. I finanziamenti successivi al primo potranno essere erogati solo se i progetti relativi alle domande precedenti sono conclusi.
Si precisa che il contributo a fondo perduto può intervenire a copertura delle spese tecniche che precedono l’attuazione dell’intervento. Si citano a titolo di esempio le seguenti attività ammissibili a contributo a fondo perduto:
L’importo massimo di tale contributo non può essere superiore al 12,5% della quota pubblica del finanziamento richiesto.
Sono ammissibili al finanziamento del Fondo, secondo le modalità previste, le seguenti tipologie di intervento:
Sistema edificio-impianto
Processi produttivi
Installazione di sistemi di gestione e monitoraggio dei consumi energetici.
Gli interventi di cui alla presente tipologia possono essere proposti in sinergia con interventi di miglioramento e adeguamento sismico nei medesimi edifici qualora tali interventi risultino localizzati in aree a maggiore rischio sismico del territorio individuate dal sistema di protezione civile.
Nell’ambito di questa tipologia potranno essere finanziati interventi che prevedono l’installazione di nuovi impianti, comprensivi di eventuali sistemi di stoccaggio, per la produzione da fonti rinnovabili di energia elettrica e termica da destinare prioritariamente all’autoconsumo. Non è richiesto di soddisfare una soglia minima di autoconsumo. Non sono in alcun caso ammissibili impianti nei quali l’autoconsumo è limitato ai soli servizi ausiliari e di centrale a servizio dell’impianto stesso.
Per quanto riguarda, invece, la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, l’impianto oggetto del finanziamento dovrà soddisfare in tutto o in parte i fabbisogni dell’impresa richiedente. All’interno di questa tipologia di investimento è ammessa anche l’installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento.
Potranno essere finanziate spese per interventi di miglioramento e adeguamento sismico degli edifici qualora tali interventi risultino localizzati in aree a maggiore rischio sismico del territorio individuate dal sistema di protezione civile (zone 1 e 2) e solo se associate ad interventi energetici, ovvero in combinazione con almeno una delle tipologie tra A e B.
All’interno di questa tipologia, potrà essere finanziato un importo pari – al massimo - al 20% dell’importo relativo agli interventi energetici sopra menzionati.
Sono ammissibili a finanziamento gli interventi di miglioramento e/o adeguamento che riguardino edifici per i quali sia stata svolta la valutazione della sicurezza, argomentata con apposita relazione, a seguito della quale si rendano necessari interventi di cui alle seguenti categorie di intervento:
1. riparazioni o interventi locali;
2. interventi di miglioramento sismico;
3. interventi di adeguamento sismico.
Tali interventi potranno riguardare, a seconda delle caratteristiche costruttive degli edifici:
➢ Nei casi di edifici in muratura:
- la riparazione di eventuali quadri fessurativi;
- l’efficienza dei collegamenti tra le pareti verticali dell’edificio e tra queste ultime e gli orizzontamenti;
- l’eliminazione degli indebolimenti locali;
- la riduzione della spinta generata dalle coperture e dalle strutture voltate;
- il raggiungimento di una distribuzione di masse non strutturali ottimale.
➢ Nei casi di edifici in cemento armato o a struttura metallica, saranno da preferire, in linea di principio, gli interventi che portino:
- alla riparazione di eventuali quadri fessurativi esistenti negli elementi strutturali e nelle tamponature che possono essere considerate efficaci ai fini dell’assorbimento delle forze orizzontali;
- all’eventuale miglioramento della stabilità di dette tamponature mediante idonea connessione alla struttura intelaiata;
- alla ridistribuzione in pianta e in alzato delle tamponature efficaci al fine di ridurre sia gli effetti torsionali che le irregolarità in altezza o le zone critiche determinate dalla presenza di elementi tozzi.
➢ Nei casi di edifici a struttura mista varranno le tipologie di intervento e le priorità elencate per la parte in muratura e per quella in cemento armato o a struttura metallica.
Nell’ambito di questa tipologia di intervento potranno essere finanziati interventi di sostegno ad infrastrutture, tecnologie e macchinari per il riciclo degli scarti di lavorazione industriali e investimenti in processi e tecnologie innovative che consentano il riciclaggio degli scarti di precedenti lavorazioni per ottenere nuovi prodotti.
I giustificativi di spesa dovranno avere data successiva alla data di presentazione della domanda. I pagamenti dovranno essere eseguiti successivamente alla data di presentazione della domanda e comunque entro la presentazione della rendicontazione finale.
Può beneficiare le Imprese (micro, piccole, medie e grandi imprese) e le E.S.Co, che possiedano le seguenti caratteristiche:
Nel caso in cui il gestore si trovi a dover esaminare richieste di finanziamento da parte di imprese coinvolte anche parzialmente nello svolgimento delle attività citate, quindi con più codici ATECO, dovrà essere acquisita una dichiarazione da parte del legale rappresentante, nella quale si dichiari che l’intervento oggetto del finanziamento è finalizzato all’esercizio di attività ammissibile.
Le imprese dovranno risultare attive e con localizzazione produttiva, censita in visura camerale, in Emilia-Romagna all’atto di richiesta di erogazione del finanziamento.
Possono presentare domanda anche le E.S.Co. (Energy Service Company).
La domanda di contributo potrà essere presentata esclusivamente attraverso modalità online con firma digitale dall’ 8 novembre all’11 dicembre 2023.
Per l’accoglimento dei progetti si utilizzerà un procedimento valutativo a sportello, effettuando l’istruttoria in base all’ordine di protocollo di arrivo sul portale.
La Regione Veneto intende sostenere imprese di micro, piccola e media dimensione per lo sviluppo di competenze specifiche per la transizione industriale. In particolare, il Bando prevede l’attuazione di un percorso di acquisizione di competenze specifiche negli ambiti della digitalizzazione dei processi 4.0, in linea con le priorità tecnologiche definite dalla Regione del Veneto.
Sono ammissibili al sostegno interventi che prevedono l’attuazione di un percorso articolato in due fasi:
La Regione Lombardia ha pubblicato il Bando InnovaCultura con l’obiettivo generale di contribuire alla crescita e all’innovazione, anche in ottica di sostenibilità ambientale, del settore culturale e creativo e degli Istituti e luoghi della cultura lombardi.
Il Bando finanzia progetti innovativi in ambito culturale realizzati da partenariati costituiti da imprese culturali e creative e da istituti e luoghi della cultura.
Previsto un contributo a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili. Il contributo massimo concedibile non potrà superare la somma di 200.000,00 euro per progetto.
La Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte intende incentivare l’avvio da parte delle imprese di percorsi per favorire la transizione ecologica attraverso l’adozione di criteri ESG, interventi di efficienza energetica, introduzione di Fonti di Energia Rinnovabile e la partecipazione a Comunità Energetiche Rinnovabili.
Le agevolazioni previste saranno accordate sotto forma di contributo a fondo perduto a copertura del 50% delle spese sostenute e ritenute ammissibili.
Alle imprese in possesso del rating di legalità in corso di validità al momento della domanda e fino alla liquidazione del contributo, verrà riconosciuta una premialità di euro 200,00.