Privacy 2018: il responsabile della protezione dei dati per i privati

L’RPD (responsabile della protezione dei dati personali o DPO-Data protector officer) è un soggetto designato dal titolare/responsabile del trattamento per “assolvere a funzioni di supporto e controllo, consultive, formative e informative relativamente all'applicazione del Regolamento medesimo”.
Nello svolgimento dei propri compiti, tale soggetto deve poter disporre di risorse personali, locali, attrezzature ecc, necessarie per l’espletamento dei propri compiti, ed è possibile per un gruppo imprenditoriale designare un unico responsabile della protezione dei dati personali, purché tale responsabile sia facilmente raggiungibile da ciascuno stabilimento.
In merito ai requisiti che l'RPD deve possedere è stato precisato che non sono richieste specifiche attestazioni formali o l'iscrizione in appositi albi, essendo sufficiente che tale soggetto abbia un'approfondita conoscenza della normativa e delle prassi in materia di privacy. Attenzione però, deve agire in piena indipendenza e autonomia, riferendo direttamente ai vertici. Per tali motivi e per evitare l’insorgere di conflitti di interesse, è meglio evitare di assegnare il ruolo di “responsabile della protezione dei dati personali a soggetti con incarichi di alta direzione (Ad, membro del CDA, Direttore generale).
Il ruolo di responsabile della protezione dei dati personali può essere ricoperto:
  • da un dipendente del titolare o del responsabile (non in conflitto di interessi) che conosca la realtà operativa in cui avvengono i trattamenti;
  • da un soggetto esterno.
Il RPD scelto all'interno andrà nominato mediante specifico atto di designazione, mentre quello scelto all'esterno, che dovrà avere le medesime prerogative e tutele di quello interno, dovrà operare in base a un contratto di servizi. Tali atti, da redigere in forma scritta, dovranno indicare espressamente
  • i compiti attribuiti,
  • le risorse assegnate per il loro svolgimento,
  • la utile informazione in rapporto al contesto di riferimento. 
Non tutti i soggetti privati sono tenuti a nominare l'RPD. Nella tabella che segue, ecco un elenco esemplificativo e non esaustivo dei soggetti che devono averlo.
 

oggetti obbligati

Soggetti non obbligati

istituti di credito

liberi professionisti operanti in forma individuale

imprese assicurative

agenti, rappresentanti e mediatori operanti non su larga scala

sistemi di informazione creditizia

imprese individuali o familiari

società finanziarie

piccole e medie imprese

società di informazioni commerciali

 

società di revisione contabile

 

società di recupero crediti

 

istituti di vigilanza

 

partiti e movimenti politici

 

sindacati

 

caf e patronati

 

società operanti nel settore delle "utilities" (telecomunicazioni, distribuzione di energia elettrica o gas)

 

imprese di somministrazione di lavoro e ricerca del personale

 

società operanti nel settore della cura della salute, della prevenzione/diagnostica sanitaria quali ospedali privati, terme, laboratori di analisi mediche e centri di riabilitazione

 

società di call center

 

società che forniscono servizi informatici

 

società che erogano servizi televisivi a pagamento

 

 

Per saperne di più leggi anche: Privacy 2018, il nuovo approccio: la “responsabilizzazione” dei titolari e responsabili.

Guarda le altre notizie di Privacy
Esclamativa 09/05/2025 Regione Toscana: contributi a fondo perduto per investimenti in energia rinnovabile

La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.

Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti eolici;
  • Impianti micro e mini idroelettrico;
  • Sistemi di accumulo per impianto solare fotovoltaico.

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.

Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.

Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.

Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.

Esclamativa 08/05/2025 Regione Lombardia - PMI: contributi a fondo perduto per l'ottenimento della parità di genere

La Regione Lombardia finanzia nuovamente il bando “Verso la certificazione della parità di genere”, destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede in Lombardia.

A disposizione oltre 4,6 milioni di euro in contributi a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili.

Due le linee di finanziamento:

  • Linea A: servizi di consulenza per accompagnare l’impresa nel percorso verso la certificazione;

  • Linea B: copertura dei costi per ottenere la certificazione.

La Linea A può essere richiesta solo insieme alla Linea B. È invece possibile richiedere solo la Linea B.

I voucher vanno da 2.000 a 9.000 euro, in base alla dimensione aziendale. La certificazione deve essere ottenuta entro 180 o 240 giorni, in base alla linea scelta.

Le domande possono essere già essere presentate online, con procedura a sportello.

Scadenza: 30 giugno 2027, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.

Esclamativa 07/05/2025 RUBRICA SMART 5.0 - Stage V: il passepartout per accedere al Piano Transizione 5.0

Con il Piano Transizione 5.0 si aprono scenari interessanti anche per il comparto agricolo, grazie alla possibilità di accedere a importanti agevolazioni per la sostituzione di trattrici e macchine semoventi non stradali.

Grazie ad un recente aggiornamento normativo (FAQ 4.24 del 10 aprile 2025), quando questi mezzi sono dotati di motorizzazione Stage V e vanno a sostituire veicoli obsoleti con motori Stage I o precedenti possono rientrare nei progetti agevolati previsti dal Piano Transizione 5.0

Nell’articolo della Rubrica 5.0 Smart, l’ing. Salvatore Rossini – Collaboratore Area Progetti e Consulenza di Esclamativa – illustra nel dettaglio come sfruttare al meglio questa opportunità.