CCIAA Verona: contributi a fondo perduto per supportare le MPMI nell' internazionalizzazione

La Camera di Commercio di Verona sostiene le MPMI del territorio con un nuovo bando per favorire l’internazionalizzazione. L’obiettivo è rafforzare la capacità delle imprese di operare sui mercati esteri, promuovendone la competitività e facilitando l’accesso a nuove opportunità di business.

L’intervento prevede contributi a fondo perduto per servizi specialistici, certificazioni e partecipazioni a fiere, nell’ambito delle competenze camerali in materia di commercio internazionale.

 

CONTRIBUTI

Le imprese possono accedere a un contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese ammissibili, al netto di IVA e imposte equivalenti. L’importo massimo varia in base alla tipologia di impresa e alla presenza di figure specialistiche nel progetto (TEM/DEM).

Massimali per imprese singole:

  • Fino a 12.000 euro se tra le spese è previsto un TEM o DEM;

  • Fino a 13.000 euro per imprese femminili o giovanili, con requisiti validi sia alla domanda sia alla rendicontazione;

  • Fino a 8.000 euro in assenza di TEM/DEM;

  • Fino a 9.000 euro per imprese femminili o giovanili senza TEM/DEM.

Massimali per aggregazioni:

  • 12.000 euro per impresa, con un tetto massimo complessivo di 72.000 euro, in presenza di TEM/DEM;

  • 8.000 euro per impresa, con un tetto massimo complessivo di 48.000 euro, in assenza di TEM/DEM.

 

Il valore dell’intervento deve essere almeno pari a 5.000 euro (IVA esclusa)

Il contributo è soggetto a ritenuta d’acconto del 4%, ove prevista ed è cumulabile con altri aiuti pubblici, nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea.

 

BENEFICIARI

Il bando è rivolto alle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), secondo la definizione del Regolamento UE n. 651/2014, che abbiano sede legale o almeno un’unità operativa attiva nella provincia di Verona.

Possono presentare domanda:

  • Imprese singole

  • Aggregazioni di almeno 6 imprese, costituite in una delle seguenti forme:

    • Reti di imprese, sia con soggettività giuridica sia in forma di contratto, purché regolarmente iscritte al Registro delle Imprese

    • ATI (Associazioni Temporanee di Imprese)

    • ATS (Associazioni Temporanee di Scopo)

    • Consorzi di imprese

Requisiti per l’accesso

Per partecipare, è necessario che tutte le imprese coinvolte:

  • Siano regolarmente iscritte e attive al Registro delle Imprese

  • Siano in regola dal punto di vista amministrativo e contributivo (DURC, diritto annuale, ecc.)

  • Non si trovino in stato di difficoltà ai sensi della normativa europea

  • Non abbiano già beneficiato del bando 2024, salvo nei casi in cui la domanda precedente sia stata sospesa per esaurimento fondi

Nel caso delle aggregazioni, tutte le imprese devono partecipare in modo unitario a tutte le fasi del progetto. Il soggetto capofila svolge il ruolo di referente nei confronti dell’ente gestore e sottoscrive gli impegni contrattuali a nome dell’intera aggregazione.

È fondamentale che tutti i requisiti siano rispettati sia al momento della domanda sia nella fase di erogazione, per evitare il rischio di revoca del contributo.

 

INTERVENTI AGEVOLABILI

Gli interventi devono appartenere a uno dei seguenti due ambiti operativi e rispondere a requisiti di novità o potenziamento, con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento internazionale dell’impresa. Sono esclusi gli interventi già cofinanziati dalla Camera di Commercio.

 

A. Rafforzamento della presenza all’estero

Sono ammesse le seguenti attività:

  • Temporary Export Manager (TEM) e Digital Export Manager (DEM) per affiancamento operativo nei mercati internazionali;

  • Formazione interna per acquisire competenze specifiche sull’internazionalizzazione;

  • Certificazioni di prodotto necessarie per esportare in determinati Paesi o accedere a canali di vendita, come la GDO (grande distribuzione organizzata).

 

B. Promozione sui mercati esteri

Sono ammesse spese legate alla partecipazione a fiere internazionali, in Italia o all’estero, come espositore:

  • Affitto spazi espositivi;

  • Iscrizioni e allestimenti;

  • Servizi di hostess e interpretariato;

  • Trasporto merci e assicurazioni;

 

Requisiti degli interventi

  • Devono essere nuovi o in fase di potenziamento rispetto all’attività ordinaria dell’impresa.

  • Devono avere una finalità chiara e diretta di sviluppo dell’internazionalizzazione.

  • Devono essere dettagliatamente descritti in fase di domanda, indicando l’ambito di appartenenza.

  • Devono essere tracciabili e verificabili, con documentazione completa ai fini della rendicontazione.

 

SPESE AMMISSIBILI

Le spese devono essere chiaramente riconducibili a uno dei tre ambiti previsti, pena l’esclusione. Ogni voce deve essere supportata da documentazione formale e completa.

1. Servizi professionali per l’internazionalizzazione

Acquisto di servizi da parte di società specializzate per l’inserimento temporaneo di:

  • Temporary Export Manager (TEM);

  • Digital Export Manager (DEM).

 

Inserimento diretto in azienda di figure con competenze specifiche in export management tramite:

  • Contratto di lavoro subordinato;

  • Contratto di collaborazione professionale.

 

2. Certificazioni per l’estero

Ottenimento o rinnovo di certificazioni di prodotto richieste per:

  • Esportazione in specifici Paesi;

  • Accesso a canali di vendita esteri, inclusa la Grande Distribuzione Organizzata (GDO).

 

3. Partecipazione a fiere internazionali

Spese legate alla partecipazione in qualità di espositore, sia in Italia che all’estero:

  • Noleggio spazi;

  • Quote di iscrizione;

  • Allestimento dello stand;

  • Servizi di hostess e interpretariato;

  • Trasporto dei prodotti;

  • Assicurazioni connesse alla partecipazione.

 

Le spese devono essere fatturate tra il 01/07/2025 e il 30/06/2026.

Ogni fattura deve riportare il CUP – Codice Unico di Progetto.

Tutti gli importi devono essere indicati al netto di IVA o di imposte equivalenti.

 

Documentazione Obbligatoria

  • Preventivi dettagliati in lingua italiana, o accompagnati da traduzione, intestati al soggetto richiedente

  • Ogni documento deve indicare chiaramente l’ambito di intervento di riferimento

  • Solo le fatture formalmente corrette e coerenti con i preventivi saranno considerate valide ai fini del contributo

 

Sono ammesse solo le spese fatturate dal 1° luglio 2025 e quietanzate entro il 31 luglio 2026. I documenti devono essere intestati all’impresa richiedente o, in caso di aggregazione, all’impresa capofila.

Ogni fattura deve riportare il Codice Unico di Progetto (CUP) assegnato dalla Camera di Commercio. Le fatture emesse prima del rilascio del CUP devono essere integrate; quelle emesse dopo e prive del codice non sono regolarizzabili e saranno escluse.

Per i fornitori esteri, il CUP va comunque annotato sull’originale della fattura dal beneficiario.

Il progetto si considera avviato solo con spese conformi ai requisiti indicati. Nessuna spesa sostenuta prima del 1° luglio 2025 sarà ritenuta ammissibile.

Tutti i progetti devono concludersi entro il 30 giugno 2026.

 

 

 

SPESE NON AMMISSIBILI

Non sono ammesse al contributo le spese per:

  • Fiere già cofinanziate dalla Camera di Commercio;

  • Viaggio, vitto, alloggio e trasferimenti;

  • Materiale promozionale e campionature;

  • Certificazioni non legate all’export (es. ISO, EMAS);

  • Consulenze ordinarie (fiscali, contabili, legali);

  • Spese generali (energia, pulizie, cancelleria, ecc.);

  • Investimenti in leasing, beni usati o in locazione.

Sono inoltre escluse:

  • Fatture senza CUP, anche se emesse dopo l’assegnazione;

  • Spese espresse al lordo dell’IVA o imposte estere;

  • Autofatture, preventivi autoredatti e pagamenti in contanti.

Ogni spesa deve essere tracciabile e coerente con gli ambiti previsti, altrimenti sarà esclusa dalla rendicontazione.

 

VALUTAZIONE E PRESENTAZIONE DOMANDE

Le domande di contributo devono essere presentate esclusivamente online.

Le domande possono essere presentate dalle ore 9:00 del 9 giugno 2025 fino alle ore 16:00 del 23 giugno 2025.

Ogni impresa può presentare una sola domanda.

La valutazione delle domande prevede:

  • Una verifica di ammissibilità basata sul rispetto dei requisiti richiesti, sulla coerenza delle spese e sulla completezza della documentazione;

  • La formazione di graduatorie fino a esaurimento dei fondi disponibili, secondo i criteri specifici stabiliti per ciascuna misura.

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