Contributi a fondo perduto per le industrie dei distretti del conciario

Il Mise ha istituito il Fondo a sostegno dell’industria conciaria e delle filiere del settore conciaria, misura destinata alle imprese appartenenti ad un distretto conciario sul territorio nazionale che presentano, singolarmente o in modalità integrata di filiera, progetti d’investimento in grado di accrescere la competitività attraverso l’introduzione di processi produttivi digitali e innovazioni di prodotto.

Quale contributo prevede il Fondo per l'industria conciaria del Mise?

La misura prevede la concessione di un contributo a fondo perduto  nella misura del 50% delle spese ammissibili.

Quali interventi finanzia il Fondo per l'industria conciaria del Mise?

Sono ammissibili progetti in grado di accrescere la competitività delle imprese proponenti e con ricadute positive sul distretto conciario di appartenenza, volti alla realizzazione di programmi di investimento dotati di elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, che possono anche includere lo svolgimento di attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale.

I progetti d'investimento, in particolare, devono essere diretti alla realizzazione di una delle seguenti finalità:

  • a) introduzione, nell'attività dell'impresa proponente, di innovazioni di prodotto o processo per la realizzazione di almeno uno dei seguenti obiettivi:
  • a.1) ampliamento della gamma dei prodotti e/o servizi o loro significativa ridefinizione tecnologica in senso innovativo;
  • a.2) introduzione di contenuti e processi digitali;
  • b) minimizzazione, secondo principi di ecosostenibilità ed economia circolare, degli impatti ambientali dei processi produttivi, quali progetti per la riduzione dell'utilizzo di acqua, di energia e di prodotti chimici, per il trattamento dei reflui, per l'abbattimento delle emissioni nell'atmosfera, per il recupero dei rifiuti;
  • c) creazione o consolidamento di strumenti di condivisione e integrazione di attività, conoscenze e competenze relative alla filiera del settore conciario, attraverso la creazione di idonee piattaforme e strutture di condivisione o animazione, in grado di favorire l'innovazione e l'internazionalizzazione delle imprese del settore conciario.

I progetti candidati devono, in ogni caso:

 

  • a) essere realizzati dalle imprese, in possesso dei requisiti richiesti dalla misura, presso la sede ubicata in Italia indicata nella domanda di agevolazione e comunque nell'ambito territoriale e funzionale del distretto conciario di appartenenza previsto nella determinazione regionale di riconoscimento del medesimo distretto;
  • b) prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a euro 50.000 e non superiori a euro 200.000. Nel caso di presentazione di progetti integrati di distretto diretti alla realizzazione della finalità indicate dalla misura e che prevedono l'integrazione di almeno cinque progetti, la soglia massima delle spese ammissibili, limitatamente a uno dei progetti inclusi nel progetto integrato di distretto, è innalzata a euro 500.000;
  • c) garantire la sostenibilità ambientale degli investimenti;
  • d) essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed essere ultimati entro diciotto mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Quali spese finanzia il Fondo per l'industria conciaria del Mise?

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese, strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti, relative ai seguenti investimenti:

  • a) acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
  • b) programmi informatici e licenze software;
  • c) formazione del personale inerente agli aspetti su cui è incentrato il progetto a fronte del quale è richiesta l'agevolazione, in misura non superiore al 10% dell'importo del progetto;
  • d) acquisto di beni immobili e realizzazione di opere murarie e assimilabili, strettamente connessi al progetto di investimento candidato, nel limite del 30% delle spese ammissibili complessive.

In relazione alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, eventualmente incluse nel progetto, sono ammissibili le seguenti ulteriori spese, complessivamente nel limite del 30% dell'importo delle spese ammissibili del progetto:

  • a) personale dipendente e collaboratori con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale incluse del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
  • b) strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • c) contratti di ricerca «extra muros» aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte di un soggetto commissionario di attività ricerca industriale e sviluppo sperimentale tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  • d) servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l'attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, inclusa l'acquisizione o l'ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato.

È, altresì, ammissibile alle agevolazioni un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante, nel limite del 20% delle spese ritenute ammissibili.

Chi può richiedere i contributi previsti dal Fondo per l'industria conciaria del Mise?

Possono beneficiare delle agevolazioni prevista dal Fondo le imprese facenti parte di un distretto conciario presente nel territorio nazionale operanti nell'industria conciaria, che presentino i seguenti requisiti che svolgono presso la sede oggetto della domanda di agevolazione l’attività economica, come risultante dal codice di attività comunicato al Registro delle imprese, di “preparazione e concia del cuoio e pelle” di cui al codice ATECO 15.11.00.

 

Quando presentare domanda per il contributo previsto dal Fondo per l'industria conciaria del Mise?

Le domande di agevolazione devono essere compilate, esclusivamente per via elettronica, a partire dalle seguenti date:

  • a) compilazione della domanda di agevolazione, a partire dalle ore 10.00 dell’8 novembre 2022;
  • b) invio della domanda di agevolazione, a partire dalle ore 10.00 del 15 novembre 2022.

Le domande di accesso alle agevolazioni sono valutate da Invitalia sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Per ulteriori informazioni contattaci allo 059/362285 oppure scrivi a info@esclamativa.it 

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Esclamativa 25/03/2025 CCIAA Modena: PMI, Tre bandi con contributi a fondo perduto per internazionalizzazione, digitalizzazione ed efficienza energetica

Sono aperti tre bandi per le MPMI modenesi, con contributi a fondo perduto fino a 5.000 euro per progetti di internazionalizzazione, digitalizzazione e transizione energetica.

 

I bandi attivi:

  • Voucher Internazionalizzazione
    Investimento minimo: 3.000 euro
    Domande: dal 2 all’11 aprile 2025

 

  • Voucher Digitali I4.0
    Investimento minimo: 3.000 euro
    Domande: dall’11 al 20 giugno 2025

 

  • Voucher Transizione Energetica
    Investimento minimo: 1.500 euro
    Domande: dal 28 aprile al 16 maggio 2025

 

Tutti i bandi sono a graduatoria, con risorse limitate.

Apri la news per scoprire tutte le opportunità offerte dai bandi della CCIAA di Modena.

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Stanziati 600.000 euro.

Il contributo è a fondo perduto e copre fino al 50% delle spese ammissibili:

  • Massimo 20.000 euro per impianti a uso aziendale;

  • Fino a 30.000 euro per impianti realizzati nell’ambito di una CER.

Le domande potranno essere inviate dal 20 marzo al 22 aprile 2025 tramite piattaforma telematica, con firma digitale.

Le richieste NON saranno valutate in ordine cronologico e avranno priorità le imprese femminili, giovanili e quelle con rating di legalità.

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L’iniziativa prevede contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici e mini eolici destinati all’autoconsumo, sistemi di accumulo energetico e diagnosi energetiche.

Le risorse sono destinate per il 40% alle regioni del Sud Italia e per un altro 40% alle micro e piccole imprese.

Le agevolazioni prevedono contributi fino al 40% per le piccole imprese, 30% per le medie imprese, 30% per i sistemi di stoccaggio e 50% per la diagnosi energetica.