MISE e MEF: ampi bonus fiscali alle start up

Nel provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e del Ministero di Economia e Finanza (MEF) collegato alla legge finanziaria 2015, trasmessa alle Camere per l’iter di approvazione, sono previsti i tre punti seguenti:
 
- Incentivi fiscali per le start up in base alla semplificazione procedurale dell’esenzione. 
L’estensione al quinquennio dello status di “start up innovativa” incluso nella legge di stabilità 2015 accrescerebbe il numero delle imprese innovative che potranno usufruire dei bonus fiscali. 
Inoltre è prevista la possibilità di non notificare all’Unione Europea le misure che introducono facilitazioni tributarie per le start up.
 
- Rafforzamento dell’Istituto Italiano di tecnologia: si intende rinvigorire tale istituto, sorto nel 2005 per promuovere lo sviluppo tecnologico del Paese (legge n. 326 del 24 novembre 2003), attribuendogli anche il ruolo di incubatore o di acceleratore d’impresa. 
 
- Rafforzamento dell’Equity Crowdingfunding e sua estensione anche ai veicoli d’investimento: molte start-up si finanziano con il crowdfunding, strumento con cui più persone (“folla” o crowd) conferiscono somme di denaro (funding), anche di modesta entità, per finanziare un progetto imprenditoriale o iniziative di diverso genere utilizzando piattaforme o portali online, in cambio di un’eventuale ricompensa. Si parla, invece, di “equity-based crowdfunding” quando tramite l’investimento online si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una società, che prevede un insieme di diritti patrimoniali e amministrativi come ricompensa per il capitale apportato. Inoltre è possibile distinguere altri modelli di crowdfunding a seconda del tipo di rapporto che si instaura tra il soggetto che finanzia e quello che ha richiesto il finanziamento. Col provvedimento collegato si intende estendere il crowdfunding anche ai veicoli di investimento, pertanto attraverso i portali in rete potrebbero finanziarsi sia le start up, sia organismi terzi che investono in start-up. 
 
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Esclamativa 15/05/2025 RUBRICA SMART 5.0: Dall’ok del GSE all’F24: come si usa davvero il credito d’imposta 5.0

Transizione 5.0: utilizzo del credito d’imposta dopo l’approvazione GSE

Una volta ottenuto il riconoscimento del credito d’imposta, è fondamentale gestirne correttamente l’utilizzo secondo quanto previsto dalla normativa.

In questo approfondimento della Rubrica 5.0 Smart di Esclamativa, vengono chiariti i principali aspetti operativi da considerare: codice tributo, scadenze, obblighi documentali, modalità di compensazione e limiti applicabili.

Una gestione precisa è essenziale per tutelare il beneficio e affrontare eventuali verifiche con la massima trasparenza.

 

Articolo a cura di Salvatore Rossini – Ingegnere Industriale, Collaboratore Area Progetti e Consulenza – Esclamativa Srl

Esclamativa 12/05/2025 Regione Marche: Incentivi per interventi di efficientamento energetico

La Regione Marche mette a disposizione oltre 20 milioni di euro per sostenere le imprese in interventi di efficientamento energetico, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 30% le emissioni di gas serra rispetto alla situazione iniziale. Possono partecipare tutte le imprese, di ogni dimensione, operanti in settori come industria, costruzioni, commercio, trasporti, energia, servizi tecnici e altri.

Gli investimenti ammissibili includono, ad esempio, impianti da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, sostituzione di impianti o macchinari ad alta efficienza, e miglioramenti energetici sugli edifici produttivi.

Il contributo pubblico può arrivare a coprire fino al 100% dei costi, combinando fondo perduto e finanziamento agevolato a tasso zero.

La procedura è a sportello, con domande valutate in ordine di arrivo. Le imprese potranno presentare richiesta dalle ore 10:00 del 23 luglio alle ore 10:00 del 25 luglio 2025.

Esclamativa 09/05/2025 Regione Toscana: contributi a fondo perduto per investimenti in energia rinnovabile

La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.

Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti eolici;
  • Impianti micro e mini idroelettrico;
  • Sistemi di accumulo per impianto solare fotovoltaico.

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.

Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.

Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.

Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.