MiSE, Nuova Sabatini: ancora disponibili oltre 320 milioni di euro

Il 4 aprile 2018, il Mise tramite un comunicato, ha informato, che è ancora disponibile circa il 25% delle risorse dedicate alla misura Beni strumentali cd. "Nuova Sabatini", nata con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese.
Si ricorda che possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
  • hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento
Per usufruire dell’agevolazione, i beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, nonché a software e tecnologie digitali. Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito,
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.
Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
  • di durata non superiore a 5 anni
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
Il contributo del Ministero dello sviluppo economico è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
  • 2,75% per gli investimenti ordinari
  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).
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Esclamativa 20/05/2025 CCIAA di Verona: Contributi a fondo perduto per sostenere le PMI nella doppia transizione digitale ed ecologica

La Camera di COmmercio di Verona mette a disposizione voucher a fondo perduto per favorire l’innovazione digitale e la sostenibilità ambientale delle micro, piccole e medie imprese veronesi, di tutti i settori economici.

La dotazione finanziaria complessiva è di 1.500.000 euro, suddivisa in:

  • 1.050.000 euro per investimenti tra 4.000 e 14.999,99 euro (Misura A),

  • 450.000 euro per investimenti pari o superiori a 15.000 euro (Misura B).

I voucher coprono il 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di:

  • Misura A - € 6.500 o € 7.000;

  • Misura B - € 15.000 o € 17.000;

 

Previste premialità aggiuntive per imprese con Rating di Legalità o qualificate come Società Benefit.

Domande da presentare online dal 25 giugno 2025 fino al 30 giugno 2025

La graduatoria è determinata dall'ordine crescente dell'investimento ammesso a contribuzione.

Esclamativa 15/05/2025 RUBRICA SMART 5.0: Dall’ok del GSE all’F24: come si usa davvero il credito d’imposta 5.0

Transizione 5.0: utilizzo del credito d’imposta dopo l’approvazione GSE

Una volta ottenuto il riconoscimento del credito d’imposta, è fondamentale gestirne correttamente l’utilizzo secondo quanto previsto dalla normativa.

In questo approfondimento della Rubrica 5.0 Smart di Esclamativa, vengono chiariti i principali aspetti operativi da considerare: codice tributo, scadenze, obblighi documentali, modalità di compensazione e limiti applicabili.

Una gestione precisa è essenziale per tutelare il beneficio e affrontare eventuali verifiche con la massima trasparenza.

 

Articolo a cura di Salvatore Rossini – Ingegnere Industriale, Collaboratore Area Progetti e Consulenza – Esclamativa Srl

Esclamativa 12/05/2025 Regione Marche: Incentivi per interventi di efficientamento energetico

La Regione Marche mette a disposizione oltre 20 milioni di euro per sostenere le imprese in interventi di efficientamento energetico, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 30% le emissioni di gas serra rispetto alla situazione iniziale. Possono partecipare tutte le imprese, di ogni dimensione, operanti in settori come industria, costruzioni, commercio, trasporti, energia, servizi tecnici e altri.

Gli investimenti ammissibili includono, ad esempio, impianti da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, sostituzione di impianti o macchinari ad alta efficienza, e miglioramenti energetici sugli edifici produttivi.

Il contributo pubblico può arrivare a coprire fino al 100% dei costi, combinando fondo perduto e finanziamento agevolato a tasso zero.

La procedura è a sportello, con domande valutate in ordine di arrivo. Le imprese potranno presentare richiesta dalle ore 10:00 del 23 luglio alle ore 10:00 del 25 luglio 2025.