Pubblicato il Bando per il rafforzamento delle competenze per la transizione industriale, digitale e green lungo la direttrice della S3 della Regione Emilia Romagna, con cui intende sostenere le aziende che investono sul potenziamento di competenze per sostenere la transizione digitale ed ecologica guidata dalla S3 regionale, l’innovazione dei metodi di produzione e di organizzazione, i materiali e i processi produttivi in maniera intelligente, sostenibile e continuativa, lo sviluppo di competenze manageriali, l’attrattività ed il trattenimento dei talenti ed, in generale, il rafforzamento del proprio capitale umano.
Il contributo previsto sarà concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 75% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a complessivi 50.000 euro. Il contributo complessivo concedibile non potrà comunque superare l’importo massimo di euro 50.000 anche in presenza dei requisiti per ottenere l’applicazione delle premialità previste nel bando.
Fatto salvo l’importo massimo concedibile previsto, il contributo indicato nel paragrafo precedente è incrementato di 10 punti percentuali se il progetto prevede l’inserimento di nuovi “talenti” nel proprio organico.
Fatto salvo l’importo massimo concedibile previsto, il contributo sarà incrementato di ulteriori 5 punti percentuali, qualora, in alternativa tra loro, sia presente la dichiarazione del possesso di una delle seguenti premialità:
I contributi previsti dal Bando sono concessi nell’ambito del “Regime de minimis”; le spese oggetto del contributo non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche di qualsiasi natura.
Sono ammissibili gli interventi volti ad investire in competenze per la specializzazione intelligente, per la transizione industriale e per l’imprenditorialità.
I progetti dovranno illustrare un piano triennale di strategia aziendale finalizzata a perseguire uno o più obiettivi di cui al Bando, dovranno indicare le modalità di finanziamento e dovranno essere articolati in:
FASE A – Rilevazione dei fabbisogni di specifiche competenze all’interno della realtà aziendale necessarie per affrontare, alternativamente o congiuntamente:
FASE B – Introduzione di azioni volte alla riduzione del mismatch tra domanda e offerta di competenze, anche in ottica di genere, e con eventuale coinvolgimento delle Università, dei laboratori accreditati della Rete Alta Tecnologia, degli Enti e degli organismi di ricerca, dei centri per l’innovazione, dei Tecnopoli, delle Associazioni Clust-ER regionali della Regione degli AFAM e degli ITS. Le azioni potranno riguardare:
Sono ammissibili a contributo i progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti e/o servizi e/o processi produttivi e/o al miglioramento di prodotti e/o servizi e/o processi produttivi esistenti.
In particolare, gli interventi compresi nei progetti dovranno prevedere:
L’investimento complessivo per la realizzazione degli interventi proposti dovrà avere una dimensione finanziaria non inferiore a euro 30.000.
Sono ammissibili le seguenti spese:
Le fatture e tutti i documenti di spesa relativi ai progetti ammessi al contributo per essere considerate ammissibili debbono essere emessi ed integralmente pagati nel periodo ricompreso tra la data di presentazione della domanda e la data di presentazione della rendicontazione delle spese e devono, comunque, riferirsi alle attività e agli interventi svolti dalla data di presentazione della domanda ed entro il 31.12.2024.
Possono presentare domanda di contributo i soggetti, enti, organizzazioni privati, iscritti nel REA delle CCIAA competenti per territorio, che svolgono una attività economica sia con le forme giuridiche tipiche delle imprese (soggetti iscritti nel registro delle imprese) che nelle forme diverse da queste ultime (soggetti iscritti nel REA ma non nel registro delle imprese, con esclusione delle persone fisiche).
Devono possedere, al momento della presentazione della domanda di contributo, i seguenti requisiti soggettivi di ammissibilità:
Le domande di contributo dovranno essere trasmesse dalle ore 10.00 del giorno 10/04/2024 alle ore 13.00 del giorno 07/05/2024.
La procedura di selezione delle domande e valutazione dei progetti sarà di tipo valutativo a sportello e sarà effettuata, pertanto, secondo l’ordine cronologico di presentazione degli stessi.
La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.
Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento:
Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.
Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.
Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.
Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.
La Regione Lombardia finanzia nuovamente il bando “Verso la certificazione della parità di genere”, destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede in Lombardia.
A disposizione oltre 4,6 milioni di euro in contributi a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili.
Due le linee di finanziamento:
Linea A: servizi di consulenza per accompagnare l’impresa nel percorso verso la certificazione;
Linea B: copertura dei costi per ottenere la certificazione.
La Linea A può essere richiesta solo insieme alla Linea B. È invece possibile richiedere solo la Linea B.
I voucher vanno da 2.000 a 9.000 euro, in base alla dimensione aziendale. La certificazione deve essere ottenuta entro 180 o 240 giorni, in base alla linea scelta.
Le domande possono essere già essere presentate online, con procedura a sportello.
Scadenza: 30 giugno 2027, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse.
Con il Piano Transizione 5.0 si aprono scenari interessanti anche per il comparto agricolo, grazie alla possibilità di accedere a importanti agevolazioni per la sostituzione di trattrici e macchine semoventi non stradali.
Grazie ad un recente aggiornamento normativo (FAQ 4.24 del 10 aprile 2025), quando questi mezzi sono dotati di motorizzazione Stage V e vanno a sostituire veicoli obsoleti con motori Stage I o precedenti possono rientrare nei progetti agevolati previsti dal Piano Transizione 5.0
Nell’articolo della Rubrica 5.0 Smart, l’ing. Salvatore Rossini – Collaboratore Area Progetti e Consulenza di Esclamativa – illustra nel dettaglio come sfruttare al meglio questa opportunità.