RER: contributi a fondo perduto per le reti di imprese PMI

La Regione Emilia Romagna intende incentivare l’aggregazione di imprese, in rete tra esse, finanziandone l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative e anche l’industrializzazione dei risultati della ricerca.
Il progetto deve riguardare l'adozione aziendale di soluzioni tecnologiche innovative, oppure l'industrializzazione dei risultati di una ricerca, oppure la riprogettazione tramite digitalizzazione di intere aree gestionali compatibili con i temi di specializzazione intelligente regionale e svolti in una unica unità produttiva sempre regionale.
 
Le spese ammissibili sono quelle effettuate dall'1 febbraio 2019 al 31 luglio 2020 dalle singole PMI su una parte che va dal 10% al 50% del totale, per un minimo per il complesso della Rete di 150 mila e massimo 300 mila euro relative a:
  • Consulenza da parte di un manager di rete;
  • Nuovo personale laureato da non oltre 8 anni in materie coerenti con il progetto;
  • Consulenze specialistiche di ricerca, sviluppo, progettazione, comprese quelle relative ad acquisizioni di brevetti, licenze e altri diritti di proprietà intellettuale;
  • Materiali per prove e sperimentazioni (max 10% del totale);
  • Personale esistente laureato in materie coerenti con il progetto, non laureato con almeno 5 anni di esperienza in ricerca e sviluppo o progettazione, (max 30% dei punti precedenti) o ausiliario alle prove e sperimentazioni (max 10% dei punti precedenti).
 
Il contributo a fondo perduto è pari al 50% dei costi ritenuti ammissibili.
 
Presentazione delle domande  dal 9 luglio al 3 agosto 2018 per reti di PMI di minimo 3 unità.
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Esclamativa 15/05/2025 RUBRICA SMART 5.0: Dall’ok del GSE all’F24: come si usa davvero il credito d’imposta 5.0

Transizione 5.0: utilizzo del credito d’imposta dopo l’approvazione GSE

Una volta ottenuto il riconoscimento del credito d’imposta, è fondamentale gestirne correttamente l’utilizzo secondo quanto previsto dalla normativa.

In questo approfondimento della Rubrica 5.0 Smart di Esclamativa, vengono chiariti i principali aspetti operativi da considerare: codice tributo, scadenze, obblighi documentali, modalità di compensazione e limiti applicabili.

Una gestione precisa è essenziale per tutelare il beneficio e affrontare eventuali verifiche con la massima trasparenza.

 

Articolo a cura di Salvatore Rossini – Ingegnere Industriale, Collaboratore Area Progetti e Consulenza – Esclamativa Srl

Esclamativa 12/05/2025 Regione Marche: Incentivi per interventi di efficientamento energetico

La Regione Marche mette a disposizione oltre 20 milioni di euro per sostenere le imprese in interventi di efficientamento energetico, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 30% le emissioni di gas serra rispetto alla situazione iniziale. Possono partecipare tutte le imprese, di ogni dimensione, operanti in settori come industria, costruzioni, commercio, trasporti, energia, servizi tecnici e altri.

Gli investimenti ammissibili includono, ad esempio, impianti da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, sostituzione di impianti o macchinari ad alta efficienza, e miglioramenti energetici sugli edifici produttivi.

Il contributo pubblico può arrivare a coprire fino al 100% dei costi, combinando fondo perduto e finanziamento agevolato a tasso zero.

La procedura è a sportello, con domande valutate in ordine di arrivo. Le imprese potranno presentare richiesta dalle ore 10:00 del 23 luglio alle ore 10:00 del 25 luglio 2025.

Esclamativa 09/05/2025 Regione Toscana: contributi a fondo perduto per investimenti in energia rinnovabile

La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.

Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti eolici;
  • Impianti micro e mini idroelettrico;
  • Sistemi di accumulo per impianto solare fotovoltaico.

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.

Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.

Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.

Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.