Webinar gratuito: Nuovo obbligo Whistleblowing. Cos'è, Qual è l'impatto sulle aziende e Come gestirlo

È stato recentemente pubblicato sulla G.U. il Decreto legislativo n. 24 del 10 marzo 2023, che recepisce la Direttiva UE 2019/1937 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa alla tutela delle segnalazioni di violazioni del diritto dell'Unione effettuate da soggetti noti come "whistleblower".

Cos’è il Whistleblowing?

Con il termine whistleblowing si intende la denuncia spontanea da parte di un individuo, detto whistleblower, di un illecito o di una violazione commessi all’interno dell’ente (pubblico o privato), di cui sia stato testimone.

Il segnalante sovente è un dipendente ma può anche essere una terza parte, quale ad esempio un fornitore o un cliente.

Chi è soggetto agli obblighi previsti dal Decreto Whistleblowing?

Sia gli attori del settore pubblico che quelli del settore privato sono tenuti ad attivare canali interni per la segnalazione di violazioni, garantendo la riservatezza sia dell'identità del segnalante che del contenuto dell'istanza segnalata, attraverso mezzi come l'implementazione di processi di crittografia dei dati.

​Quali sanzioni prevede il Decreto Whistleblowing in caso di inadempienza?

Le sanzioni previste per le imprese che non rispettano gli obblighi:

  • Da 5.000 a 30.000 euro se si rileva che ci sono state azioni di ritorsione ai danni del segnalante o se si scopre che la segnalazione è stata ostacolata o se si è tentato di ostacolarla, oppure se è stata violata la riservatezza.
  • Da 10.000 a 50.000 euro se viene accertato che l'azienda non ha istituito canali di segnalazione, non ha implementato procedure per gestire le segnalazioni o se l'adozione di tali procedure non è conforme.
  • Da 500 a 2.500 euro, nel caso in cui si verifichi che il segnalante sia penalmente responsabile per reati di diffamazione o calunnia.

Di tutto questo parleremo con:

  • Jonathan Maria Santini, Co-founder di Esclamativa S.r.l.
  • Marco Formentini, Membro Direttivo di Ambiente Lavoro Salute S.r.l.
  • Giovanna Rosa, Avvocato specializzato in MOG 231.

Come sempre ci sarà ampio spazio per le domande dei partecipanti e la possibilità di fissare in seguito un primo incontro gratuito di approfondimento.

A chi è rivolto il webinar e perché iscriversi?

Il webinar è rivolto a:

  • Tutte le imprese con una forza lavoro composta da più di 250 dipendenti, per le quali gli obblighi previsti dal Decreto Whistleblowing sono effettivi con decorrenza dal 15 luglio 2023.
  • Tutte le aziende del settore privato che abbiano impiegato, in media nell'ultimo anno, tra 50 e 249 lavoratori subordinati, per le quali gli obblighi previsti dal Decreto Whistleblowing saranno effettivi a partire dal 17 dicembre 2023.

Perchè iscriversi?

  • Per conoscere a pieno il quadro normativo nel quale si inserisce il Decreto Whistleblowing e quali sono le sue finalità;
  • Per comprendere quale sia il suo impatto sull'organizzazione delle aziende soggette agli obblighi;
  • Per capire quali procedure e strumenti adottare per dotarsi di un sistema di gestione del whistleblowing che gestisca, in conformità alla normativa, le segnalazioni e che permetta una comunicazione bidirezionale tra il segnalante e il responsabile della gestione delle segnalazioni.

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Esclamativa 09/05/2025 Regione Toscana: contributi a fondo perduto per investimenti in energia rinnovabile

La Regione Toscana ha lanciato un bando da 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere impianti a servizio delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

Le risorse sono così ripartite: 16 milioni destinati ai Comuni con oltre 5.000 abitanti, 4 milioni alle aree interne strategiche.

Il progetto dovrà prevedere almeno una delle seguenti tipologie di intervento: 

  • Impianti solari fotovoltaici;
  • Impianti eolici;
  • Impianti micro e mini idroelettrico;
  • Sistemi di accumulo per impianto solare fotovoltaico.

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% per impianti fotovoltaici e 30% nei restanti casi. Fino a 500.000 euro concedibili.

Sono ammessi interventi nuovi o di potenziamento, da realizzarsi su edifici o aree nella disponibilità della CER, e destinati all’autoconsumo e condivisione di energia.

Possono partecipare CER già costituite, enti locali, ASL, aziende ospedaliere, MPMI e professionisti membri della CER.

Domande entro il 18 luglio 2025 alle ore 16.00, tramite procedura valutativa.

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